Sociale
Chiude i battenti il Centro anziani. La denuncia di Caputo
La comunicazione del Comune è datata 18 giugno
Molfetta - sabato 20 giugno 2015
8.27
Il centro diurno per anziani chiude il prossimo 30 giugno. «Questo - denuncia Mariano Caputo, consigliere comunale di Molfetta Futura - è il primo atto che firma il nuovo dirigente al welfare cittadino».
«La comunicazione della chiusura del centro anziani - continua - è giunta agli utenti del Centro Anziani: il 30 giugno il centro diurno degli anziani chiude.
Con soli 10 giorni di avviso il Municipio ha messo in mezzo alla strada decine di anziani che da anni usufruivano di un centro e di un servizio di livello elevato, molto apprezzato dagli utenti e dai loro famigliari».
«Il comportamento superficiale dell'amministrazione nel chiudere il centro - aggiunge - ha di fatto mandato a casa 10 lavoratori (quindi dieci famiglie) che dal prossimo mese saranno disoccupate.
Il tutto senza preoccuparsi minimamente della ricollocazione del personale del centro che dopo 23 anni si ritroverà senza stipendio e senza lavoro».
«È assurdo che i servizi sociali "come il centro anziani" vengano falcidiati fino a sopprimere progetti strategici come questo, ma soprattutto è inaccettabile che vengano soppressi in questo modo, senza il minimo rispetto per utenti e per le famiglie».
«Chiediamo a tutti i lavoratori, i sindacati di categoria, gli utenti e le famiglie del centro - conclude Caputo - di concretizzare la protesta con una mozione da presentarsi al Consiglio Comunale finalizzata a richiedere il ripristino immediato del servizio».
«La comunicazione della chiusura del centro anziani - continua - è giunta agli utenti del Centro Anziani: il 30 giugno il centro diurno degli anziani chiude.
Con soli 10 giorni di avviso il Municipio ha messo in mezzo alla strada decine di anziani che da anni usufruivano di un centro e di un servizio di livello elevato, molto apprezzato dagli utenti e dai loro famigliari».
«Il comportamento superficiale dell'amministrazione nel chiudere il centro - aggiunge - ha di fatto mandato a casa 10 lavoratori (quindi dieci famiglie) che dal prossimo mese saranno disoccupate.
Il tutto senza preoccuparsi minimamente della ricollocazione del personale del centro che dopo 23 anni si ritroverà senza stipendio e senza lavoro».
«È assurdo che i servizi sociali "come il centro anziani" vengano falcidiati fino a sopprimere progetti strategici come questo, ma soprattutto è inaccettabile che vengano soppressi in questo modo, senza il minimo rispetto per utenti e per le famiglie».
«Chiediamo a tutti i lavoratori, i sindacati di categoria, gli utenti e le famiglie del centro - conclude Caputo - di concretizzare la protesta con una mozione da presentarsi al Consiglio Comunale finalizzata a richiedere il ripristino immediato del servizio».