Cultura, Eventi e Spettacolo
Corti d'Argento 2020, premiate le attrici protagoniste del corto di Antonio De Palo
Riconoscimento per Valeria Solarino e Claudia Potenza
Molfetta - mercoledì 15 luglio 2020
17.38
Importante riconoscimento per il regista molfettese Antonio De Palo: Valeria Solarino e Claudia Potenza, protagoniste del suo cortometraggio "Le abiuratici" sono risultate le migliori attrici protagoniste nell'edizione 2020 dei Corti d'Argento. Nella giornata di oggi c'è stata a Roma la premiazione con la quale i Giornalisti Cinematografici le hanno scelte tra tutte le candidate in lista.
Prodotto da Assedio Film e Inthelfilm, con il sostegno di Regione Lazio e Fondazione Apulia Film Commission, si tratta di un cortometraggio ambientato in un inquietante futuro distopico i cui il Governo della Confederazione degli Stati Autonomi d'Eurasia ha adottato un programma di Eugenetica, che punta ad eliminare le "malattie umane" con lo scopo preciso di annullare i costi della medicina difensiva ad unico beneficio dell'incremento di fondi a disposizione della medicina preventiva, per la creazione degli esseri "iper‐positivi" o perfetti.
Le due attrici vincitrici del premio interpretano con grande intensità il ruolo di due "abiuratrici irreversibili": donne predisposte alla procreazione di esseri iper‐positivi, che per amore hanno però deciso di non aderire al programma per amore nei confronti dei loro uomini "soggetti negativi". Custodire il senso della memoria e della propria vita sentimentale è il senso dei loro giorni in un isolamento fa riflettere molto, soprattutto alla luce del periodo trascorso durante il lockdown legato all'emergenza Coronavirus.
Prodotto da Assedio Film e Inthelfilm, con il sostegno di Regione Lazio e Fondazione Apulia Film Commission, si tratta di un cortometraggio ambientato in un inquietante futuro distopico i cui il Governo della Confederazione degli Stati Autonomi d'Eurasia ha adottato un programma di Eugenetica, che punta ad eliminare le "malattie umane" con lo scopo preciso di annullare i costi della medicina difensiva ad unico beneficio dell'incremento di fondi a disposizione della medicina preventiva, per la creazione degli esseri "iper‐positivi" o perfetti.
Le due attrici vincitrici del premio interpretano con grande intensità il ruolo di due "abiuratrici irreversibili": donne predisposte alla procreazione di esseri iper‐positivi, che per amore hanno però deciso di non aderire al programma per amore nei confronti dei loro uomini "soggetti negativi". Custodire il senso della memoria e della propria vita sentimentale è il senso dei loro giorni in un isolamento fa riflettere molto, soprattutto alla luce del periodo trascorso durante il lockdown legato all'emergenza Coronavirus.