Cerimonia di consegna delle apparecchiature medicali donate dall’Opera Pia
Il presidente de Ceglia: «occorre identificare e mettere in rete tutti i tipi di risorse da quelle private a quelle pubbliche»
Molfetta - sabato 21 luglio 2018
17.59
Un "sistema per prova da sforzo", un "pulsossimetro radical – 7" in favore dell'Unità pediatrica, quattro poltrone bracciolo "prelievi" e due poltrone oleodinamiche bracciolo "prelievi" in favore dell'Unità operativa di medicina trasfusionale sono stati consegnati ufficialmente ieri dall' Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze - Arciconfraternita del Santissimo Sacramento di Molfetta all'Ospedale don Tonino Bello.
La cerimonia di consegna e benedizione delle apparecchiature si è tenuta stamattina alla presenza del presidente dell'Opera Pia, Sergio de Ceglia, del sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini e dei vertici dell'Asl di Molfetta e di Bari.
Parole cardine dell'incontro dono, gratitudine e complementarietà delle Istituzioni.
E' su quest'ultimo punto che il presidente de Ceglia focalizza la sua attenzione, parlando di "Welfare mix", intendendo «un sistema di interventi a rete per promuovere un'etica della responsabilità capace di identificare e mettere in rete tutti i tipi di risorse da quelle private a quelle pubbliche, creare un sistema che non aspetti l'intervento pubblico ma che si attivi autonomamente». Chiaramente nel rispetto dei ruoli.
Pur condividendo l'importanza del dono, il sindaco Tommaso Minervini punta la sua attenzione sul diritto alla salute che deve essere garantito dallo Stato, «in questa ottica- ha detto il primo cittadino di Molfetta- stiamo lavorando perché questo presidio non continui la discesa che ha intrapreso negli ultimi anni, mantenendo saldo e vivo quello che c'è». Non nasconde che la situazione è delicatissima, ma che si sta lavorando per il bene del nosocomio, quindi dei cittadini.
Estremamente contenti gli operatori sanitari per le apparecchiature ricevute, perché consentono di lavorare al meglio in una situazione di grande criticità, come la mancanza di personale.
E' stato anche un momento di incontro per ricordare l'importanza dell'ospedale all'interno di una comunità cittadina.
La cerimonia di consegna e benedizione delle apparecchiature si è tenuta stamattina alla presenza del presidente dell'Opera Pia, Sergio de Ceglia, del sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini e dei vertici dell'Asl di Molfetta e di Bari.
Parole cardine dell'incontro dono, gratitudine e complementarietà delle Istituzioni.
E' su quest'ultimo punto che il presidente de Ceglia focalizza la sua attenzione, parlando di "Welfare mix", intendendo «un sistema di interventi a rete per promuovere un'etica della responsabilità capace di identificare e mettere in rete tutti i tipi di risorse da quelle private a quelle pubbliche, creare un sistema che non aspetti l'intervento pubblico ma che si attivi autonomamente». Chiaramente nel rispetto dei ruoli.
Pur condividendo l'importanza del dono, il sindaco Tommaso Minervini punta la sua attenzione sul diritto alla salute che deve essere garantito dallo Stato, «in questa ottica- ha detto il primo cittadino di Molfetta- stiamo lavorando perché questo presidio non continui la discesa che ha intrapreso negli ultimi anni, mantenendo saldo e vivo quello che c'è». Non nasconde che la situazione è delicatissima, ma che si sta lavorando per il bene del nosocomio, quindi dei cittadini.
Estremamente contenti gli operatori sanitari per le apparecchiature ricevute, perché consentono di lavorare al meglio in una situazione di grande criticità, come la mancanza di personale.
E' stato anche un momento di incontro per ricordare l'importanza dell'ospedale all'interno di una comunità cittadina.