Politica
Coronavirus, Sinistra Italiana chiede al Sindaco il numero dei tamponi fatti a Molfetta
La nota integrale della sezione locale del partito
Molfetta - lunedì 20 aprile 2020
9.28
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la seguente nota stampa di Sinistra Italiana Molfetta.
"Seguiamo le comunicazioni del Sindaco Minervini, che ci aggiorna costantemente sul dato dei positivi molfettesi al Covid 19. Ma questi dati sono difficilmente leggibili se non sappiamo nello specifico quanti tamponi sono stati fatti in città. Ci arrivano molte segnalazioni sul ritardo esistente per poter fare il tampone, con tempi di attesa significativi. Il primo cittadino aggiorni la città sul punto".
"Resta, inoltre, poco chiara la scelta di chiusura dei reparti di Ortopedia e Urologia, visto che Molfetta non è un ospedale Covid. In questo momento, a seguito di questa scelta, bisogna recarsi a Monopoli per le necessità urologiche e al Di Venere per le esigenze ortopediche, con grave disagio per i cittadini del territorio del Nord Barese, già pesantemente penalizzato dal recente riordino ospedaliero. Anche su questo punto chiediamo la massima attivazione del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale".
"Riteniamo, inoltre, che l'Amministrazione debba attivarsi al massimo per vigilare sulla riapertura delle attività produttive nella nostra zona artigianale e industriale. Valutiamo, infatti, che il massimo coordinamento tra le istituzioni locali e gli operatori economici sia auspicabile per assicurare il migliore equilibrio tra diritto alla salute e diritto al lavoro".
"Seguiamo le comunicazioni del Sindaco Minervini, che ci aggiorna costantemente sul dato dei positivi molfettesi al Covid 19. Ma questi dati sono difficilmente leggibili se non sappiamo nello specifico quanti tamponi sono stati fatti in città. Ci arrivano molte segnalazioni sul ritardo esistente per poter fare il tampone, con tempi di attesa significativi. Il primo cittadino aggiorni la città sul punto".
"Resta, inoltre, poco chiara la scelta di chiusura dei reparti di Ortopedia e Urologia, visto che Molfetta non è un ospedale Covid. In questo momento, a seguito di questa scelta, bisogna recarsi a Monopoli per le necessità urologiche e al Di Venere per le esigenze ortopediche, con grave disagio per i cittadini del territorio del Nord Barese, già pesantemente penalizzato dal recente riordino ospedaliero. Anche su questo punto chiediamo la massima attivazione del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale".
"Riteniamo, inoltre, che l'Amministrazione debba attivarsi al massimo per vigilare sulla riapertura delle attività produttive nella nostra zona artigianale e industriale. Valutiamo, infatti, che il massimo coordinamento tra le istituzioni locali e gli operatori economici sia auspicabile per assicurare il migliore equilibrio tra diritto alla salute e diritto al lavoro".