"Cinque misteri": si rinnova l'emozione del Venerdì Santo
Ancora tanta devozione per un rito unico in tutto il mondo
Molfetta - venerdì 14 aprile 2017
13.03
La porticina della Chiesa di Santo Stefano si è da poco chiusa. Nel Borgo, tra Corso Dante, la muraglia e Banchina Seminario, riecheggiano ancora le marce funebri e i confratelli macchiano l'atmosfera con i colori delle loro mantelline.
Si è conclusa qualche momento fa la processione dei "Cinque Misteri", che idealmente accompagna i molfettesi dal Giovedì al Venerdì Santo. Un rito che si conserva da sempre, così come è stato tramandato, ma in grado ogni anno di rinnovare la stessa emozione.
La processione è partita alle 3.30 della notte: come ogni anno, migliaia la gente appostata per non perdersi uno spettacolo unico.
E, come ogni anno, non è mancato il vociare della folla e di qualche confratello: non sarebbe meglio posticipare la processione alle ore del pomeriggio per permettere a molta più gente di seguire tutto quanto il tragitto?
Certo è che l'unicità di questa processione è proprio l'inizio nel buio, interrotto dalla candele del fiume di confratelli e dall'alba che, delicata, bacia le statue subito dopo il secondo passaggio sotto l'arco di Molfetta Vecchia.
Comunque la si pensi, per Molfetta c'è la bellezza di un patrimonio artistico e culturale da difendere.
Si è conclusa qualche momento fa la processione dei "Cinque Misteri", che idealmente accompagna i molfettesi dal Giovedì al Venerdì Santo. Un rito che si conserva da sempre, così come è stato tramandato, ma in grado ogni anno di rinnovare la stessa emozione.
La processione è partita alle 3.30 della notte: come ogni anno, migliaia la gente appostata per non perdersi uno spettacolo unico.
E, come ogni anno, non è mancato il vociare della folla e di qualche confratello: non sarebbe meglio posticipare la processione alle ore del pomeriggio per permettere a molta più gente di seguire tutto quanto il tragitto?
Certo è che l'unicità di questa processione è proprio l'inizio nel buio, interrotto dalla candele del fiume di confratelli e dall'alba che, delicata, bacia le statue subito dopo il secondo passaggio sotto l'arco di Molfetta Vecchia.
Comunque la si pensi, per Molfetta c'è la bellezza di un patrimonio artistico e culturale da difendere.