Cronaca
Chiazza d'olio a Torre Calderina: la Gepa scrive all'Arpa e al Ministero
Le guardie ecozoofile hanno rilevato la presenza di una macchia oleosa. Rinvenuti anche rifiuti in plastica
Molfetta - venerdì 3 maggio 2019
10.29
«Dopo aver riscontrato la presenza di una chiazza schiumosa e oleosa di colore nero in località Torre Calderina, a Molfetta, abbiamo intenzione di inviare un'accurata relazione all'Arpa Puglia ed ai Ministeri dell'Ambiente e della Salute».
Lo rendono noto le Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale aggiungendo che «purtroppo ancora una volta abbiamo constatato che qualcuno ha scaricato qualcosa sulla riva, sostanze che poi finiscono in mare creando problemi. Non sappiamo l'origine di quella sostanza. Però possiamo assicurare che oltre a presentare una patina oleosa, si avvertiva anche un cattivo odore».
Nelle immediate vicinanze, inoltre, il personale del presidente Giuseppe Battista, con la collaborazione della Polizia Locale, ha rinvenuto rifiuti di vario genere, tra cui toner esausti di stampanti industriali, la lana di vetro, un materiale costituito da ammassi fibrosi, oltre a varie buste e teli di plastica, guaine in gomma, filtri di olio e carburante usati e immondizia di vario genere.
La G.E.P.A. Molfetta chiede alle autorità «di attivarsi per accertarne la natura e le cause e soprattutto per sfatare ogni minimo dubbio circa la possibilità che quella chiazza oleosa che finisce in mare derivi da fonti d'inquinamento umane e per ogni intervento del caso».
Lo rendono noto le Guardie Ecozoofile Protezione Ambientale aggiungendo che «purtroppo ancora una volta abbiamo constatato che qualcuno ha scaricato qualcosa sulla riva, sostanze che poi finiscono in mare creando problemi. Non sappiamo l'origine di quella sostanza. Però possiamo assicurare che oltre a presentare una patina oleosa, si avvertiva anche un cattivo odore».
Nelle immediate vicinanze, inoltre, il personale del presidente Giuseppe Battista, con la collaborazione della Polizia Locale, ha rinvenuto rifiuti di vario genere, tra cui toner esausti di stampanti industriali, la lana di vetro, un materiale costituito da ammassi fibrosi, oltre a varie buste e teli di plastica, guaine in gomma, filtri di olio e carburante usati e immondizia di vario genere.
La G.E.P.A. Molfetta chiede alle autorità «di attivarsi per accertarne la natura e le cause e soprattutto per sfatare ogni minimo dubbio circa la possibilità che quella chiazza oleosa che finisce in mare derivi da fonti d'inquinamento umane e per ogni intervento del caso».