Cronaca
Casa Divina Provvidenza, conclusione delle indagini
La Procura di Trani chiude le indagini: 26 le persone coinvolte
Molfetta - martedì 8 marzo 2016
16.38
La Procura della Repubblica di Trani ha chiuso le indagini sul dissesto della Casa Divina Provvidenza di Bisceglie. In queste ore la Guardia di Finanza sta notificando il relativo avviso a 26 indagati. Tra loro anche il senatore Antonio Azzollini nei cui confronti la magistratura tranese, a Giugno, chiese l'autorizzazione a procedere per gli arresti domiciliari. Ma Palazzo Madama non autorizzò il provvedimento restrittivo. Azzollini è accusato di associazione per delinquere quale presunto amministratore di fatto della CDP in concorso con altre figure apicali (amministratori effettivi o di fatto) e consulenti dell'Ente ecclesiastico biscegliese.
L'inchiesta ha ricostruito una serie di presunti illeciti, molti dei quali a base dell'accusa di bancarotta.
L'Opera voluta nel 1922 da Don Uva (attualmente in amministrazione straordinaria sotto l'egida del Ministero dello Sviluppo Economico) negli ultimi anni, secondo quanto concluso dall'inchiesta dei pubblici ministeri Francesco Giannella e Silvia Curione, avrebbe visto un cosiddetto gruppo di potere che avrebbe imposto le decisioni sui più importanti atti della Congregazione. Tra i fatti contestati anche il trasferimento di oltre 28milioni di euro dai conti della CDP a quelli di Casa di Procura della Divina Provvidenza, struttura alle porte di Roma ritenuta formalmente distinta dall'Istituto biscegliese.
L'inchiesta ha ricostruito una serie di presunti illeciti, molti dei quali a base dell'accusa di bancarotta.
L'Opera voluta nel 1922 da Don Uva (attualmente in amministrazione straordinaria sotto l'egida del Ministero dello Sviluppo Economico) negli ultimi anni, secondo quanto concluso dall'inchiesta dei pubblici ministeri Francesco Giannella e Silvia Curione, avrebbe visto un cosiddetto gruppo di potere che avrebbe imposto le decisioni sui più importanti atti della Congregazione. Tra i fatti contestati anche il trasferimento di oltre 28milioni di euro dai conti della CDP a quelli di Casa di Procura della Divina Provvidenza, struttura alle porte di Roma ritenuta formalmente distinta dall'Istituto biscegliese.