Cronaca
Capodanno, nota di replica dell'Assessore Roselli rispetto al piano di sicurezza
Il riferimento è a un articolo riportato sul nostro giornale
Molfetta - giovedì 4 gennaio 2024
12.02
Riportiamo integralmente la nota di replica dell'assessore alla Sicurezza, Caterina Roselli, sui fatti di Capodanno. Il riferimento, in particolare, è rivolto a un articolo riportato dalla nostra redazione sul piano di sicurezza previsto per la notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio.
"È con immenso rammarico che mi accingo, mio malgrado, a rassegnare alcune brevi note di replica a quanto, erroneamente riportato a mio nome, nella nota stampa diffusa dalla testata on line "MolfettaViva", alla vigilia dei noti fatti criminosi attinenti la notte del 31 dicembre 2023 in Molfetta, sperando che, per il prosieguo, ogni nota giornalistica a mio nome possa e debba essere quanto mai corrispondente alle reali dichiarazioni della sottoscritta rese, il tutto secondo una quantomai autentica interpretazione del noto principio costituzionale del diritto di stampa ex art.21 cost".
Nello specifico, preferisco riportare, sic et simpliciter, per amore di lealtà, e, nel rispetto della veste istituzionale che mi onoro di indossare, le brevi dichiarazioni rilasciate dalla sottoscritta alla redazione di MolfettaViva, nella persona di Nicola Miccione, e che di seguito si riportano integralmente:
"Buonasera, abbiamo predisposto delle pattuglie che saranno di ausilio ai carabinieri. Il personale della polizia locale collaborerà con i carabinieri che sono l'organo predisposto al piano della sicurezza. Saranno presidiate le zone più calde con una particolare attenzione a piazza Vittorio Emanuele, piazza Paradiso e piazza Municipio (in quest'ultima si svolgerà un evento). Stiamo provvedendo a togliere i carrellati da queste aree visto che diventano oggetto di atti vandalici".
"Purtroppo risulta difficile contrastare questo fenomeno diffuso dappertutto, cattive abitudini pericolose che si sta provando a contrastare soprattutto con l'educazione delle nuove generazioni sperando sia più efficace della repressione. A tutti i cittadini rivolgo il mio appello al senso di responsabilità e rispetto al fine di si evitiare situazioni di pericolo per se stessi e per gli altri".
"Stop, null'altro di più, anche perché non sarebbe stato possibile andare oltre la mia specifica competenza istituzionale, avrei infatti invaso il campo relativo al mantenimento dell'ordine pubblico, sicurezza dei cittadini, incolumità e tutela della proprietà, compiti questi riservati all'Arma dei Carabinieri, dignitosamente presente in città. Leggo invece, e come me hanno letto i cittadini, dell'esistenza addirittura di un piano strategico di blindatura della città, di cui si lascia intendere che la sottoscritta abbia fatto menzione a mezzo stampa. Nulla di più inesatto ed equivoco" commenta la Roselli.
"Pur credendo da sempre nella libertà di stampa e nel pieno rispetto del diritto di cronaca - spiega - espressione di pensiero liberale e democratico, che appartiene alla mia persona, sono convinta che lo stesso, perché venga apprezzato, debba essere pur sempre conforme alla verità fattuale. Vero è che giuridicamente parlando, pur cristallizzandosi nel diritto insopprimibile dei giornalisti di libertà di informazione e di critica, incontra quale sacrosanto limite, a tutela della persona altrui, l'obbligo inderogabile al rispetto della verità sostanziale dei fatti e delle dichiarazioni altrui, che, si intendono riportare, nel rispetto di lealtà e buona fede. Il "de relato" non può e non deve costituire fonte probatoria del diritto di cronaca, così come le costruzioni ardite e strumentali, le estrapolazioni pindariche da dichiarazioni personali ben strutturate e monotematiche, non possono costituire espressioni giornalistiche soprattutto quando tendono, perché non conformi, a minare la dignità istituzionale del dichiarante, creando attorno alla stessa fonte dichiarante un clima denso di sospetti e dubbi".
"Mi accingo a concludere, sperando che si possa tornare a respirare un clima sereno" conclude la nota.
"È con immenso rammarico che mi accingo, mio malgrado, a rassegnare alcune brevi note di replica a quanto, erroneamente riportato a mio nome, nella nota stampa diffusa dalla testata on line "MolfettaViva", alla vigilia dei noti fatti criminosi attinenti la notte del 31 dicembre 2023 in Molfetta, sperando che, per il prosieguo, ogni nota giornalistica a mio nome possa e debba essere quanto mai corrispondente alle reali dichiarazioni della sottoscritta rese, il tutto secondo una quantomai autentica interpretazione del noto principio costituzionale del diritto di stampa ex art.21 cost".
Nello specifico, preferisco riportare, sic et simpliciter, per amore di lealtà, e, nel rispetto della veste istituzionale che mi onoro di indossare, le brevi dichiarazioni rilasciate dalla sottoscritta alla redazione di MolfettaViva, nella persona di Nicola Miccione, e che di seguito si riportano integralmente:
"Buonasera, abbiamo predisposto delle pattuglie che saranno di ausilio ai carabinieri. Il personale della polizia locale collaborerà con i carabinieri che sono l'organo predisposto al piano della sicurezza. Saranno presidiate le zone più calde con una particolare attenzione a piazza Vittorio Emanuele, piazza Paradiso e piazza Municipio (in quest'ultima si svolgerà un evento). Stiamo provvedendo a togliere i carrellati da queste aree visto che diventano oggetto di atti vandalici".
"Purtroppo risulta difficile contrastare questo fenomeno diffuso dappertutto, cattive abitudini pericolose che si sta provando a contrastare soprattutto con l'educazione delle nuove generazioni sperando sia più efficace della repressione. A tutti i cittadini rivolgo il mio appello al senso di responsabilità e rispetto al fine di si evitiare situazioni di pericolo per se stessi e per gli altri".
"Stop, null'altro di più, anche perché non sarebbe stato possibile andare oltre la mia specifica competenza istituzionale, avrei infatti invaso il campo relativo al mantenimento dell'ordine pubblico, sicurezza dei cittadini, incolumità e tutela della proprietà, compiti questi riservati all'Arma dei Carabinieri, dignitosamente presente in città. Leggo invece, e come me hanno letto i cittadini, dell'esistenza addirittura di un piano strategico di blindatura della città, di cui si lascia intendere che la sottoscritta abbia fatto menzione a mezzo stampa. Nulla di più inesatto ed equivoco" commenta la Roselli.
"Pur credendo da sempre nella libertà di stampa e nel pieno rispetto del diritto di cronaca - spiega - espressione di pensiero liberale e democratico, che appartiene alla mia persona, sono convinta che lo stesso, perché venga apprezzato, debba essere pur sempre conforme alla verità fattuale. Vero è che giuridicamente parlando, pur cristallizzandosi nel diritto insopprimibile dei giornalisti di libertà di informazione e di critica, incontra quale sacrosanto limite, a tutela della persona altrui, l'obbligo inderogabile al rispetto della verità sostanziale dei fatti e delle dichiarazioni altrui, che, si intendono riportare, nel rispetto di lealtà e buona fede. Il "de relato" non può e non deve costituire fonte probatoria del diritto di cronaca, così come le costruzioni ardite e strumentali, le estrapolazioni pindariche da dichiarazioni personali ben strutturate e monotematiche, non possono costituire espressioni giornalistiche soprattutto quando tendono, perché non conformi, a minare la dignità istituzionale del dichiarante, creando attorno alla stessa fonte dichiarante un clima denso di sospetti e dubbi".
"Mi accingo a concludere, sperando che si possa tornare a respirare un clima sereno" conclude la nota.