Politica
Cozzolino, Pd: «occorre un’Europa più concreta e più diretta»
L’europarlamentare uscente della circoscrizione del Mezzogiorno chiude la campagna elettorale del Partito democratico
Molfetta - venerdì 24 maggio 2019
21.29
Il Partito Democratico di Molfetta ha chiuso ieri sera la campagna elettorale per il rinnovo del parlamento europeo con l'on. Andrea Cozzolino, candidato per l'area Mezzogiorno, già europarlamentare dal 2009 sino ad ora.
A fare gli onori di casa il segretario molfettese del Pd, Erika Cormio, che ha subito puntualizzato: «le regioni del mezzogiorno sono delle regioni ricche, hanno un potenziale straordinario che aspetta soltanto di essere declinato, e poi ovviamente trasferito non solo nelle grandi realtà nazionali ma anche in quelle Europee». Ed aggiunge: «il ruolo dell'europarlamentare è proprio quello di mantenere un contatto diretto con le istanze del territorio di cui farsi interprete in Europa». Conclude dicendo: «Crediamo in una Europa unita che va riformata».
Dello stesso avviso è l'on. Cozzolino: «come Partito democratico rappresentiamo quel campo largo di forze che vuole rinnovare e rifondare l'Europa, non distruggere, anche perché rappresentiamo un modello sociale inedito nel mondo, dove si sono salvaguardate le identità specifiche delle varie nazioni, pur creando un'unione di Stati».
Le sfide che attendono gli europarlamentari nei prossimi 18 mesi sono l'innovazione delle istituzioni Europee, chiudere il bilancio e realizzare dei regolamenti di spesa, facendo riferimento proprio ai fondi strutturali europei (Fesr), a cui Cozzolino ha lavorato per redigere i nuovi regolamenti. E poi ancora ampliando il raggio di azione le sfide di tutela ambientale, a questo proposito Cozzolino ricorda l'ultima direttiva del parlamento Europeo proprio sulla riduzione della plastica, piuttosto che l'economia digitalizzata.
L'europarlamentare non ha dubbi che «occorre un'Europa più concreta e più diretta», e rivolgendosi agli esponenti del suo partito e soprattutto ai giovani dice: «dobbiamo proporci come una forza responsabile, in grado di tutelare gli interessi del nostro Paese, ma che è consapevole e decisivo stare dentro quello spazio politico istituzionale che è l'Europa, dove potremmo difendere meglio i nostri interessi.
Dobbiamo essere una forza curiosa, intelligente, aperta, inclusiva, responsabile, anche una forza che è in grado di organizzare una nuova speranza nelle persone».
A fare gli onori di casa il segretario molfettese del Pd, Erika Cormio, che ha subito puntualizzato: «le regioni del mezzogiorno sono delle regioni ricche, hanno un potenziale straordinario che aspetta soltanto di essere declinato, e poi ovviamente trasferito non solo nelle grandi realtà nazionali ma anche in quelle Europee». Ed aggiunge: «il ruolo dell'europarlamentare è proprio quello di mantenere un contatto diretto con le istanze del territorio di cui farsi interprete in Europa». Conclude dicendo: «Crediamo in una Europa unita che va riformata».
Dello stesso avviso è l'on. Cozzolino: «come Partito democratico rappresentiamo quel campo largo di forze che vuole rinnovare e rifondare l'Europa, non distruggere, anche perché rappresentiamo un modello sociale inedito nel mondo, dove si sono salvaguardate le identità specifiche delle varie nazioni, pur creando un'unione di Stati».
Le sfide che attendono gli europarlamentari nei prossimi 18 mesi sono l'innovazione delle istituzioni Europee, chiudere il bilancio e realizzare dei regolamenti di spesa, facendo riferimento proprio ai fondi strutturali europei (Fesr), a cui Cozzolino ha lavorato per redigere i nuovi regolamenti. E poi ancora ampliando il raggio di azione le sfide di tutela ambientale, a questo proposito Cozzolino ricorda l'ultima direttiva del parlamento Europeo proprio sulla riduzione della plastica, piuttosto che l'economia digitalizzata.
L'europarlamentare non ha dubbi che «occorre un'Europa più concreta e più diretta», e rivolgendosi agli esponenti del suo partito e soprattutto ai giovani dice: «dobbiamo proporci come una forza responsabile, in grado di tutelare gli interessi del nostro Paese, ma che è consapevole e decisivo stare dentro quello spazio politico istituzionale che è l'Europa, dove potremmo difendere meglio i nostri interessi.
Dobbiamo essere una forza curiosa, intelligente, aperta, inclusiva, responsabile, anche una forza che è in grado di organizzare una nuova speranza nelle persone».