Territorio e Ambiente
Comparto "Park Club", altro ricorso al Tar contro il Comune
I proprietari dei suoli attendono la convenzione urbanistica per iniziare a costruire
Molfetta - mercoledì 5 novembre 2014
7.31
È ancora scontro tra l'amministrazione Natalicchio e il settore produttivo dell'edilizia. Dopo la vicenda del comparto 18 (l'area alle spalle della stazione ferroviaria) finita davanti ai giudici del Tar (a giorni si conoscerà la sentenza di merito), un altro comparto finisce all'attenzione del giudici amministrativi chiamati il prossimo 16 novembre ad analizzare l'ennesimo ricorso contro l'amministrazione Natalicchio.
Questa volta si tratta del comparto B 2.1, meglio noto come Comparto Park Club. Si tratta di un altro comparto approvato e adottato nel 2010, durante l'amministrazione Azzollini, e a tutt'oggi ancora bloccato. I proprietari dei suoli attendono solo che il Comune dia il via libera alla firma della convenzione urbanistica (tra lo stesso Comune e compartisti), atto propedeutico al rilascio dei permessi a costruire.
L'intera area situata tra il lungomare e lo stadio Paolo Poli è già dotata di un piano particolareggiato approvato dal consiglio comunale dell'epoca. In questo caso il piano urbanistico non è assoggettato a procedura di Valutazione ambientale strategica (VAS) visto che fu approvato con una legislazione precedente che prevedeva solo la compatibilità con il piano urbanistico territoriale della Regione Puglia (Put/t). Insomma, per i proprietari dei suoli non serve nessun altro documento: se solo il Comune desse il nulla osta si potrebbero già alzare le gru. Ma l'assessore all'Urbanistica, Rosalba Gadaleta, pare non ne sia convinta al punto da chiedere ulteriori chiarimenti alla Regione Puglia. I tempi si allungano e dopo una prima diffida (giugno 2014) i proprietari dei suoli hanno messo le carte nelle mani degli avvocati. Se ne discuterà al Tar tra meno di un mese.
Questa volta si tratta del comparto B 2.1, meglio noto come Comparto Park Club. Si tratta di un altro comparto approvato e adottato nel 2010, durante l'amministrazione Azzollini, e a tutt'oggi ancora bloccato. I proprietari dei suoli attendono solo che il Comune dia il via libera alla firma della convenzione urbanistica (tra lo stesso Comune e compartisti), atto propedeutico al rilascio dei permessi a costruire.
L'intera area situata tra il lungomare e lo stadio Paolo Poli è già dotata di un piano particolareggiato approvato dal consiglio comunale dell'epoca. In questo caso il piano urbanistico non è assoggettato a procedura di Valutazione ambientale strategica (VAS) visto che fu approvato con una legislazione precedente che prevedeva solo la compatibilità con il piano urbanistico territoriale della Regione Puglia (Put/t). Insomma, per i proprietari dei suoli non serve nessun altro documento: se solo il Comune desse il nulla osta si potrebbero già alzare le gru. Ma l'assessore all'Urbanistica, Rosalba Gadaleta, pare non ne sia convinta al punto da chiedere ulteriori chiarimenti alla Regione Puglia. I tempi si allungano e dopo una prima diffida (giugno 2014) i proprietari dei suoli hanno messo le carte nelle mani degli avvocati. Se ne discuterà al Tar tra meno di un mese.