Politica
Riforma della giustizia, da Molfetta l'intervento del senatore Carmela Minuto
L'esponente di Forza Italia: «No a processo senza fine»
Molfetta - venerdì 25 ottobre 2019
Il dibattito sulla riforma della giustizia e in particolare sull'eliminazione dell'istituto della prescrizione nella procedura penale arriva anche a Molfetta. A parlarne è il senatore Carmela Minuto.
Chiarissima la posizione dell'esponente di Forza Italia la quale parla di «espressione di incultura e inciviltà giuridica. La giustizia per essere tale deve essere rapida ed efficace, senza che venga strumentalizzata da quel populismo giudiziario che porta danni molto maggiori dei possibili rimedi a problemi che vanno affrontati con serietà e risorse adeguate».
Carmela Minuto, così, definisce «esempio di vera democrazia» l'iniziativa della Camera Penale di Bari e del suo Presidente, Guglielmo Starace «che oggi chiama alla mobilitazione non solo gli avvocati ma anche le accademie, la magistratura, l?opinione pubblica e la politica».
«Per quanto mi riguarda sosterrò e metterò in campo qualsiasi iniziativa parlamentare per contrastare una riforma palesemente incostituzionale che dà allo Stato il potere di ingabbiare il cittadino in un processo senza fine».
Chiarissima la posizione dell'esponente di Forza Italia la quale parla di «espressione di incultura e inciviltà giuridica. La giustizia per essere tale deve essere rapida ed efficace, senza che venga strumentalizzata da quel populismo giudiziario che porta danni molto maggiori dei possibili rimedi a problemi che vanno affrontati con serietà e risorse adeguate».
Carmela Minuto, così, definisce «esempio di vera democrazia» l'iniziativa della Camera Penale di Bari e del suo Presidente, Guglielmo Starace «che oggi chiama alla mobilitazione non solo gli avvocati ma anche le accademie, la magistratura, l?opinione pubblica e la politica».
«Per quanto mi riguarda sosterrò e metterò in campo qualsiasi iniziativa parlamentare per contrastare una riforma palesemente incostituzionale che dà allo Stato il potere di ingabbiare il cittadino in un processo senza fine».