Consegnati i Premi "Giosuè Poli" e Fair Play del Panathlon Molfetta
La cerimonia si è svolta nell'Aula Magna del Seminario Vescovile di Molfetta.
Molfetta - lunedì 25 novembre 2024
In sede di presentazione era stata definita interessante la conferenza del Panathlon sul tema "Sport e Salute. Dalla pratica sportiva a Parigi 2024" e, in effetti, non ha deluso le aspettative del pubblico accorso ancora una volta nella bella e accogliente Aula Magna del Seminario Vescovile di Molfetta.
Delusi, invece, il Sindaco Tommaso Minervini e il Vescovo Mons. Domenico Cornacchia che, non potendo fermarsi per precedenti impegni istituzionali, hanno potuto solo salutare il Campione Paralimpico Luca Mazzone, ma non partecipare alla conferenza e salutare anche il Prof. Avv. Vito Cozzoli, in ritardo per il traffico aereo. Era presente invece l'Assessore Comunale all'Urbanistica, Territorio, Personale e Partecipate Avv. Sergio de Candia, socio del Club, che in rappresentanza del Sindaco Minervini ha salutato ufficialmente il Panathlon, i relatori e il pubblico.
Pubblico che, dopo la presentazione della Cerimoniere del Club Ins. Anna Vichi e l'introduzione del Presidente Avv. Pasquale de Palma, ha seguito con grande interesse gli interventi di Cozzoli e Mazzone, caratterizzati da un minimo comune denominatore: un sottile filo di emozione. Cozzoli, dopo aver ringraziato il Presidente de Palma per l'invito, ha sottolineato che questa è la prima volta che torna a parlare di sport dopo aver concluso nell'agosto dello scorso anno il suo brillante mandato alla guida di Sport e Salute.
E' entrato poi nel vivo della sua avvincente relazione, supportata dalla proiezione di un video e di foto sottolineando preliminarmente che nel suo mandato di Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute, che è la società dello Stato chiamata a promuovere lo sport e i corretti stili di vita del nostro paese, ha sempre avuto ben chiara la doppia anima dello sport che ha un'anima industriale e un'anima sociale.
"Ho avuto la grande fortuna e il privilegio – ha detto Cozzoli - di poter organizzare i più grandi eventi sportivi del paese a livello mondiale. Questa è l'anima industriale dello sport che produce PIL, occupazione, lavoro e quindi è al servizio della crescita e dello sviluppo del nostro paese. Lo sport oggi in Italia vale 22 miliardi, dà un contributo dell'1,3 % al PIL nazionale, muove 400.000 addetti, ci sono 15000 aziende che lavorano per lo sport, ci sono 8200 enti no profit che fanno crescere lo sport, quasi un milione di volontari.
Parallelamente all'area industriale c'è l'anima sociale che è stato il mio principale obiettivo: il diritto allo sport. Da qualche mese lo sport è entrato nella Costituzione e ognuno di noi può vantare il diritto allo sport ai sensi dell'art.33 della Costituzione. Come Sport e Salute siamo andati oltre il diritto, perché il diritto è un principio o disposizione che non ha un immediato carattere precettivo nel concreto, invece noi abbiamo cercato di far si che questo diritto fosse esercitabile non a parole ma nei fatti. Non è stata una partenza semplice perché ho assunto l'incarico il 2.3.2020 e dopo una settimana è scoppiata la pandemia con la conseguenza di dover rivedere i miei obiettivi strategici nella consapevolezza del ruolo che lo sport può avere nella vita delle persone. Lo sport è diventato sempre più uno strumento di coesione sociale e quindi il cambiamento ha riguardato anche gli spazi nello sport. Infatti, durante la pandemia potevamo fare attività sportiva non dentro ma fuori e naturalmente è emersa una domanda di sport negli spazi aperti.
Delusi, invece, il Sindaco Tommaso Minervini e il Vescovo Mons. Domenico Cornacchia che, non potendo fermarsi per precedenti impegni istituzionali, hanno potuto solo salutare il Campione Paralimpico Luca Mazzone, ma non partecipare alla conferenza e salutare anche il Prof. Avv. Vito Cozzoli, in ritardo per il traffico aereo. Era presente invece l'Assessore Comunale all'Urbanistica, Territorio, Personale e Partecipate Avv. Sergio de Candia, socio del Club, che in rappresentanza del Sindaco Minervini ha salutato ufficialmente il Panathlon, i relatori e il pubblico.
Pubblico che, dopo la presentazione della Cerimoniere del Club Ins. Anna Vichi e l'introduzione del Presidente Avv. Pasquale de Palma, ha seguito con grande interesse gli interventi di Cozzoli e Mazzone, caratterizzati da un minimo comune denominatore: un sottile filo di emozione. Cozzoli, dopo aver ringraziato il Presidente de Palma per l'invito, ha sottolineato che questa è la prima volta che torna a parlare di sport dopo aver concluso nell'agosto dello scorso anno il suo brillante mandato alla guida di Sport e Salute.
E' entrato poi nel vivo della sua avvincente relazione, supportata dalla proiezione di un video e di foto sottolineando preliminarmente che nel suo mandato di Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute, che è la società dello Stato chiamata a promuovere lo sport e i corretti stili di vita del nostro paese, ha sempre avuto ben chiara la doppia anima dello sport che ha un'anima industriale e un'anima sociale.
"Ho avuto la grande fortuna e il privilegio – ha detto Cozzoli - di poter organizzare i più grandi eventi sportivi del paese a livello mondiale. Questa è l'anima industriale dello sport che produce PIL, occupazione, lavoro e quindi è al servizio della crescita e dello sviluppo del nostro paese. Lo sport oggi in Italia vale 22 miliardi, dà un contributo dell'1,3 % al PIL nazionale, muove 400.000 addetti, ci sono 15000 aziende che lavorano per lo sport, ci sono 8200 enti no profit che fanno crescere lo sport, quasi un milione di volontari.
Parallelamente all'area industriale c'è l'anima sociale che è stato il mio principale obiettivo: il diritto allo sport. Da qualche mese lo sport è entrato nella Costituzione e ognuno di noi può vantare il diritto allo sport ai sensi dell'art.33 della Costituzione. Come Sport e Salute siamo andati oltre il diritto, perché il diritto è un principio o disposizione che non ha un immediato carattere precettivo nel concreto, invece noi abbiamo cercato di far si che questo diritto fosse esercitabile non a parole ma nei fatti. Non è stata una partenza semplice perché ho assunto l'incarico il 2.3.2020 e dopo una settimana è scoppiata la pandemia con la conseguenza di dover rivedere i miei obiettivi strategici nella consapevolezza del ruolo che lo sport può avere nella vita delle persone. Lo sport è diventato sempre più uno strumento di coesione sociale e quindi il cambiamento ha riguardato anche gli spazi nello sport. Infatti, durante la pandemia potevamo fare attività sportiva non dentro ma fuori e naturalmente è emersa una domanda di sport negli spazi aperti.