“Dal disagio alla criminalità. Quale giudice per i minorenni?”: il progetto nella scuola media "Poli"
Una rappresentativa della classi ha partecipato al laboratorio coi Giudici Onorari Dr. Luciana Lisanti e Dr. Nicola Tullo
Molfetta - martedì 8 maggio 2018
9.22
Con grande attesa ed un pizzico di timore, nell'ambito del Progetto MIUR-USR-Puglia-AIMMF e LIBERA dal titolo "Dal disagio alla criminalità. Quale giudice per i minorenni?" una rappresentativa delle classi terze della scuola media "Poli" di Molfetta, ha avuto l'"onore" di partecipare all'incontro-laboratorio coi Giudici Onorari Dr. Luciana Lisanti e Dr. Nicola Tullo.
Dopo un breve saluto di benvenuto del nostro Dirigente, Prof. Gaetano Ragno, i due Magistrati sono stati presentati dal sig. Corrado Giancaspro referente della sezione cittadina di Libera che, in modo chiaro e sintetico, ha illustrato ai ragazzi origini e finalità di tale notissima associazione.
Quindi l'incontro è entrato nel vivo con un brain-storming sui termini DISAGIO e DISADATTAMENTO: ogni ragazzo ha espresso liberamente il proprio pensiero e la propria riflessione per scoprire, con la guida del giudice, che sono proprio tali condizioni e le problematiche ad esse connesse che, sempre più frequentemente, conducono gli adolescenti a commettere atti illegali.
Ed a quel punto ecco l'importanza del Giudice Onorario del Tribunale dei Minorenni, che, grazie alla sua competenza anche in ambito psicologico e pedagogico, ha il delicato compito di "indagare" nella vita del minorenne, la sua famiglia, la scuola che frequenta, le sue amicizie… per comprendere quale la genesi di tali comportamenti prima di sottoporlo ad una pena. In tale indagine il Tribunale è coadiuvato dai Sevizi Sociali, dal Consultorio Familiare e da altre Istituzioni che possano far conoscere meglio la storia del ragazzo.
Il primo e più importante obiettivo del Tribunale, infatti, è quello non già di infliggere una condanna al ragazzo ma di recuperarlo e reinserirlo nella società; ed ecco perché il Giudice è molto attento ad ascoltare ed osservare il minore poiché anche dal suo comportamento, dipenderà il provvedimento.
I ragazzi hanno prestato massima attenzione in questa fase, apprendendo che, in presenza di un reato commesso la prima volta, un'ammissione dello stesso e il sincero proposito di non reiterarlo, è previsto il Perdono Giudiziale.
Man mano che la gravità aumenta così come cambia l'atteggiamento del minore, sono previste il Collocamento in Comunità o la Messa alla Prova.
Tale provvedimento che ha suscitato molto interesse nell'uditorio curioso e partecipe, che consiste in un periodo di almeno un anno, durante il quale il minore viene sottoposto a controlli, restrizioni e deve impegnarsi anche a prestare servizio in Associazioni di Volontariato.
Nei casi più gravi però, anche per un ragazzo di soli 14 anni, possono aprirsi le porte del carcere minorile!
L'incontro è proseguito quindi con una simulazione di un Procedimento penale con tanto di Giudici, Pubblico Ministero, Imputato con Avvocato e genitori, Vittima, Testimoni ecc.
Al termine di tale davvero emozionante attività ed un questionario, i ragazzi hanno ricevuto un meritatissimo Attestato di Sostenitori della Legalità!
Ma il loro compito non è finito qua, poiché ad una settimana di distanza, essi stessi sono diventati divulgatori e portatori di principi di Legalità nelle rispettive classi.
Hanno preparato e guidato i propri compagni esattamente come i Giudici Onorari avevano fatto con loro, suscitando attenzione e riscuotendo una certa ammirazione da parte di docenti e compagni!
E tutti sono stati concordi nel sostenere che queste tematiche vengano sempre più affrontate nelle scuole.
Dopo un breve saluto di benvenuto del nostro Dirigente, Prof. Gaetano Ragno, i due Magistrati sono stati presentati dal sig. Corrado Giancaspro referente della sezione cittadina di Libera che, in modo chiaro e sintetico, ha illustrato ai ragazzi origini e finalità di tale notissima associazione.
Quindi l'incontro è entrato nel vivo con un brain-storming sui termini DISAGIO e DISADATTAMENTO: ogni ragazzo ha espresso liberamente il proprio pensiero e la propria riflessione per scoprire, con la guida del giudice, che sono proprio tali condizioni e le problematiche ad esse connesse che, sempre più frequentemente, conducono gli adolescenti a commettere atti illegali.
Ed a quel punto ecco l'importanza del Giudice Onorario del Tribunale dei Minorenni, che, grazie alla sua competenza anche in ambito psicologico e pedagogico, ha il delicato compito di "indagare" nella vita del minorenne, la sua famiglia, la scuola che frequenta, le sue amicizie… per comprendere quale la genesi di tali comportamenti prima di sottoporlo ad una pena. In tale indagine il Tribunale è coadiuvato dai Sevizi Sociali, dal Consultorio Familiare e da altre Istituzioni che possano far conoscere meglio la storia del ragazzo.
Il primo e più importante obiettivo del Tribunale, infatti, è quello non già di infliggere una condanna al ragazzo ma di recuperarlo e reinserirlo nella società; ed ecco perché il Giudice è molto attento ad ascoltare ed osservare il minore poiché anche dal suo comportamento, dipenderà il provvedimento.
I ragazzi hanno prestato massima attenzione in questa fase, apprendendo che, in presenza di un reato commesso la prima volta, un'ammissione dello stesso e il sincero proposito di non reiterarlo, è previsto il Perdono Giudiziale.
Man mano che la gravità aumenta così come cambia l'atteggiamento del minore, sono previste il Collocamento in Comunità o la Messa alla Prova.
Tale provvedimento che ha suscitato molto interesse nell'uditorio curioso e partecipe, che consiste in un periodo di almeno un anno, durante il quale il minore viene sottoposto a controlli, restrizioni e deve impegnarsi anche a prestare servizio in Associazioni di Volontariato.
Nei casi più gravi però, anche per un ragazzo di soli 14 anni, possono aprirsi le porte del carcere minorile!
L'incontro è proseguito quindi con una simulazione di un Procedimento penale con tanto di Giudici, Pubblico Ministero, Imputato con Avvocato e genitori, Vittima, Testimoni ecc.
Al termine di tale davvero emozionante attività ed un questionario, i ragazzi hanno ricevuto un meritatissimo Attestato di Sostenitori della Legalità!
Ma il loro compito non è finito qua, poiché ad una settimana di distanza, essi stessi sono diventati divulgatori e portatori di principi di Legalità nelle rispettive classi.
Hanno preparato e guidato i propri compagni esattamente come i Giudici Onorari avevano fatto con loro, suscitando attenzione e riscuotendo una certa ammirazione da parte di docenti e compagni!
E tutti sono stati concordi nel sostenere che queste tematiche vengano sempre più affrontate nelle scuole.