Politica
Centrosinistra: «Rimpasto fotografia di instabilità e disordine politico e amministrativo»
Nota congiunta di Rifondazione / Compagni di strada, Sinistra Italiana e Area Pubblica
Molfetta - venerdì 26 novembre 2021
Pubblichiamo integralmente la nota congiunta di Rifondazione / Compagni di strada, Sinistra Italiana e Area Pubblica.
"Apprendiamo dalla stampa della nascita della nuova ed ennesima giunta. Siamo, così, al quarto rimpasto di giunta di Tommaso Minervini: una impressionante fotografia di instabilità e disordine politico e amministrativo. La maggioranza che ha eletto il sindaco nel 2017 è andata a pezzi durante l'ultimo consiglio comunale, ma il sindaco non si dimette e resta ancora arroccato e attaccato alla poltrona, cambiando ancora squadra, senza dignità politica e rispetto per la città. Un sindaco sempre più debole e ostaggio del mercato della politica. Un sindaco che si presta ancora una volta a fare da triste garante del trasformismo più inquietante, che nel 2017 vide l'alleanza-monster di Pd, gruppo Tammacco e liste civiche di destra e oggi addirittura permette a esponenti politici eletti nelle liste del centro destra di entrare e uscire dalla squadra di governo.
Tommaso Minervini è il riferimento sempre piú evidente e strumentale di esponenti politici che da decenni monopolizzano la politica locale con i loro pacchetti di voti, determinando la nascita e la morte di esperienze amministrative sulla base di interessi privati. Per contrastare questa politica mercantile e affaristica, non potevamo permettere che questa esperienza amministrativa si concludesse con un colpo di spugna - le dimissioni dal notaio della maggioranza dei consiglieri. Questa crisi va portata alla luce del sole, con mozione di sfiducia che si discuterà lunedì 29 novembre in consiglio. Una mozione che ha come obiettivo quello di mettere i protagonisti di questa esperienza amministrativa davanti alle loro responsabilità nel luogo simbolo della nostra città: il consiglio comunale. Stiamo preparando una discussione aperta sugli ultimi quattro anni e mezzo di disastro amministrativo e politico: la città avrà la possibilità di vedere e giudicare chi sta tenendo in ostaggio la città in nome di interessi privati. E seguiranno altre iniziative pubbliche, che coinvolgeranno i cittadini molfettesi. È tempo di unire le forze che in questi anni sono state lealmente all'opposizione e hanno lavorato alla costruzione dell'alternativa per liberare Molfetta dalla malapolitica, attraverso nuovi percorsi di democrazia partecipata e dibattito pubblico sui temi dell'ambiente, della solidarietà sociale e della legalità".
"Apprendiamo dalla stampa della nascita della nuova ed ennesima giunta. Siamo, così, al quarto rimpasto di giunta di Tommaso Minervini: una impressionante fotografia di instabilità e disordine politico e amministrativo. La maggioranza che ha eletto il sindaco nel 2017 è andata a pezzi durante l'ultimo consiglio comunale, ma il sindaco non si dimette e resta ancora arroccato e attaccato alla poltrona, cambiando ancora squadra, senza dignità politica e rispetto per la città. Un sindaco sempre più debole e ostaggio del mercato della politica. Un sindaco che si presta ancora una volta a fare da triste garante del trasformismo più inquietante, che nel 2017 vide l'alleanza-monster di Pd, gruppo Tammacco e liste civiche di destra e oggi addirittura permette a esponenti politici eletti nelle liste del centro destra di entrare e uscire dalla squadra di governo.
Tommaso Minervini è il riferimento sempre piú evidente e strumentale di esponenti politici che da decenni monopolizzano la politica locale con i loro pacchetti di voti, determinando la nascita e la morte di esperienze amministrative sulla base di interessi privati. Per contrastare questa politica mercantile e affaristica, non potevamo permettere che questa esperienza amministrativa si concludesse con un colpo di spugna - le dimissioni dal notaio della maggioranza dei consiglieri. Questa crisi va portata alla luce del sole, con mozione di sfiducia che si discuterà lunedì 29 novembre in consiglio. Una mozione che ha come obiettivo quello di mettere i protagonisti di questa esperienza amministrativa davanti alle loro responsabilità nel luogo simbolo della nostra città: il consiglio comunale. Stiamo preparando una discussione aperta sugli ultimi quattro anni e mezzo di disastro amministrativo e politico: la città avrà la possibilità di vedere e giudicare chi sta tenendo in ostaggio la città in nome di interessi privati. E seguiranno altre iniziative pubbliche, che coinvolgeranno i cittadini molfettesi. È tempo di unire le forze che in questi anni sono state lealmente all'opposizione e hanno lavorato alla costruzione dell'alternativa per liberare Molfetta dalla malapolitica, attraverso nuovi percorsi di democrazia partecipata e dibattito pubblico sui temi dell'ambiente, della solidarietà sociale e della legalità".