Vita di città
Concluso il progetto Sustainable Options
Le culture di nove Paesi si incontrano
Molfetta - giovedì 23 luglio 2015
07.13
Con una conferenza in inglese, lingua ufficialmente riconosciuta per le iniziative internazionali, si è concluso presso l'aula magna del Seminario Vescovile il progetto "Eco-Oikos: scelte sostenibili", del programma europeo Erasmus+, Misura Youth Mobility.
Il corso di formazione per operatori giovanili sul tema della sostenibilità ambientale si è tenuto a Molfetta dal 13 al 23 luglio.
I 31 partecipanti dai 20 anni circa ai 50 anni, provenienti da nove Paesi, compresa l'Italia, hanno seguito un training di dieci giorni su sei argomenti:
1)i inquinamento e flora,
2) compost e rifiuti,
3) mobilità sostenibile,
4) energia rinnovabile ed edilizia,
5) inquinamento acqua,
6) nutrizione e slow food.
Il percorso ha riguardato attività formative non formali abbinate a visite guidate, laboratori e work shop. I partecipanti hanno realizzato un project work incentrato su quattro attività di riuso e riciclo:lavorazione lattine in alluminio, pannolenci, lavorazione della carta e realizzazione di detersivi ecologici. Il filo conduttore delle attività di formazione ci ha spiegato Chiara Cannito, vicepresidente della Ulixes scs e responsabile della progettazione, al margine della conferenza, è stato il volume "La Sirenetta e i rifiuti in mezzo al mar", Quorum Edizioni, Bari 2015, realizzato dalla Ulixes scs nell'ambtio del TrEE, progetto di scambio europeo sui temi sell'educazione ambientale.
Si tratta della rivisitazione della famosa favola con riferimenti all'inquinamento marino. Tutti i prodotti finali a tema marino sono stati consegnati al MUMART- Museo del Mare di Molfetta. I corsisti hanno realizzato un gigantesco pesce con struttura in legno e lamiere di lattine tagliate, decorazioni per le culle, portaoggetti, segnalibro, copertine per album. Il progetto ha mescolato educazione ambientale, valorizzazione del territorio, accoglienza turistica, promozione delle professionalità locali. Nei corridoi del Seminario Vescovile che li ha ospitati, si respirava una atmosfera internazionale, si sentiva un mix di lingue in quanto i partecipanti provengono da: Bulgaria, Grecia, Italia, Portogallo, Repubblica della Macedonia, Romania, Spagna, Turchia e Ungheria. Si tratta di operatori, volontari, professionisti, impegnati in enti profit e no profit che si occupano di ambiente ed educazione ambientale in senso lato.
Fra le attività in agenda, hanno partecipato ad un corso sulla tintura naturale tramite petali di fiori nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia; ad una visita ad un impianto di compostaggio; ad uno studio sul campo delle politiche di mobilità sostenibile della città di Bari; ad un laboratorio su pesce pescato e inquinamento del mare, con visita al MUMART, il museo del mare di Molfetta; ad assaggi ragionati del prodotti "presidi" pugliesi con Slow Food.Si sono svolte anche attività in tema di recupero urbanistico, efficientamento energetico, presso le Officine Culturali, il Laboratorio Urbano di Bitonto. Forti delle esperienze fatte e delle competenze acquisite, i partecipanti riporteranno nelle rispettive terre, queste attività altamente formative dal punto di vista professionale, ma soprattutto umano.
A conclusione della cerimonia sono stati consegnati ai partecipanti gli attestati di frequenza.
Il corso di formazione per operatori giovanili sul tema della sostenibilità ambientale si è tenuto a Molfetta dal 13 al 23 luglio.
I 31 partecipanti dai 20 anni circa ai 50 anni, provenienti da nove Paesi, compresa l'Italia, hanno seguito un training di dieci giorni su sei argomenti:
1)i inquinamento e flora,
2) compost e rifiuti,
3) mobilità sostenibile,
4) energia rinnovabile ed edilizia,
5) inquinamento acqua,
6) nutrizione e slow food.
Il percorso ha riguardato attività formative non formali abbinate a visite guidate, laboratori e work shop. I partecipanti hanno realizzato un project work incentrato su quattro attività di riuso e riciclo:lavorazione lattine in alluminio, pannolenci, lavorazione della carta e realizzazione di detersivi ecologici. Il filo conduttore delle attività di formazione ci ha spiegato Chiara Cannito, vicepresidente della Ulixes scs e responsabile della progettazione, al margine della conferenza, è stato il volume "La Sirenetta e i rifiuti in mezzo al mar", Quorum Edizioni, Bari 2015, realizzato dalla Ulixes scs nell'ambtio del TrEE, progetto di scambio europeo sui temi sell'educazione ambientale.
Si tratta della rivisitazione della famosa favola con riferimenti all'inquinamento marino. Tutti i prodotti finali a tema marino sono stati consegnati al MUMART- Museo del Mare di Molfetta. I corsisti hanno realizzato un gigantesco pesce con struttura in legno e lamiere di lattine tagliate, decorazioni per le culle, portaoggetti, segnalibro, copertine per album. Il progetto ha mescolato educazione ambientale, valorizzazione del territorio, accoglienza turistica, promozione delle professionalità locali. Nei corridoi del Seminario Vescovile che li ha ospitati, si respirava una atmosfera internazionale, si sentiva un mix di lingue in quanto i partecipanti provengono da: Bulgaria, Grecia, Italia, Portogallo, Repubblica della Macedonia, Romania, Spagna, Turchia e Ungheria. Si tratta di operatori, volontari, professionisti, impegnati in enti profit e no profit che si occupano di ambiente ed educazione ambientale in senso lato.
Fra le attività in agenda, hanno partecipato ad un corso sulla tintura naturale tramite petali di fiori nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia; ad una visita ad un impianto di compostaggio; ad uno studio sul campo delle politiche di mobilità sostenibile della città di Bari; ad un laboratorio su pesce pescato e inquinamento del mare, con visita al MUMART, il museo del mare di Molfetta; ad assaggi ragionati del prodotti "presidi" pugliesi con Slow Food.Si sono svolte anche attività in tema di recupero urbanistico, efficientamento energetico, presso le Officine Culturali, il Laboratorio Urbano di Bitonto. Forti delle esperienze fatte e delle competenze acquisite, i partecipanti riporteranno nelle rispettive terre, queste attività altamente formative dal punto di vista professionale, ma soprattutto umano.
A conclusione della cerimonia sono stati consegnati ai partecipanti gli attestati di frequenza.