Chimica applicata alla moda e ai trasporti: spopolano i libri della prof. La Grasta
La docente ha scritto due volumi scolastici che introducono la disciplina nei due settori
Molfetta - venerdì 2 febbraio 2024
La docente molfettese Antonella La Grasta è l'autrice dei libri di testo scolastici "La Chimica per la Moda", (Editrice San Marco, 2021) e "La Chimica a Bordo", (Editrice San Marco, 2023), già in adozione rispettivamente in numerose scuole superiori italiane a indirizzo moda (professionali, tecnici industriali, licei artistici), e a indirizzo Trasporti e Logistica. Si tratta dei primi libri di testo dedicati alla chimica applicata nei due settori.
Dopo la maturità classica, nel 2003 si laurea in Chimica e si abilita all'esercizio della libera professione di chimico. Vince una borsa di studio ed accede alla frequenza di un master di secondo livello presso l'Istituto Agronomico Mediterraneo di Valenzano, conseguendo la qualifica di manager per la gestione dei processi innovativi di compostaggio e delle biomasse di scarto. Successivamente si abilita all'insegnamento della Chimica nelle scuole superiori, consegue quattro diplomi di perfezionamento (Didattica della Chimica, Didattica delle Scienze Naturali, Educazione alla Salute, Didattica delle Scienze Ambientali), vince il concorso a cattedra e si abilita all'insegnamento anche delle Scienze Naturali nelle scuole superiori. Ha prestato servizio come docente formatore in svariati corsi europei, nel campo dell'ambiente, dell'igiene e della prevenzione. Attualmente, è in procinto di conseguire una ulteriore laurea in Chimica Industriale.
"Il momento cruciale che mi ha portata alla stesura dei due manoscritti è avvenuto quando sono approdata all'istituto Amerigo Vespucci di Molfetta, dove tuttora insegno, che comprende sia l'istituto nautico, sia l'istituto professionale industria e artigianato. Insegnando per la prima volta nell'ambito di questi settori, mi sono resa conto di come molto spesso una programmazione di chimica "classica" potesse portare ad un grande rischio: farla apparire del tutto slegata dal contesto professionalizzante scelto dallo studente, che potrebbe non cogliere l'utilità, anzi la centralità di questa disciplina, senza la quale non gli sarebbe mai possibile capire a fondo le proprietà dei materiali utilizzati. Purtroppo, un libro di testo che colmasse questo vuoto, io l'ho cercato eccome, ma non era ancora mai stato pubblicato. Un libro che accogliesse lo studente che non ha ancora solide conoscenze di chimica, e lo conducesse per mano nei meandri di tutti gli aspetti possibili della moda confinanti in qualche modo con la nostra disciplina. Per questo, nel 2021 "La Chimica per la Moda" è nato da un'esigenza: poter disporre di un libro di testo che permettesse di coniugare ogni concetto di base della chimica con le sue applicazioni nel campo della moda. Infatti, nei capi di vestiario e negli accessori di tutti i giorni, la chimica è protagonista: dalla scelta delle materie prime alla produzione e alla manutenzione, ma anche nell'attenzione alla tollerabilità e all'impatto ambientale, senza trascurare la cosmetica, la bigiotteria, la gioielleria e il campo conciario. Conservo dei ricordi bellissimi, perchè i miei studenti e le mie studentesse sono stati i miei primi veri fruitori di un primo, rudimentale e sperimentale, manoscritto. Manoscritto la cui primordiale stesura man mano collaudavo con loro, calibrando livello di difficoltà con cui esporre gli argomenti, attività di laboratorio da proporre, e come proporle. Oggi, finalmente si riesce a proporre una programmazione didattica che permette di creare percorsi interdisciplinari con i colleghi di altre discipline. Un esempio tra tutti, il laboratorio "TingiAMO insieme", che vede gli studenti del settore moda studiare i principi chimici della tintura, applicarli in laboratorio tingendo un tessuto, che viene poi trasformato da essi stessi in abiti, o in borse, seguendo il loro gusto personale.
"Di lì a poco, ho iniziato a scrivere anche "La Chimica a Bordo", che è nato perché mi sono accorta che spesso gli studenti e le studentesse non cogliessero a fondo il perché dello studio di questa disciplina per due anni interi. Eppure la chimica è centrale nel settore dei trasporti: pensiamo solo al ruolo che assolvono i derivati del petrolio e ai rischi di incendio che chiunque operi su navi, aerei, treni o altri mezzi deve considerare o all'importanza che assolvono le acque nel settore della navigazione, alla corrosione dei metalli, alle combustioni e tanto altro ancora. Per la prima volta in un libro di chimica, infatti, si mette in relazione lo strettissimo legame che intercorre tra la disciplina in questione e l'ambito navale, quello aerospaziale, quello ferroviario e, più in generale, con la logistica".
"Nella stesura di entrambi i testi, di grande aiuto mi è stato l'essere in continuo contatto con i colleghi delle discipline del triennio e non solo, di cui ho raccolto le necessità, i vuoti che ritenevano andassero colmati sulla scorta degli argomenti da loro trattati. Anche in questo ambito, è diventato ancora più semplice avviare attività interdisciplinari. In particolare, anche grazie alla presenza della imbarcazione scolastica da pochi giorni varata, gli studenti sono in grado di eseguire prelievi di campioni di acqua di mare a bordo, per poter poi eseguire una serie di analisi qualitative e quantitative, sia in situ che nel laboratorio scolastico".
"Insieme alla Casa Editrice abbiamo studiato due progetti didattici, che risultassero quanto più inclusivi possibile, per offrire una didattica per tutti attraverso l'uso di numerose mappe concettuali, di audiosintesi ed esercizi accompagnati da immagini e l'impiego di caratteri ad alta leggibilità. Ad esse si aggiungono gli esercizi guidati e le tantissime attività di laboratorio. Si propongono anche stimolanti simulazioni digitali che permettono di vedere in azione alcuni fenomeni chimici, ed espansioni digitali che approfondiscono i temi delle gemme preziose, della nobilitazione delle fibre, del colore, dei coloranti e della cosmetica. Alcuni degli argomenti che notoriamente risultano più ostici, sono proposti anche come video tutorial, un ulteriore strumento per consentire l'ottimale comprensione di tutti i concetti della chimica, dai più semplici a quelli più complessi. Questo perché di certo lo studente ha bisogno di un ulteriore aiuto quando è a casa e ripete gli argomenti visti in classe. Disporre di un video tutorial che lo guidi negli esercizi e lo metta in guardia dagli errori più comuni da commettere, risulta essere di grande aiuto".
Dopo la maturità classica, nel 2003 si laurea in Chimica e si abilita all'esercizio della libera professione di chimico. Vince una borsa di studio ed accede alla frequenza di un master di secondo livello presso l'Istituto Agronomico Mediterraneo di Valenzano, conseguendo la qualifica di manager per la gestione dei processi innovativi di compostaggio e delle biomasse di scarto. Successivamente si abilita all'insegnamento della Chimica nelle scuole superiori, consegue quattro diplomi di perfezionamento (Didattica della Chimica, Didattica delle Scienze Naturali, Educazione alla Salute, Didattica delle Scienze Ambientali), vince il concorso a cattedra e si abilita all'insegnamento anche delle Scienze Naturali nelle scuole superiori. Ha prestato servizio come docente formatore in svariati corsi europei, nel campo dell'ambiente, dell'igiene e della prevenzione. Attualmente, è in procinto di conseguire una ulteriore laurea in Chimica Industriale.
"Il momento cruciale che mi ha portata alla stesura dei due manoscritti è avvenuto quando sono approdata all'istituto Amerigo Vespucci di Molfetta, dove tuttora insegno, che comprende sia l'istituto nautico, sia l'istituto professionale industria e artigianato. Insegnando per la prima volta nell'ambito di questi settori, mi sono resa conto di come molto spesso una programmazione di chimica "classica" potesse portare ad un grande rischio: farla apparire del tutto slegata dal contesto professionalizzante scelto dallo studente, che potrebbe non cogliere l'utilità, anzi la centralità di questa disciplina, senza la quale non gli sarebbe mai possibile capire a fondo le proprietà dei materiali utilizzati. Purtroppo, un libro di testo che colmasse questo vuoto, io l'ho cercato eccome, ma non era ancora mai stato pubblicato. Un libro che accogliesse lo studente che non ha ancora solide conoscenze di chimica, e lo conducesse per mano nei meandri di tutti gli aspetti possibili della moda confinanti in qualche modo con la nostra disciplina. Per questo, nel 2021 "La Chimica per la Moda" è nato da un'esigenza: poter disporre di un libro di testo che permettesse di coniugare ogni concetto di base della chimica con le sue applicazioni nel campo della moda. Infatti, nei capi di vestiario e negli accessori di tutti i giorni, la chimica è protagonista: dalla scelta delle materie prime alla produzione e alla manutenzione, ma anche nell'attenzione alla tollerabilità e all'impatto ambientale, senza trascurare la cosmetica, la bigiotteria, la gioielleria e il campo conciario. Conservo dei ricordi bellissimi, perchè i miei studenti e le mie studentesse sono stati i miei primi veri fruitori di un primo, rudimentale e sperimentale, manoscritto. Manoscritto la cui primordiale stesura man mano collaudavo con loro, calibrando livello di difficoltà con cui esporre gli argomenti, attività di laboratorio da proporre, e come proporle. Oggi, finalmente si riesce a proporre una programmazione didattica che permette di creare percorsi interdisciplinari con i colleghi di altre discipline. Un esempio tra tutti, il laboratorio "TingiAMO insieme", che vede gli studenti del settore moda studiare i principi chimici della tintura, applicarli in laboratorio tingendo un tessuto, che viene poi trasformato da essi stessi in abiti, o in borse, seguendo il loro gusto personale.
"Di lì a poco, ho iniziato a scrivere anche "La Chimica a Bordo", che è nato perché mi sono accorta che spesso gli studenti e le studentesse non cogliessero a fondo il perché dello studio di questa disciplina per due anni interi. Eppure la chimica è centrale nel settore dei trasporti: pensiamo solo al ruolo che assolvono i derivati del petrolio e ai rischi di incendio che chiunque operi su navi, aerei, treni o altri mezzi deve considerare o all'importanza che assolvono le acque nel settore della navigazione, alla corrosione dei metalli, alle combustioni e tanto altro ancora. Per la prima volta in un libro di chimica, infatti, si mette in relazione lo strettissimo legame che intercorre tra la disciplina in questione e l'ambito navale, quello aerospaziale, quello ferroviario e, più in generale, con la logistica".
"Nella stesura di entrambi i testi, di grande aiuto mi è stato l'essere in continuo contatto con i colleghi delle discipline del triennio e non solo, di cui ho raccolto le necessità, i vuoti che ritenevano andassero colmati sulla scorta degli argomenti da loro trattati. Anche in questo ambito, è diventato ancora più semplice avviare attività interdisciplinari. In particolare, anche grazie alla presenza della imbarcazione scolastica da pochi giorni varata, gli studenti sono in grado di eseguire prelievi di campioni di acqua di mare a bordo, per poter poi eseguire una serie di analisi qualitative e quantitative, sia in situ che nel laboratorio scolastico".
"Insieme alla Casa Editrice abbiamo studiato due progetti didattici, che risultassero quanto più inclusivi possibile, per offrire una didattica per tutti attraverso l'uso di numerose mappe concettuali, di audiosintesi ed esercizi accompagnati da immagini e l'impiego di caratteri ad alta leggibilità. Ad esse si aggiungono gli esercizi guidati e le tantissime attività di laboratorio. Si propongono anche stimolanti simulazioni digitali che permettono di vedere in azione alcuni fenomeni chimici, ed espansioni digitali che approfondiscono i temi delle gemme preziose, della nobilitazione delle fibre, del colore, dei coloranti e della cosmetica. Alcuni degli argomenti che notoriamente risultano più ostici, sono proposti anche come video tutorial, un ulteriore strumento per consentire l'ottimale comprensione di tutti i concetti della chimica, dai più semplici a quelli più complessi. Questo perché di certo lo studente ha bisogno di un ulteriore aiuto quando è a casa e ripete gli argomenti visti in classe. Disporre di un video tutorial che lo guidi negli esercizi e lo metta in guardia dagli errori più comuni da commettere, risulta essere di grande aiuto".