Cronaca
Casa della Musica: dai giudici stop all'amministrazione comunale
Il Tar di Bari accoglie il ricorso di una ditta: stop ai lavori fino al 22 giugno. Il Comune pagherà le spese processuali.
Molfetta - giovedì 14 gennaio 2016
8.47
La Città della Musica non s'ha da fare. Almeno per il momento. Il Tar di Bari dà una sonora sberla all'amministrazione comunale di Molfetta per i lavori di riqualificazione che riguardano il centro polifunzionale di Piazza delle Erbe (accademia Dvorak).
L'assegnazione dei lavori potrebbe essere stata fatta in difformità dal bando, questo è quanto rilevano i giudici amministrativi che adesso vogliono vederci chiaro. Nel frattempo, però, gli stessi giudici hanno sospeso la determina comunale con cui erano stati affidati i lavori di riqualificazione dell'immobile. L'esame del merito è stato fissato al 22 giugno prossimo.
Dopo il pasticcio legato all'urbanistica e al comparto 18, anche questa volta il Tar dà torto all'amministrazione comunale accogliendo il ricorso della So.Ge.Ap S.r.l. (rappresentata e difesa dagli avvocati Marianna Tiziana Belsito ed Ermelinda Pastore) una della società che aveva partecipato alla gara d'appalto per l'aggiudicazione dei lavori, restandone però esclusa. I giudici hanno considerato pertinenti le osservazione della ditta ricorrente che, nel suo ricorso, denunciava una mancanza di par condicio tra le aziende in corsa per i lavori, visto che quella che poi alla fine ha vinto l'appalto aveva indicato un costo della manodopera pari a € 289.590,40 di gran lunga inferiore a quello di € 655.852,20. Il punto è che la manodopera, secondo il bando comunale, non era soggetta a ribasso. Eppure, gli uffici avevano proceduto lo stesso all'assegnazione dei lavori.
Ora arriva lo stop ai lavori fino al 22 giugno. Il Comune, che si era opposto al ricorso, dovrà procedere al pagamento delle spese processuali.
L'assegnazione dei lavori potrebbe essere stata fatta in difformità dal bando, questo è quanto rilevano i giudici amministrativi che adesso vogliono vederci chiaro. Nel frattempo, però, gli stessi giudici hanno sospeso la determina comunale con cui erano stati affidati i lavori di riqualificazione dell'immobile. L'esame del merito è stato fissato al 22 giugno prossimo.
Dopo il pasticcio legato all'urbanistica e al comparto 18, anche questa volta il Tar dà torto all'amministrazione comunale accogliendo il ricorso della So.Ge.Ap S.r.l. (rappresentata e difesa dagli avvocati Marianna Tiziana Belsito ed Ermelinda Pastore) una della società che aveva partecipato alla gara d'appalto per l'aggiudicazione dei lavori, restandone però esclusa. I giudici hanno considerato pertinenti le osservazione della ditta ricorrente che, nel suo ricorso, denunciava una mancanza di par condicio tra le aziende in corsa per i lavori, visto che quella che poi alla fine ha vinto l'appalto aveva indicato un costo della manodopera pari a € 289.590,40 di gran lunga inferiore a quello di € 655.852,20. Il punto è che la manodopera, secondo il bando comunale, non era soggetta a ribasso. Eppure, gli uffici avevano proceduto lo stesso all'assegnazione dei lavori.
Ora arriva lo stop ai lavori fino al 22 giugno. Il Comune, che si era opposto al ricorso, dovrà procedere al pagamento delle spese processuali.