Cronaca
Conclusa l'autopsia sul corpo di De Gennaro, domani i funerali
Con il nulla osta della Procura di Trani le esequie si potranno celebrare nella parrocchia di Sant'Achille
Molfetta - martedì 20 febbraio 2024
18.19
La Procura della Repubblica di Trani ha dato il nulla osta per i funerali e la successiva sepoltura di Dario De Gennaro, ucciso nel pomeriggio di giovedì dal 29enne Onofrio de Pasquale al culmine di una lite per faccende di droga. Le esequie si svolgeranno domani pomeriggio, alle ore 15.30, nella parrocchia di Sant'Achille.
La decisione è arrivata questo pomeriggio al termine dell'autopsia sul cadavere del 23enne molfettese effettuata dal medico legale Sara Sablone presso l'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari dove è stata allestita la camera ardente. Nessuna novità, intanto, sul fronte delle indagini: il presunto omicida, rinchiuso nel penitenziario di Trani, lunedì, è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, che ha poi convalidato il fermo.
È stato lui, venerdì, ad indicare dove si trovava il corpo, riposto in una nicchia della sua abitazione al civico 27 di via Immacolata: de Pasquale, infatti, dopo averlo accoltellato «compiva atti idonei e diretti in modo non equivoco a sopprimere, distruggere e a sottrarre» il cadavere. Per questo è accusato non solo di omicidio volontario, ma anche del tentativo di soppressione del corpo del 23enne e di detenzione di droga. Nella casa, infatti, sono state scoperte 35 dosi di marijuana.
Intanto, in attesa dei risultati dell'autopsia e della causa scatenante della lite - da ricercare nella gestione del mercato della droga -, i Carabinieri allargheranno il campo dell'inchiesta: al vaglio i riscontri sulle utenze telefoniche del presunto omicida e della vittima e, infine, le relazioni sulle riprese della videosorveglianza.
La decisione è arrivata questo pomeriggio al termine dell'autopsia sul cadavere del 23enne molfettese effettuata dal medico legale Sara Sablone presso l'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari dove è stata allestita la camera ardente. Nessuna novità, intanto, sul fronte delle indagini: il presunto omicida, rinchiuso nel penitenziario di Trani, lunedì, è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, che ha poi convalidato il fermo.
È stato lui, venerdì, ad indicare dove si trovava il corpo, riposto in una nicchia della sua abitazione al civico 27 di via Immacolata: de Pasquale, infatti, dopo averlo accoltellato «compiva atti idonei e diretti in modo non equivoco a sopprimere, distruggere e a sottrarre» il cadavere. Per questo è accusato non solo di omicidio volontario, ma anche del tentativo di soppressione del corpo del 23enne e di detenzione di droga. Nella casa, infatti, sono state scoperte 35 dosi di marijuana.
Intanto, in attesa dei risultati dell'autopsia e della causa scatenante della lite - da ricercare nella gestione del mercato della droga -, i Carabinieri allargheranno il campo dell'inchiesta: al vaglio i riscontri sulle utenze telefoniche del presunto omicida e della vittima e, infine, le relazioni sulle riprese della videosorveglianza.