Territorio e Ambiente
Comparto 17 siamo alle battute conclusive?
Raggiunto l'accordo sul piano particolareggiato. Entro metà settembre la proposta definitiva
Molfetta - lunedì 7 luglio 2014
15.11
Si "sblocca" il Comparto 17. Riparte un iter edificatorio che per anni è stato in stand-by e che per anni ha fatto discutere. Una situazione che a tratti è sembrata sempre più ingarbugliata, tenendo anche conto delle tappe amministrative proprio dell'iter edificatorio, partite nell'anno 2005-06, quando fu approvato il progetto di riqualificazione delle volumetrie esistenti su alcune proprietà con la costruzione di 9 palazzine residenziali ed una non residenziale con oneri concessori di 1,5milioni di euro. Gli oneri concessori sono degli oneri da versare al Comune per ottenere il permesso a costruire, secondo il comma 1 dell'art.16 del DPR n.380/01 che dichiara: «il rilascio del pdc comporta la corresponsione di un contributo commisurato all'incidenza degli oneri di urbanizzazione nonché al costo di costruzione». Firmata la convenzione n.35592/07, il Comune di Molfetta si era già negli anni passati impegnato a provvedere alla realizzazione delle urbanizzazioni primarie (strade, fogne, illuminazione pubblica, rete di distribuzione energia elettrica e gas, aree per parcheggio, aree per verde attrezzato, ecc.) e secondarie (asili e scuole, centri sanitari, edifici comunali, edifici per il culto, aree di verde attrezzato di quartiere, ecc.) del comparto sia della parte pubblica che privata, mentre i proprietari avrebbero dovuto provvedere a versare al Comune gli oneri di urbanizzazione (contributi per la realizzazione delle urbanizzazione primarie e secondarie).
La svolta è arrivata qualche giorno fa con la seconda assemblea plenaria alla presenza di proprietari, progettisti e costruttori del Comparto 17. Oltre a questi ultimi erano presenti il sindaco Paola Natalicchio, l'assessore Rosalba Gadaleta, la dirigente al Territorio, Sabina Lenoci, il responsabile del Suet, ing. Alessandro Binetti e il supporto al Rup, arch. Nico Berlen. L'Amministrazione Comunale ha espresso il proprio parere favorevole per il lavoro posto fin'ora in essere dai progettisti, richiedendo, inoltre, che tale progetto si traduca in un piano particolareggiato di iniziativa privata.
Ma se facciamo un passo indietro non va tralasciata la questione che vedeva protagonista la società Edil Service, proprietaria dei suoli dell'ex Fonderia Pal Bertig, che negli anni scorsi aveva sottoscritto un atto unilaterale d'obbligo per cedere gratuitamente a favore del Comune le aree a standard (ovvero la quantità minima di aree pubbliche espressa in mq per abitante, che gli strumenti urbanistici devono riservare per la delle dotazioni, come aree verdi parcheggi, scuole ecc.), comprensive delle aree per l'urbanizzazione primaria e secondaria. I problemi con la conseguente fase di stand-by in precedenza citata sono sorti nel 2009, con la sottoscrizione dell'atto di regolamentazione tra l'Edil Service e l'ing. Rocco Altomare, all'epoca dirigente del settore Territorio. Le parti contraenti regolamentarono nella determina del Settore Lavori Pubblici n.65/12 la realizzazione delle opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri di urbanizzazione «convenendo e stipulando che la realizzazione avvenga da parte della società Edil Service, a propria cura e spese per le opere di urbanizzazione facenti parte del comparto 17» e «la manutenzione delle suddette opere di urbanizzazione sarebbe stata a totale carico della Società fino al momento della loro consegna al Comune». Il costo scomputato dagli oneri di urbanizzazione primaria sarebbe stato pari a 917mila euro, mentre a carico della società Edil Service, restavano circa 75 mila euro e 220mila euro per il contributo del costo di costruzione. Per garantire gli obblighi assunti, la società prestava inoltre una serie di garanzie finanziarie. Proprio su queste c'è stata poi una procedura di verifica legale.
Insomma un iter lungo e ingarbugliato, un vero e proprio labirinto che dopo la pre-assegnazione dei primi suoli del comparto 17 alle prime quattro cooperative presenti nella graduatoria approvata lo scorso 24 gennaio 2014 dal Settore Territorio del Comune di Molfetta (si tratta delle cooperative Nuova Carbonara, Fratellanza, Nuova Città e Nuova Canosa), dovrebbe definitivamente giungere alle battute conclusive mercoledì 9 luglio 2014 giorno in cui si terrà un nuovo incontro in ufficio tecnico tra tecnici comunali e progettisti incaricati dai privati, per definire i contenuti del piano, così da poter definire gli ultimi aspetti amministrativi e tecnici entro la metà del mese di settembre e proporlo successivamente all'approvazione definitiva del Consiglio Comunale.
La svolta è arrivata qualche giorno fa con la seconda assemblea plenaria alla presenza di proprietari, progettisti e costruttori del Comparto 17. Oltre a questi ultimi erano presenti il sindaco Paola Natalicchio, l'assessore Rosalba Gadaleta, la dirigente al Territorio, Sabina Lenoci, il responsabile del Suet, ing. Alessandro Binetti e il supporto al Rup, arch. Nico Berlen. L'Amministrazione Comunale ha espresso il proprio parere favorevole per il lavoro posto fin'ora in essere dai progettisti, richiedendo, inoltre, che tale progetto si traduca in un piano particolareggiato di iniziativa privata.
Ma se facciamo un passo indietro non va tralasciata la questione che vedeva protagonista la società Edil Service, proprietaria dei suoli dell'ex Fonderia Pal Bertig, che negli anni scorsi aveva sottoscritto un atto unilaterale d'obbligo per cedere gratuitamente a favore del Comune le aree a standard (ovvero la quantità minima di aree pubbliche espressa in mq per abitante, che gli strumenti urbanistici devono riservare per la delle dotazioni, come aree verdi parcheggi, scuole ecc.), comprensive delle aree per l'urbanizzazione primaria e secondaria. I problemi con la conseguente fase di stand-by in precedenza citata sono sorti nel 2009, con la sottoscrizione dell'atto di regolamentazione tra l'Edil Service e l'ing. Rocco Altomare, all'epoca dirigente del settore Territorio. Le parti contraenti regolamentarono nella determina del Settore Lavori Pubblici n.65/12 la realizzazione delle opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri di urbanizzazione «convenendo e stipulando che la realizzazione avvenga da parte della società Edil Service, a propria cura e spese per le opere di urbanizzazione facenti parte del comparto 17» e «la manutenzione delle suddette opere di urbanizzazione sarebbe stata a totale carico della Società fino al momento della loro consegna al Comune». Il costo scomputato dagli oneri di urbanizzazione primaria sarebbe stato pari a 917mila euro, mentre a carico della società Edil Service, restavano circa 75 mila euro e 220mila euro per il contributo del costo di costruzione. Per garantire gli obblighi assunti, la società prestava inoltre una serie di garanzie finanziarie. Proprio su queste c'è stata poi una procedura di verifica legale.
Insomma un iter lungo e ingarbugliato, un vero e proprio labirinto che dopo la pre-assegnazione dei primi suoli del comparto 17 alle prime quattro cooperative presenti nella graduatoria approvata lo scorso 24 gennaio 2014 dal Settore Territorio del Comune di Molfetta (si tratta delle cooperative Nuova Carbonara, Fratellanza, Nuova Città e Nuova Canosa), dovrebbe definitivamente giungere alle battute conclusive mercoledì 9 luglio 2014 giorno in cui si terrà un nuovo incontro in ufficio tecnico tra tecnici comunali e progettisti incaricati dai privati, per definire i contenuti del piano, così da poter definire gli ultimi aspetti amministrativi e tecnici entro la metà del mese di settembre e proporlo successivamente all'approvazione definitiva del Consiglio Comunale.