Con gli occhi di Giulio Cozzoli. <span>Foto Vincenzo Bisceglie</span>
Con gli occhi di Giulio Cozzoli. Foto Vincenzo Bisceglie
Cultura, Eventi e Spettacolo

Con gli occhi di Giulio Cozzoli: spettacolo intimista sulla vita dell'artista molfettese

Le prossime repliche il 31 marzo e il 1 aprile alle ore 20 presso l’Auditorium della Madonna della Pace

"Con gli occhi di Giulio Cozzoli": è stato questo il titolo scelto per lo spettacolo multimediale dedicato alla vita artistica dello scultore molfettese Giulio Cozzoli, organizzato con il supporto dell'Arciconfraternita della Morte di Molfetta, dalla Cooperativa FeArt, ente gestore del Museo Diocesano di Molfetta, dal Teatro dei Cipis e dall'associazione DOT Studio, con fotografie di Cosmo Mario Andriani e ricerche storiografiche del prof. Gaetano Mongelli.

La prima rappresentazione dello spettacolo, andato in scena venerdì 24 marzo presso l'Auditorium della chiesa "Madonna della Pace", non ha tradito le premesse poste nel titolo della poliedrica rappresentazione che ha unito fotografia, teatro ed animazione grafica, ma che si è colorata anche di una dimensione privata della vita dell'artista molfettese Cozzoli, erroneamente associato in modo esclusivo ed affettivo per migliaia di concittadini, solo alle seppur pregevoli statue della Processione del Sabato Santo.

Il lungo dialogo, più simile ad un accorato flusso di coscienza tra Giulio Cozzoli, interpretato dall'attore Corrado La Grasta, e Don Giovanni Capursi, l'allora parroco della Chiesa del Sacro Cuore, restituisce timori e frustrazioni dell'artista, sospeso tra il desiderio di accondiscendere i suoi concittadini nella rappresentazione delle tanto care statue del Sabato Santo, e la ricerca del Bello in una forma nuova, realistica, per alcuni versi rivoluzionaria e persino scandalosa. In filigrana si intravede la complessa ricerca storiografica posta alla base del lavoro scenico, che riporta alla luce la storia della creazione di tutte le sette statue della Processione del Sabato Santo, non pienamente apprezzate ai tempi di realizzazione mentre, in una sorta di monito sempre presente, l'artista si strugge per l'allungarsi dei tempi e costi di realizzazione del gruppo della "Deposizione", opera a cui affidava la sua immortalità come artista, ma che resterà incompiuta a seguito della sua improvvisa morte e che conoscerà la definitiva copertura bronzea solo nel 1996.

Uno spettacolo a tratti struggente e commovente, come sottolineato dal Priore dell'Arciconfraternita della Morte Pino de Candia, intervenuto a chiusa della rappresentazione: desta infatti un moto di sincera emozione che Giulio Cozzoli abbia posto come modello ideale della sua Pietà l'omonima opera di Michelangelo, e che i due gruppi rappresentanti la Vergine con il figlio morto si siano idealmente sfiorati nel pellegrinaggio romano della nostra Statua a maggio 2016.

Le prossime repliche dello spettacolo si terranno il 31 marzo e il 1 aprile alle ore 20,00, sempre presso l'Auditorium della Madonna della Pace.
Matinee per le scuole il 1 aprile alle ore 9,30 e 11,30.
Presso il Museo Diocesano Molfetta, sono disponibili i biglietti del 31 marzo e del 1° aprile. Per info e prenotazioni: 3484113699 . didattica@museodiocesanomolfetta.it
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