Cronaca
Colpi seriali al Puglia Village di Molfetta, arrestate le professioniste del furto
La coppia, sospettata di otto episodi, è stata fermata dalla Polizia Locale: sono di Bari e hanno 49 e 37 anni. Recuperata l'intera refurtiva
Molfetta - domenica 3 settembre 2023
17.31
La loro attività preferita è stata quella dei furti. Hanno messo le mani su beni di consumo. Ma mercoledì sera hanno voluto strafare, forse nella consapevolezza che sarebbero state fermate. La carriera criminale della 37enne Donatella Mercoledisanto e della 49enne Gina Montrone ha subìto una brusca battuta d'arresto.
In terra di Bari si rimarrà un po' tranquilli, visto che le donne - entrambe di Bari, la prima, difesa dall'avvocato Carlo Russo Frattasi, nota per un vecchio precedente penale risalente ad oltre un decennio fa, la seconda, assistita dall'avvocato Massimo Chiusolo, con due trascorsi penali specifici -, arrestate in flagranza di reato con l'accusa, in concorso fra loro, di furto aggravato dalla Polizia Locale di Molfetta, sono sospettate di almeno otto raid nel centro commerciale Puglia Village.
Gli arresti sono stati già convalidati dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Filomena Sara De Rosa, che ha confinato la più grande agli arresti domiciliari e ha prescritto alla più giovane l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Esperte del settore, abili nello studiare i colpi, ancor più ad eseguirli. È stato il personale delegato al controllo, accortosi delle due donne e vedendole guadagnare in fretta l'uscita, ad avvertire il Comando, senza mai perderle di vista.
Gli agenti, giunti sul posto, le hanno raggiunte nel parcheggio. E lì sono state bloccate. Gli accertamenti attraverso la perquisizione veicolare, hanno consentito di rinvenire nell'auto, numerosi beni di consumo destinati alla vendita rubati dagli espositori di otto esercizi commerciali attraverso uno splaccatore a calamita che la 49enne «cercava di occultare all'interno di un vaso all'atto della perquisizione personale», e di una chiave fissa numero 10 rinvenuta nella borsa della 37enne.
Il portabagagli della loro Ford EcoSport è stato trovato colmo di prodotti: quattro capi d'abbigliamento de L'Antica Sartoria, uno zaino Napapijri rubato da General Store Outdoor, 17 articoli Flying Tiger Copenhagen e tre Terranova. Dall'Ipercoop, invece, hanno portato via 15 articoli Bershka (tutti dall'omonimo negozio, oltre a due paia di scarpe), quattro capi da Zara, tre da Kasanova e 30 pezzi da Happy Casa per un totale di ben 97 articoli il cui valore si aggira intorno ai 1.500 euro.
Tutta merce probabilmente destinata alla rivendita sul mercato nero. Le due donne sono state arrestate «con le aggravanti del fatto commesso avvalendosi di un mezzo fraudolento e su cose esposte per necessità alla pubblica fede», mentre l'auto usata per la commissione dei furti e la merce rubata sono stati sequestrati.
In terra di Bari si rimarrà un po' tranquilli, visto che le donne - entrambe di Bari, la prima, difesa dall'avvocato Carlo Russo Frattasi, nota per un vecchio precedente penale risalente ad oltre un decennio fa, la seconda, assistita dall'avvocato Massimo Chiusolo, con due trascorsi penali specifici -, arrestate in flagranza di reato con l'accusa, in concorso fra loro, di furto aggravato dalla Polizia Locale di Molfetta, sono sospettate di almeno otto raid nel centro commerciale Puglia Village.
Gli arresti sono stati già convalidati dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Filomena Sara De Rosa, che ha confinato la più grande agli arresti domiciliari e ha prescritto alla più giovane l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Esperte del settore, abili nello studiare i colpi, ancor più ad eseguirli. È stato il personale delegato al controllo, accortosi delle due donne e vedendole guadagnare in fretta l'uscita, ad avvertire il Comando, senza mai perderle di vista.
Gli agenti, giunti sul posto, le hanno raggiunte nel parcheggio. E lì sono state bloccate. Gli accertamenti attraverso la perquisizione veicolare, hanno consentito di rinvenire nell'auto, numerosi beni di consumo destinati alla vendita rubati dagli espositori di otto esercizi commerciali attraverso uno splaccatore a calamita che la 49enne «cercava di occultare all'interno di un vaso all'atto della perquisizione personale», e di una chiave fissa numero 10 rinvenuta nella borsa della 37enne.
Il portabagagli della loro Ford EcoSport è stato trovato colmo di prodotti: quattro capi d'abbigliamento de L'Antica Sartoria, uno zaino Napapijri rubato da General Store Outdoor, 17 articoli Flying Tiger Copenhagen e tre Terranova. Dall'Ipercoop, invece, hanno portato via 15 articoli Bershka (tutti dall'omonimo negozio, oltre a due paia di scarpe), quattro capi da Zara, tre da Kasanova e 30 pezzi da Happy Casa per un totale di ben 97 articoli il cui valore si aggira intorno ai 1.500 euro.
Tutta merce probabilmente destinata alla rivendita sul mercato nero. Le due donne sono state arrestate «con le aggravanti del fatto commesso avvalendosi di un mezzo fraudolento e su cose esposte per necessità alla pubblica fede», mentre l'auto usata per la commissione dei furti e la merce rubata sono stati sequestrati.