Covid e commercio fermo: le voci dei manifestanti davanti al Comune di Molfetta
Sit-in pacifico davanti alla sede del comune. Azzeramento della Tari e riduzione della Tosap alcune delle richieste inoltrate al sindaco
Molfetta - giovedì 15 aprile 2021
11.50
Ristoratori, commercianti ma anche operatori del mondo del wellness e del wedding. I rappresentanti dei settori più colpiti dalla crisi economica causata dalla pandemia di Coronavirus si sono ritrovati davanti alla sede del comune di Molfetta per chiedere risposte concrete alle istituzioni.
Un sit-in pacifico ma caratterizzato da toni forti: imprenditori, partite iva e dipendenti hanno manifestato il proprio dissenso contro le chiusure imposte dal governo negli ultimi mesi. Secondo i manifestanti i divieti della "zona rossa" danneggiano soltanto alcuni settori dell'economia.
"Ristoratori alla frutta", "Lavoro = Dignità", "Discoteche al capolinea" sono soltanto alcuni degli slogan apparsi questa mattina insieme all'hashtag #bastaproclami. Una situazione ormai insostenibile per imprenditori e partite iva che stanno cercando di sopravvivere in attesa di una riapertura nei prossimi giorni.
"Siamo qui per dire basta – spiega Salvatore Farinato, presidente di Confcommercio Molfetta -, ora abbiamo l'esigenza di ripartire. Fino ad oggi abbiamo ricevuto solo mance, non possiamo chiamarli ristori. Molte aziende non riusciranno neanche ad aprire. Questo virus esiste, ha provocato morte e continua a causare dolore, ma lo paga soltanto una parte di partite iva. Bisogna protestare, siamo qui con tutte le sigle e le associazioni per chiedere risposte immediate".
"Utilizzare le imprese come interruttori da accendere e spegnere è stata una delle strategie peggiori da mettere in pratica – prosegue Raffaella Altamura, presidente Confesercenti Bari -. Le continue chiusure e aperture hanno destabilizzato i consumatori e disincentivato gli acquisti. La categoria, dopo 400 giorni senza ristori, è completamente al collasso. Il piano vaccinale continua a non comprendere i lavoratori delle categorie produttive. Ci auguriamo che arrivi un cambio di passo in tutte le direzioni per sostenere gli imprenditori colpiti dagli effetti della pandemia".
Le associazioni hanno consegnato un documento al sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini. Tra le richieste figurano la riduzione della Tosap, l'azzeramento dei costi fissi della Tari per il periodo di chiusura delle attività e la convocazione di un tavolo tecnico tra amministrazione comunale e associazioni di categoria per redigere un piano di crisi.
Un sit-in pacifico ma caratterizzato da toni forti: imprenditori, partite iva e dipendenti hanno manifestato il proprio dissenso contro le chiusure imposte dal governo negli ultimi mesi. Secondo i manifestanti i divieti della "zona rossa" danneggiano soltanto alcuni settori dell'economia.
"Ristoratori alla frutta", "Lavoro = Dignità", "Discoteche al capolinea" sono soltanto alcuni degli slogan apparsi questa mattina insieme all'hashtag #bastaproclami. Una situazione ormai insostenibile per imprenditori e partite iva che stanno cercando di sopravvivere in attesa di una riapertura nei prossimi giorni.
"Siamo qui per dire basta – spiega Salvatore Farinato, presidente di Confcommercio Molfetta -, ora abbiamo l'esigenza di ripartire. Fino ad oggi abbiamo ricevuto solo mance, non possiamo chiamarli ristori. Molte aziende non riusciranno neanche ad aprire. Questo virus esiste, ha provocato morte e continua a causare dolore, ma lo paga soltanto una parte di partite iva. Bisogna protestare, siamo qui con tutte le sigle e le associazioni per chiedere risposte immediate".
"Utilizzare le imprese come interruttori da accendere e spegnere è stata una delle strategie peggiori da mettere in pratica – prosegue Raffaella Altamura, presidente Confesercenti Bari -. Le continue chiusure e aperture hanno destabilizzato i consumatori e disincentivato gli acquisti. La categoria, dopo 400 giorni senza ristori, è completamente al collasso. Il piano vaccinale continua a non comprendere i lavoratori delle categorie produttive. Ci auguriamo che arrivi un cambio di passo in tutte le direzioni per sostenere gli imprenditori colpiti dagli effetti della pandemia".
Le associazioni hanno consegnato un documento al sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini. Tra le richieste figurano la riduzione della Tosap, l'azzeramento dei costi fissi della Tari per il periodo di chiusura delle attività e la convocazione di un tavolo tecnico tra amministrazione comunale e associazioni di categoria per redigere un piano di crisi.