Politica
Coronavirus, Tammacco: «Restiamo in contatto, ma non a contatto»
Il candidato alle elezioni regionali raccomanda di seguire le norme e le misure di prevenzione con diligenza e attenzione
Molfetta - venerdì 13 marzo 2020
11.08
Quasi un gioco di parole, "Restiamo in contattato, ma non a contatto", dall'obiettivo inequivocabile: stop alla comunicazione politica ed elettroale, attenzione esclusiva all'emergenza con quel naturale senso di responsabilità ed equilibrio richiesto da una situazione straordinaria data dall'emergenza coronavirus.
«Negli oltre vent'anni della mia esperienza amministrativa – scandisce con preoccupazione il dott. Saverio Tammacco – questo è senza ombra di dubbio uno dei momenti più difficili, ma noi lo stiamo affrontando con spirito di squadra, facendo emergere il senso di responsabilità e di comunità dei molfettesi».
Ecco spiegato, allora, il significato: stando a contatto, vicini, fianco a fianco, in questo momento, è come bruciare. E se brucia un fiammifero, inevitabilmente a bruciare sarà anche quello accanto.
Per sconfiggere il male e per guardare con fiducia al futuro è necessario, pertanto, stare ad almeno un metro di distanza l'uno dagli altri, evitare ogni uscita fuori casa che non sia dettata da comprovate esigenze di necessità, salute e lavoro.
E se non è possibile il contatto fisico resta quello virtuale, altrettanto fondamentale anche per divulgare a tutti i giusti comportamenti.
«E' per questo che da amministratore non posso abbandonare il territorio che adesso ha ancora più bisogno di risolutezza, pragmatismo e concretezza. Tuttavia terrò contattti con i cittadini, sia pure rinchiusi nelle mura domestiche – prosegue Saverio Tammacco – tramite il web, sfruttando la sua forza per giungere ad ognuno di loro e raccomandando di restare a casa, di lavare spesso le mani, di evitare contatti ravvicinati e luoghi affollati. Quello che abbiamo voluto sintetizzare in "Restiamo in contatto, ma non a contatto"».
«Riusciremo insieme a ritrovare la luce in fondo al buio di questo tunnel e sarà ancora più bello stringerci l'un l'altro – conclude Saverio Tammacco – come sempre accaduto nella nostra abituale quotidianità».
«Negli oltre vent'anni della mia esperienza amministrativa – scandisce con preoccupazione il dott. Saverio Tammacco – questo è senza ombra di dubbio uno dei momenti più difficili, ma noi lo stiamo affrontando con spirito di squadra, facendo emergere il senso di responsabilità e di comunità dei molfettesi».
Ecco spiegato, allora, il significato: stando a contatto, vicini, fianco a fianco, in questo momento, è come bruciare. E se brucia un fiammifero, inevitabilmente a bruciare sarà anche quello accanto.
Per sconfiggere il male e per guardare con fiducia al futuro è necessario, pertanto, stare ad almeno un metro di distanza l'uno dagli altri, evitare ogni uscita fuori casa che non sia dettata da comprovate esigenze di necessità, salute e lavoro.
E se non è possibile il contatto fisico resta quello virtuale, altrettanto fondamentale anche per divulgare a tutti i giusti comportamenti.
«E' per questo che da amministratore non posso abbandonare il territorio che adesso ha ancora più bisogno di risolutezza, pragmatismo e concretezza. Tuttavia terrò contattti con i cittadini, sia pure rinchiusi nelle mura domestiche – prosegue Saverio Tammacco – tramite il web, sfruttando la sua forza per giungere ad ognuno di loro e raccomandando di restare a casa, di lavare spesso le mani, di evitare contatti ravvicinati e luoghi affollati. Quello che abbiamo voluto sintetizzare in "Restiamo in contatto, ma non a contatto"».
«Riusciremo insieme a ritrovare la luce in fondo al buio di questo tunnel e sarà ancora più bello stringerci l'un l'altro – conclude Saverio Tammacco – come sempre accaduto nella nostra abituale quotidianità».