Cronaca
Carabinieri, promosso al grado di maggiore il comandante Vito Ingrosso
L'ufficiale superiore nei prossimi giorni lascerà la Compagnia di Molfetta: andrà a Roma
Molfetta - sabato 7 settembre 2019
8.59
Vito Ingrosso, a capo della Compagnia Carabinieri di Molfetta ha lasciato i panni già importanti del capitano, e le sue tre stelle, per indossare i gradi di maggiore, con la relativa torre. Non più a Molfetta, però, ma a Roma dove, nei prossimi giorni, andrà ad assumere un prestigioso incarico.
Vito Ingrosso, giunto a Molfetta nel 2014, ha saputo farsi valere, dimostrando che la legge è uguale per tutti, e ha conseguito brillanti risultati (i 17 arresti del blitz "Halloween"), alla pari di Bitonto (dove sono stati fermati gli affiliati ai clan Conte e Cipriano), di Giovinazzo (dove è stato ricostruito il delitto di Gaetano Spera), di Terlizzi (dove è stata stroncata la faida fra i Baldassarre e i Dello Russo-Ficco) e di Palo del Colle (dove è stato fermato un gruppo degli Strisciuglio).
Un quinquennio in cui, grazie anche a capacità e doti umane, ha svolto un prezioso lavoro, tanto da meritare l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, gli elogi delle Procure di Bari e Trani, che s'aggiungono alla cittadinanza onoraria di Cercola, ai 7 encomi, a una medaglia di Bronzo al merito di Lungo Comando per 10 anni, ad una Croce d'Argento e a due medaglie per le attività svolte durante le missioni in Iraq e in Kosovo.
Il maggiore garantirà continuità al comando della Compagnia Carabinieri di Molfetta nelle ore che precedono i solenni festeggiamenti in onore della Madonna dei Martiri, prima di trasferirsi a Roma. Sulle spalline della divisa d'ora in poi indosserà "la torre".
Vito Ingrosso, giunto a Molfetta nel 2014, ha saputo farsi valere, dimostrando che la legge è uguale per tutti, e ha conseguito brillanti risultati (i 17 arresti del blitz "Halloween"), alla pari di Bitonto (dove sono stati fermati gli affiliati ai clan Conte e Cipriano), di Giovinazzo (dove è stato ricostruito il delitto di Gaetano Spera), di Terlizzi (dove è stata stroncata la faida fra i Baldassarre e i Dello Russo-Ficco) e di Palo del Colle (dove è stato fermato un gruppo degli Strisciuglio).
Un quinquennio in cui, grazie anche a capacità e doti umane, ha svolto un prezioso lavoro, tanto da meritare l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, gli elogi delle Procure di Bari e Trani, che s'aggiungono alla cittadinanza onoraria di Cercola, ai 7 encomi, a una medaglia di Bronzo al merito di Lungo Comando per 10 anni, ad una Croce d'Argento e a due medaglie per le attività svolte durante le missioni in Iraq e in Kosovo.
Il maggiore garantirà continuità al comando della Compagnia Carabinieri di Molfetta nelle ore che precedono i solenni festeggiamenti in onore della Madonna dei Martiri, prima di trasferirsi a Roma. Sulle spalline della divisa d'ora in poi indosserà "la torre".