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Cosa sono le relazioni?

Il punto nell'ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

La Consulta Femminile del Comune di Molfetta, in occasione della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" ha organizzato una intera giornata costituita da diversi momenti, da quello scientifico e più tecnico, a quello teatrale, a quello basato sulle testimonianze di vita vissuta, a quello di approfondimento in cui sono stati coinvolti studenti delle Istituti superiori e qualificati relatori. Ad introdurre la mattinata e a spiegare la scelta del nome dato al convegno " Relazioni (in) sane, la presidente del sodalizio molfettese, Alina Gadaleta Caldarola.

Gli studenti molto attenti, hanno seguito la performance teatrale dell'Associazione culturale Malalingua denominata "Malamore". Centrata la scelta dei testi, molto attuali, coinvolgenti, che richiamavano la realtà, quindi vicini ai ragazzi che non li hanno sentiti avulsi dal loro contesto. Le attrici Marianna de Pinto e Gabriella Caputi hanno magistralmente interpretato alcuni brani di "Malamore" di Concita de Gregorio, "Ferite a Morte" di Serena Dandini e il "Monologo" di Lella Costa. In tutti si parlava di femminicidio, di escalation di violenza, di episodi sottovalutati sfociati poi in omicidi, con un linguaggio quotidiano, parlato, vicino ai giovani che ha catturato la loro attenzione.

A seguire l'intervento della psicologa clinica Marta Vilardi che ha illustrato cosa sono le relazioni (in)sane. Ha dato al suo intervento un tagli pratico, in modo tale che gli studenti potessero sentirsi coinvolti in prima persona. E' riuscita, pur dovendo parlare di aspetti molto tecnici, usando il supporto di slide e filmati, con un linguaggio comprensibile, operazione non semplice, quando si tratta di argomenti scientifici, a rendere "leggero" un tema impegnativo. La relazione è comunicazione che si suddivide fra verbale e non verbale. Ci sono poi le relazioni sane e quelle insane che sfociano nel patologico e spesso nella violenza. Vanno perciò esaminati i modelli di comportamento come parlare, studiare ,esprimersi, comunicare che vengono appresi in modo naturale. La comunicazione, ha continuato la psicologa, si divide in assertiva, passiva ed aggressiva; ognuna delle quali risponde a un modello di comportamento e di relazione che si instaura. In maniera molto chiara ed esemplificativa, la dottoressa Vilardi, ha catalogato i tre tipi di comunicazione da cui poi nascono differenti relazioni e rapporti con il nostro prossimo. Chi incarna un tipo di comportamento reagirà in modo diverso, si comporterà in modo differente, avendo determinate reazioni.

E' stato poi spiegato il persistere di determinati comportamenti che, anche se sbagliati, vengono perpetrati nel tempo per essere accettati dal gruppo, per non prendersi responsabilità, per la paura di rimanere soli o per non mostrare il nostro lato più debole e fragile, mantenendo una posizione di dominio. Dietro ogni nostra azione c'è una motivazione. Gli spezzoni dei tre film mostrati: "Mine Vaganti", " Bianco, rosso e Verdone" e "Il diavolo veste Prada" sono esplicativi di tre differenti comportamenti adottati nei confronti degli altri. A conclusione del suo intervento, la psicologa ha invitato gli studenti a cercare quale fosse l'atteggiamento più vicino al modo di fare di ciascuno perché solo conoscendo meglio se stessi, si possono conoscere meglio gli altri ed instaurare corrette e sane relazioni. Ribadita quindi l'importanza di un percorso di consapevolezza. La mattinata è poi proseguita con altri interessanti momenti di performance artistiche che hanno visto protagonisti i ragazzi che hanno proposto idee originali e innovative, con testimonianze, consigli pratici su a chi rivolgersi in caso di violenza e maltrattamenti, cercando di capire, senza giustificare, il perché gli uomini si comportano in modo violento.
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