Cronaca
Colpo nella ditta edile, maxi furto di mezzi da lavoro. Prossimo un assalto?
Rubati da un'area di via Ruvo un escavatore e un bobcat, recuperati altri due. La paura è che possano essere usati per imprese criminali
Molfetta - venerdì 12 maggio 2023
0.48
Sono entrati nella sede operativa della Favuzzi Group, leader affermata nell'area edilizia, e sono fuggiti con due escavatori, un camion con rimorchio e un bobcat. Non sarà semplice risalire ai responsabili di un furto perpetrato lungo la strada provinciale 56 verso Ruvo di Puglia, in un'area provvista del servizio di guardiania.
E proprio il custode del deposito edile, nel corso della notte fra martedì e mercoledì scorso - anche se la notizia s'è diffusa solo nelle ultime ore -, è stato sorpreso da sei, forse sette persone a volto coperto - non si sa se fossero anche armati -, che dopo averlo minacciato ed intimato di tenere la bocca chiusa per evitare che chiamasse le forze dell'ordine, l'hanno fatto allontanare: in questo modo i ladri hanno avuto la strada spianata per puntare ai quattro mezzi d'opera e portarli via.
Un colpo studiato a tavolino e organizzato nei minimi dettagli che, però, ha destato più di qualche sospetto: i malviventi, infatti, favoriti anche dal buio, credevano di farla franca, ma la loro presenza non è passata inosservata. E così, capendo che era stato da poco commesso un furto, qualcuno ha estratto lo smartphone e ha chiamato il 112. In pochi istanti sono arrivate sulla scena numerose gazzelle dei Carabinieri e il maxi colpo di mezzi pesanti, seppur in parte, è stato sventato.
Uno dei due escavatori, caricato su un camion con rimorchio, è stato recuperato dai militari lungo la strada statale 16 bis, all'altezza dello svincolo Molfetta nord, in direzione Foggia, mentre del secondo escavatore, del bobcat e dei ladri si sono perse le tracce. E se il valore della refurtiva è ancora in fase di quantificazione, gli uomini della locale Compagnia, diretti dal capitano Francesco Iodice, hanno ascoltato la vittima, sotto shock, e raccolto la denuncia del titolare della impresa.
I militari, inoltre, hanno eseguito tutti i rilievi necessari alla ricostruzione del colpo, visionando le immagini dell'impianto di videosorveglianza e verificando se nel tragitto lungo il quale potrebbero aver preso il largo i ladri, ci sono altre telecamere. Mezzi di questo tipo fanno gola per svariati motivi. A cosa serviranno i mezzi rubati a Molfetta? Spesso vengono trasferiti all'estero, ma il primo pensiero è la possibilità che vengano reimpiegati per tentare di mettere a segno furti notevoli.
I mezzi con il braccio meccanico vengono utilizzati per sradicare le casse continue degli istituti di credito. È forte, quindi, il timore che questo colpo possa essere il preludio di un assalto in grande stile allo studio di qualche gruppo. I bancomat sono tra i "papabili", ragion per cui i Carabinieri stanno con le antenne ben dritte.
E proprio il custode del deposito edile, nel corso della notte fra martedì e mercoledì scorso - anche se la notizia s'è diffusa solo nelle ultime ore -, è stato sorpreso da sei, forse sette persone a volto coperto - non si sa se fossero anche armati -, che dopo averlo minacciato ed intimato di tenere la bocca chiusa per evitare che chiamasse le forze dell'ordine, l'hanno fatto allontanare: in questo modo i ladri hanno avuto la strada spianata per puntare ai quattro mezzi d'opera e portarli via.
Un colpo studiato a tavolino e organizzato nei minimi dettagli che, però, ha destato più di qualche sospetto: i malviventi, infatti, favoriti anche dal buio, credevano di farla franca, ma la loro presenza non è passata inosservata. E così, capendo che era stato da poco commesso un furto, qualcuno ha estratto lo smartphone e ha chiamato il 112. In pochi istanti sono arrivate sulla scena numerose gazzelle dei Carabinieri e il maxi colpo di mezzi pesanti, seppur in parte, è stato sventato.
Uno dei due escavatori, caricato su un camion con rimorchio, è stato recuperato dai militari lungo la strada statale 16 bis, all'altezza dello svincolo Molfetta nord, in direzione Foggia, mentre del secondo escavatore, del bobcat e dei ladri si sono perse le tracce. E se il valore della refurtiva è ancora in fase di quantificazione, gli uomini della locale Compagnia, diretti dal capitano Francesco Iodice, hanno ascoltato la vittima, sotto shock, e raccolto la denuncia del titolare della impresa.
I militari, inoltre, hanno eseguito tutti i rilievi necessari alla ricostruzione del colpo, visionando le immagini dell'impianto di videosorveglianza e verificando se nel tragitto lungo il quale potrebbero aver preso il largo i ladri, ci sono altre telecamere. Mezzi di questo tipo fanno gola per svariati motivi. A cosa serviranno i mezzi rubati a Molfetta? Spesso vengono trasferiti all'estero, ma il primo pensiero è la possibilità che vengano reimpiegati per tentare di mettere a segno furti notevoli.
I mezzi con il braccio meccanico vengono utilizzati per sradicare le casse continue degli istituti di credito. È forte, quindi, il timore che questo colpo possa essere il preludio di un assalto in grande stile allo studio di qualche gruppo. I bancomat sono tra i "papabili", ragion per cui i Carabinieri stanno con le antenne ben dritte.