Caos case popolari. Il Sunia scrive a Passerotti e alla Regione Puglia
Il Comune starebbe per varare il bando ma non ci sarebbero alloggi
Molfetta - martedì 18 aprile 2017
Un bando per l''assegnazione della case popolari che, tuttavia, non ci sarebbero. Anzi, non sarebbero nemmeno in costruzione.
E' quanto denuncia, attraverso le pagine de "La Gazzetta del Mezzogiorno", Angelo Garofoli, segretario provinciale Sunia, ovvero il sindacato degli inquilini, che ha già predisposto delle missive indirizzate al Commissario prefettizio Mauro Passerotti e alla Regione Puglia.
Garofoli rimprovera prima di tutto le tempistiche: il bando, in sostanza, dopo anni, starebbe per essere varato in piena campagna elettorale con il rischio di diventare «facile strumento di demagogia». Ma il segretario Sunia sottolinea anche che si darebbe «la possibilità di partecipazione al Bando anche a un componente di un nucleo che occupa, senza titolo, un alloggio popolare» e questo per via di una serie di errori di forma e sostanza insiti nel provvedimento dal momento che «in materia di edilizia pubblica la Regione è unica competente a legiferare sui requisiti di accesso e i requisiti di partecipazione sono in capo al nucleo familiare e non in capo al singolo».
Dunque, una situazione abbastanza complessa che circa vent'anni fa ebbe un momento di svolta con la gara che consentì l'assegnazione, seppure in via provvisoria, di alcune case.
Anzi, il Sunia sottolinea che «nel Comune di Molfetta non vi è in programma alcun programma di edilizia sovvenzionata» e che, «nonostante una norma nazionale e regionale e i relativi finanziamenti messi a disposizione dalla Regione», il Comune ha preferito «concedere risorse economiche dal bilancio in favore delle Agenzie immobiliari private al fine di cercare alloggi da concedere in locazione».
E' quanto denuncia, attraverso le pagine de "La Gazzetta del Mezzogiorno", Angelo Garofoli, segretario provinciale Sunia, ovvero il sindacato degli inquilini, che ha già predisposto delle missive indirizzate al Commissario prefettizio Mauro Passerotti e alla Regione Puglia.
Garofoli rimprovera prima di tutto le tempistiche: il bando, in sostanza, dopo anni, starebbe per essere varato in piena campagna elettorale con il rischio di diventare «facile strumento di demagogia». Ma il segretario Sunia sottolinea anche che si darebbe «la possibilità di partecipazione al Bando anche a un componente di un nucleo che occupa, senza titolo, un alloggio popolare» e questo per via di una serie di errori di forma e sostanza insiti nel provvedimento dal momento che «in materia di edilizia pubblica la Regione è unica competente a legiferare sui requisiti di accesso e i requisiti di partecipazione sono in capo al nucleo familiare e non in capo al singolo».
Dunque, una situazione abbastanza complessa che circa vent'anni fa ebbe un momento di svolta con la gara che consentì l'assegnazione, seppure in via provvisoria, di alcune case.
Anzi, il Sunia sottolinea che «nel Comune di Molfetta non vi è in programma alcun programma di edilizia sovvenzionata» e che, «nonostante una norma nazionale e regionale e i relativi finanziamenti messi a disposizione dalla Regione», il Comune ha preferito «concedere risorse economiche dal bilancio in favore delle Agenzie immobiliari private al fine di cercare alloggi da concedere in locazione».