Cronaca
Complanare della strada statale 16 bis, una discarica a cielo aperto
A scoprirla è stato il personale della Gepa. Un antico e odioso vezzo che purtroppo non risparmia le altre strade rurali
Molfetta - domenica 15 dicembre 2024
13.25
Mobili, infissi, lavandini, water e anche un materasso. No, non è la pubblicità di un grande centro commerciale, dove puoi trovare di tutto. È il tragico, drammatico, ritratto della complanare della strada statale 16 bis in agro di Molfetta, nella zona di via Ruvo, insozzata dai più classici pneumatici ai residui di materiale edile.
E così quel che dovrebbe essere in realtà uno scorcio dei paesaggi rurali locali, veri e propri spettacoli della natura con quegli ulivi secolari e quei muretti a secco che traboccano anni e anni di storia, si trasforma, fra bottiglie in plastica o in vetro, queste ultime pericolose in quanto spesso rotte, in un orribile e maleodorante discarica a cielo aperto, inquinante, in particolare quando per dolo o per colpa si incendiano i rifiuti. Discariche simili ce ne sono tante sulle strade di campagna. Una delle tante (a scoprirla sono state le Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale, nell'ambito delle attività di controllo del territorio locale) è in via Ruvo, sotto il ponte che sovrasta la strada statale 16 bis. Una lingua d'asfalto diventata un gigantesco immondezzaio. Simili spettacoli raccapriccianti sono talmente diventati normali, che ormai nessuno presta attenzione. Ed è pure superfluo ricordare come questa ennesima discarica abusiva non sia sorta ieri e neanche due giorni fa.
Sono mesi, che quei rifiuti si accumulano lì, aumentando giorno dopo giorno, come se tutto questo fosse una pratica normale, consentita, una prassi quotidiana e assolutamente lecita, scoperta dal personale della Gepa. Con buona pace dell'intere campagne di Molfetta. E con buona pace dell'incolumità igienico-sanitaria.
E così quel che dovrebbe essere in realtà uno scorcio dei paesaggi rurali locali, veri e propri spettacoli della natura con quegli ulivi secolari e quei muretti a secco che traboccano anni e anni di storia, si trasforma, fra bottiglie in plastica o in vetro, queste ultime pericolose in quanto spesso rotte, in un orribile e maleodorante discarica a cielo aperto, inquinante, in particolare quando per dolo o per colpa si incendiano i rifiuti. Discariche simili ce ne sono tante sulle strade di campagna. Una delle tante (a scoprirla sono state le Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale, nell'ambito delle attività di controllo del territorio locale) è in via Ruvo, sotto il ponte che sovrasta la strada statale 16 bis. Una lingua d'asfalto diventata un gigantesco immondezzaio. Simili spettacoli raccapriccianti sono talmente diventati normali, che ormai nessuno presta attenzione. Ed è pure superfluo ricordare come questa ennesima discarica abusiva non sia sorta ieri e neanche due giorni fa.
Sono mesi, che quei rifiuti si accumulano lì, aumentando giorno dopo giorno, come se tutto questo fosse una pratica normale, consentita, una prassi quotidiana e assolutamente lecita, scoperta dal personale della Gepa. Con buona pace dell'intere campagne di Molfetta. E con buona pace dell'incolumità igienico-sanitaria.