Politica
Caos Pd, chieste dimissioni dell'assessore Minervini
Nel frattempo su facebook si consumano gli screzi politici in salsa locale
Molfetta - mercoledì 29 aprile 2015
15.50
La Direzione del Pd, in un clima teso dentro e infuocato fuori, avrebbe chiesto senza incassarle (almeno per il momento) le dimissioni formali dell'Assessore Regionale, Guglielmo Minervini, non essendo più parte integrante del PD.
Dimissioni sì, dimissioni no, più le beghe di casa. Il Pd è il solito campo d'Agramante. La giornata democrat potrebbe essere segnata da un altro crack. A far discutere è anche il post su facebook del sindaco Paola Natalicchio in merito alla situazione romana legata a Renzi: «Il Governo di una riforma del lavoro sbagliata – scrive il sindaco - e di una riforma della scuola sbagliata. Il Governo che ha abolito le Province, che però sono ancora lì. Il Governo che ha bloccato le assunzioni e ha inflitto tagli alle Regioni, che si tradurranno in tagli ai servizi e alla sanità». Poi continua: «Il governo del sindaco d'Italia che continua a infliggere tagli ai Comuni: anche quest'anno, checché se ne dica, al Comune di Molfetta un altro milione e mezzo di euro in meno a valere sul previsionale 2015. Questo Governo, oggi, porta in aula una legge elettorale sbagliata, che vuole imporre un bipartitismo assolutista e non abolisce il Senato ma lo trasforma in una camera di eletti di secondo livello».
Insomma, il sindaco dice no a un «una legge elettorale proposta da un presidente del Consiglio che non è stato eletto da nessuno, che conferma il sistema dei deputati nominati all'interno di una classe politica ammalata di claustrofobia e schiaffeggia il pluralismo con un premio di maggioranza che consentirà al partito di maggioranza relativa di diventare dominus assoluto. Un Governo che su questa legge, che cambia i nostri connotati costituzionali, non apre un dibattito libero, in aula e nel Paese, ma mette il voto di fiducia: prendere o lasciare. Sarò chiara, allora: io non ho fiducia in questo Governo» ma delimitate nel tempo e nel numero.
E' amareggiata a dir poco, invece, Annalisa Altomare. L'ex sindaco e attuale consigliere comunale definisce «ottimo e abbondante», il post del sindaco Natalicchio. Un post che ironizza ma non sdrammatizza. I possibili risvolti? Stasera dovrebbe riunirsi il caminetto di big in Comune, senza la Altomare. Probabile. Il Pd rischia di spaccarsi sempre più. Sembra facile scommettere che sarà così.
Dimissioni sì, dimissioni no, più le beghe di casa. Il Pd è il solito campo d'Agramante. La giornata democrat potrebbe essere segnata da un altro crack. A far discutere è anche il post su facebook del sindaco Paola Natalicchio in merito alla situazione romana legata a Renzi: «Il Governo di una riforma del lavoro sbagliata – scrive il sindaco - e di una riforma della scuola sbagliata. Il Governo che ha abolito le Province, che però sono ancora lì. Il Governo che ha bloccato le assunzioni e ha inflitto tagli alle Regioni, che si tradurranno in tagli ai servizi e alla sanità». Poi continua: «Il governo del sindaco d'Italia che continua a infliggere tagli ai Comuni: anche quest'anno, checché se ne dica, al Comune di Molfetta un altro milione e mezzo di euro in meno a valere sul previsionale 2015. Questo Governo, oggi, porta in aula una legge elettorale sbagliata, che vuole imporre un bipartitismo assolutista e non abolisce il Senato ma lo trasforma in una camera di eletti di secondo livello».
Insomma, il sindaco dice no a un «una legge elettorale proposta da un presidente del Consiglio che non è stato eletto da nessuno, che conferma il sistema dei deputati nominati all'interno di una classe politica ammalata di claustrofobia e schiaffeggia il pluralismo con un premio di maggioranza che consentirà al partito di maggioranza relativa di diventare dominus assoluto. Un Governo che su questa legge, che cambia i nostri connotati costituzionali, non apre un dibattito libero, in aula e nel Paese, ma mette il voto di fiducia: prendere o lasciare. Sarò chiara, allora: io non ho fiducia in questo Governo» ma delimitate nel tempo e nel numero.
E' amareggiata a dir poco, invece, Annalisa Altomare. L'ex sindaco e attuale consigliere comunale definisce «ottimo e abbondante», il post del sindaco Natalicchio. Un post che ironizza ma non sdrammatizza. I possibili risvolti? Stasera dovrebbe riunirsi il caminetto di big in Comune, senza la Altomare. Probabile. Il Pd rischia di spaccarsi sempre più. Sembra facile scommettere che sarà così.