Cronaca
Da Molfetta al Senegal: la salma di Souma Balde è tornata a casa
Il 19enne, arrivato in Italia qualche anno fa, era deceduto in città a dicembre
Molfetta - mercoledì 27 gennaio 2021
12.37
Da qualche giorno la salma di Souba Balde, il 19enne deceduto a Molfetta, a dicembre scorso, riposa nel cimitero di Dakar in Senegal: è tornato a casa. Così avevano chiesto i suoi familiari. Così è stato fatto. Ad occuparsi delle spese per il trasferimento della salma è stato il Comune di Molfetta. L'iter è stato interamente seguito dallo staff del settore socialità che ha provveduto ad ogni cosa con la collaborazione, preziosa, dell'Associazione Dioubo senegalesi di Bari e Provincia.
Come si ricorderà Souba Balbe era arrivato in Italia qualche anno fa e, fino alla maggiore età, era stato ospite di alcune comunità. Poi, diventato maggiorenne, aveva vissuto in autonomia condividendo l'appartamento con un suo connazionale. A dicembre scorso la tragedia. Souba si sente male e muore tra le braccia del suo coinquilino. Il ragazzo in Italia non ha parenti. Di qui la decisione di rimpatriarlo con l'intervento del Comune, fondamentale, e la collaborazione dell'Associazione Dioubo.
«In qualche modo – commenta il Sindaco, Tommaso Minervini - abbiamo voluto accompagnare questo giovane e sfortunato amico nel suo viaggio di ritorno a casa, così da consentire ai suoi cari di stargli vicino».
Come si ricorderà Souba Balbe era arrivato in Italia qualche anno fa e, fino alla maggiore età, era stato ospite di alcune comunità. Poi, diventato maggiorenne, aveva vissuto in autonomia condividendo l'appartamento con un suo connazionale. A dicembre scorso la tragedia. Souba si sente male e muore tra le braccia del suo coinquilino. Il ragazzo in Italia non ha parenti. Di qui la decisione di rimpatriarlo con l'intervento del Comune, fondamentale, e la collaborazione dell'Associazione Dioubo.
«In qualche modo – commenta il Sindaco, Tommaso Minervini - abbiamo voluto accompagnare questo giovane e sfortunato amico nel suo viaggio di ritorno a casa, così da consentire ai suoi cari di stargli vicino».