Cronaca
Concessionaria colpita dalle fiamme: nella notte distrutte 4 auto
È accaduto alle ore 03.45, sul posto Vigili del Fuoco e Carabinieri che hanno avviato le indagini. L'evento potrebbe essere doloso
Molfetta - sabato 21 dicembre 2019
8.40
Quattro auto andate a fuoco, la sensazione che si tratti di un episodio doloso, anche se le indagini sono ancora in corso e i Carabinieri della locale Compagnia vaglieranno eventuali immagini rimaste impresse nelle videocamere del sistema di sorveglianza a circuito chiuso.
Il fatto è avvenuto la notte scorsa, alle ore 03.45, in via Giovinazzo, a pochi passi dalla caserma dell'Arma. Nel mirino alcune auto posteggiate nel piazzale di una concessionaria ed autofficina specializzata. 4 i mezzi, parcheggiati in alcuni casi adiacenti, ma in altri distanti l'uno dall'altro e per questo l'ipotesi di una causa accidentale sembra essere la meno credibile, andati distrutti dalle fiamme: due BMW, una Renault Scénic ed una Land Rover.
I primi a dare l'allarme sono stati alcuni passanti e sul posto, allertati dalla sala operativa del 115, sono arrivati i Vigili del Fuoco, che hanno circoscritto i quattro roghi e domato le fiamme: al loro arrivo erano, infatti, quattro le autovetture avvolte dalle fiamme nel parcheggio all'aperto, ma con il rischio che l'incendio, se non contenuto, si propagasse agli altri mezzi. Ce n'erano altri, infatti, posteggiati uno accanto all'altro, nell'area.
Nel rogo sono andate distrutte le parti anteriori delle prime tre autovetture e quella posteriore della quarta, rendendole, però, di fatto, inservibili. Spento l'incendio, scongiurando che si propagasse agli altri veicoli, sono iniziati gli accertamenti di rito, andati avanti fino alle soglie dell'alba, anche con il supporto dei Carabinieri della locale Compagnia, giunti sul posto con una gazzella dell'Aliquota Radiomobile, ed a cui sono affidate le indagini.
Gli uomini in servizio presso il Distaccamento di Molfetta, con i militari della Compagnia di Molfetta, hanno svolto i primi accertamenti del caso, per verificare se sia stato effettivamente un episodio di natura dolosa, ma non hanno trovato niente di apparente significativo (bottigliette intrise di liquido infiammabile o altro materiale sospetto) nei paraggi dei quattro veicoli colpiti dalle fiamme, parcheggiati poco distanti l'uno dall'altro.
Al vaglio degli inquirenti - oltre alla versione dell titolare dell'attività, che sarà ascoltato in caserma - anche le immagini riprese dall'impianto di videosorveglianza esterno, in via d'acquisizione, e i fotogrammi di tutte le telecamere pubbliche e private installate in via Giovinazzo e nelle immediate vicinanze. Potrebbero fornire qualche risposta e potrebbero servire a dipanare il bandolo della matassa, cercando poi di stringere il cerchio.
Tutto questo, peraltro, è avvenuto in un momento già complicato per le forze in campo, a poco più di una settimana dal rogo avvenuto l'11 dicembre scorso in un deposito di mezzi meccanici e di movimento terra lungo il prolungamento di via Caduti sul Mare, a Molfetta. A prendere fuoco, in quella circostanza, sono state le cabine di tre escavatori e di due camion parcheggiati nell'area che sorge nei pressi del cimitero, l'uno affianco all'altro.
Questa notte, a distanza di 10 giorni, un altro incendio. Due casi molto particolari che hanno obbligato i Vigili del Fuoco a lunghi e pericolosi interventi. Due casi molto particolari, ma non collegabili, su cui i Carabinieri vogliono fare chiarezza. Sì, chiarezza. E il più rapidamente possibile.
Il fatto è avvenuto la notte scorsa, alle ore 03.45, in via Giovinazzo, a pochi passi dalla caserma dell'Arma. Nel mirino alcune auto posteggiate nel piazzale di una concessionaria ed autofficina specializzata. 4 i mezzi, parcheggiati in alcuni casi adiacenti, ma in altri distanti l'uno dall'altro e per questo l'ipotesi di una causa accidentale sembra essere la meno credibile, andati distrutti dalle fiamme: due BMW, una Renault Scénic ed una Land Rover.
I primi a dare l'allarme sono stati alcuni passanti e sul posto, allertati dalla sala operativa del 115, sono arrivati i Vigili del Fuoco, che hanno circoscritto i quattro roghi e domato le fiamme: al loro arrivo erano, infatti, quattro le autovetture avvolte dalle fiamme nel parcheggio all'aperto, ma con il rischio che l'incendio, se non contenuto, si propagasse agli altri mezzi. Ce n'erano altri, infatti, posteggiati uno accanto all'altro, nell'area.
Nel rogo sono andate distrutte le parti anteriori delle prime tre autovetture e quella posteriore della quarta, rendendole, però, di fatto, inservibili. Spento l'incendio, scongiurando che si propagasse agli altri veicoli, sono iniziati gli accertamenti di rito, andati avanti fino alle soglie dell'alba, anche con il supporto dei Carabinieri della locale Compagnia, giunti sul posto con una gazzella dell'Aliquota Radiomobile, ed a cui sono affidate le indagini.
Gli uomini in servizio presso il Distaccamento di Molfetta, con i militari della Compagnia di Molfetta, hanno svolto i primi accertamenti del caso, per verificare se sia stato effettivamente un episodio di natura dolosa, ma non hanno trovato niente di apparente significativo (bottigliette intrise di liquido infiammabile o altro materiale sospetto) nei paraggi dei quattro veicoli colpiti dalle fiamme, parcheggiati poco distanti l'uno dall'altro.
Al vaglio degli inquirenti - oltre alla versione dell titolare dell'attività, che sarà ascoltato in caserma - anche le immagini riprese dall'impianto di videosorveglianza esterno, in via d'acquisizione, e i fotogrammi di tutte le telecamere pubbliche e private installate in via Giovinazzo e nelle immediate vicinanze. Potrebbero fornire qualche risposta e potrebbero servire a dipanare il bandolo della matassa, cercando poi di stringere il cerchio.
Tutto questo, peraltro, è avvenuto in un momento già complicato per le forze in campo, a poco più di una settimana dal rogo avvenuto l'11 dicembre scorso in un deposito di mezzi meccanici e di movimento terra lungo il prolungamento di via Caduti sul Mare, a Molfetta. A prendere fuoco, in quella circostanza, sono state le cabine di tre escavatori e di due camion parcheggiati nell'area che sorge nei pressi del cimitero, l'uno affianco all'altro.
Questa notte, a distanza di 10 giorni, un altro incendio. Due casi molto particolari che hanno obbligato i Vigili del Fuoco a lunghi e pericolosi interventi. Due casi molto particolari, ma non collegabili, su cui i Carabinieri vogliono fare chiarezza. Sì, chiarezza. E il più rapidamente possibile.