Consorzio Asi, si dimette de Bartolomeo. Anche Lezoche chiede azzeramento dell'ente
L’associazione Imprenditori di Molfetta al fianco del presidente di Confindustria
Molfetta - lunedì 25 gennaio 2016
19.29
L'associazione Imprenditori di Molfetta chiede la riforma del consorzio dell'Asi. L'organizzazione di guidata dal presidente Loredana Lezoche ha preso parte oggi alla conferenza stampa in cui sono state annunciate le dimissioni del presidente di Confindustria Bari BAT Domenico De Bartolomeo dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio per l'Area di Sviluppo industriale di Bari-Modugno e dal CDA dell'ASI spa, società preposta alla fornitura di servizi nell'area industriale barese.
De Bartolomeo ha spiegato che "Il nostro obiettivo è rendere l'area industriale di Bari tra le più attrattive e innovative d'Italia entro i prossimi 5 anni. Questo richiede però un grande salto di qualità, che l'attuale sistema di governance del Consorzio, affidato essenzialmente alle Amministrazioni comunali, non credo sia in grado di affrontare. La mia opinione, dunque, è che si debba al più presto porre mano ad una modifica della legge regionale dei Consorzi ASI". Posizione condivisa da Loredana Lezoche.
In particolare, la tesi è che occorre razionalizzare l'assetto del Consorzio, impostarne la gestione su criteri manageriali e coinvolgere maggiormente le imprese nel processo decisionale. A questo scopo si propone: la liquidazione di ASI SPA, perché non in grado di erogare in modo soddisfacente i servizi alle imprese per cui è stata creata; la riorganizzazione del Consorzio ASI; un Amministratore Unico che sia espressione della parte industriale; la revisione della legge regionale sui consorzi industriali; una gestione straordinaria che passi attraverso l'azzeramento delle attuali cariche e la nomina di un amministratore per traghettare la gestione del Consorzio sino alla definizione della nuova Legge Regionale.
De Bartolomeo ha spiegato che "Il nostro obiettivo è rendere l'area industriale di Bari tra le più attrattive e innovative d'Italia entro i prossimi 5 anni. Questo richiede però un grande salto di qualità, che l'attuale sistema di governance del Consorzio, affidato essenzialmente alle Amministrazioni comunali, non credo sia in grado di affrontare. La mia opinione, dunque, è che si debba al più presto porre mano ad una modifica della legge regionale dei Consorzi ASI". Posizione condivisa da Loredana Lezoche.
In particolare, la tesi è che occorre razionalizzare l'assetto del Consorzio, impostarne la gestione su criteri manageriali e coinvolgere maggiormente le imprese nel processo decisionale. A questo scopo si propone: la liquidazione di ASI SPA, perché non in grado di erogare in modo soddisfacente i servizi alle imprese per cui è stata creata; la riorganizzazione del Consorzio ASI; un Amministratore Unico che sia espressione della parte industriale; la revisione della legge regionale sui consorzi industriali; una gestione straordinaria che passi attraverso l'azzeramento delle attuali cariche e la nomina di un amministratore per traghettare la gestione del Consorzio sino alla definizione della nuova Legge Regionale.