Dagli anziani alle persone sole: un 2024 a Molfetta anche nel segno del volontariato

Non lasciamoli soli: parole che frequentemente risuonano come stoffa che cade per terra. La solitudine era e resta una delle questioni più spinose dell'umanità. Tra i primi ad essere lasciati in balia del nulla, spesso, ci sono gli anziani.

Ed è per questo che la coscienza del singolo, incastonata nella collettività, deve porsi a faro nella nebbia: specialmente i giorni a cavallo tra Natale, il veglione ed il nuovo anno sono, per la terza generazione, sale sulla ferita. Evitare di dimenticarsi dei propri genitori, dei propri nonni, o di chi non ha nessuno, resta uno dei cardini del vero spirito di altruismo e generosità che predicano queste feste.

È per questo motivo associazioni quali l'Auser, restano un saldo baluardo di difesa contro le intemperie dell'indifferenza e della lontananza. Tutto l'anno, specialmente a Natale, tantissimi volontari si impegnano in ogni settore per regalare sorriso e speranza, calore e compagnia. Questo è ciò che accade in Auser, che incanala le proprie energie verso l'ultima strada della vita: quella dell'anzianità.

Dalle tombolate alle carte, dai balli ai lavoretti a mano, una lunga serie di attività sono sparse durante tutto dicembre (ed anche durante l'anno) e permettono ai più grandi la possibilità di un riscatto non solo sociale, ma anche emotivo ed umano.