Cronaca
Cantieri navali, arriva la messa in sicurezza. Ma i tempi restano lunghi
Quasi tutte le barche saranno tirate a secco nelle città limitrofe
Molfetta - lunedì 20 febbraio 2017
Novità si stanno susseguendo nelle ultime ore a proposito dei cantieri navali ubicati in località "spiaggia Maddalena".
Infatti, sono in corso le procedure per mettere in sicurezza l'area, rimuovendo i motivi di rischio esistenti che avevano portato il 27 giugno 2016 all'apposizione dei sigilli. In particolar modo, al centro di tutto, ci sarebbe lo scarico delle acque di prima pioggia e di lavorazione. Il progetto ha ottenuto il parere favorevole della commissione paesaggio del Comune di Molfetta ed è attualmente in esame presso gli uffici della Sovrintendenza per il paesaggio di Bari.
Un procedimento lungo, fatto di innumerevoli passaggi burocratici ed amministrativi anche davanti alla Città Metropolitana di Bari.
In estate l'area fu sottoposta a sequestro preventivo: nel corso dell'ispezione condotta dalla Guardia di Finanza e dai Funzionari del Servizio di Igiene e Sanità pubblica dell'area nord - SPESAL - dell'Asl Bari, coordinati dalla competente Procura di Trani, fu riscontrato che le aree esterne e le attrezzature non erano conformi alla legge mentre alcune ditte non erano dotate di allaccio alla rete idrica e fognaria; anche lo stato delle strutture era fatiscente. Tuttavia, l'8 luglio l'area fu oggetto di dissequestro.
Il 15 luglio, invece, ci fu un sopralluogo congiunto della Polizia municipale e dei tecnici del settore territorio del Comune di Molfetta dal quale emerse ancora una volta la precaria condizione nella quale versavano le strutture. Secondo quanto si leggeva nell'ordinanza a firma del Commissario Mauro Passerotti esistevano «coperture realizzate con capriate in legno vetuste e tegole di copertura in più parti divelte».
Tuttavia, i problemi degli operatori del settore restano dal momento che quasi tutte le imbarcazioni della flotta molfettese starebbero scegliendo altri cantieri per tirare a secco e svolgere i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione sugli scafi.
E la situazione, come è facile comprendere, andrebbe avanti già dall'estate tanto che le tre barche che l'8 settembre portarono in mare la statua della Madonna dei Martiri furono tirate a lucido nei cantieri di Monopoli, gli stessi scelti in queste settimane da diversi armatori. Altri, invece, si starebbero orientando per cantieri anche fuori Regione, con un ulteriore aggravio delle spese.
Infatti, sono in corso le procedure per mettere in sicurezza l'area, rimuovendo i motivi di rischio esistenti che avevano portato il 27 giugno 2016 all'apposizione dei sigilli. In particolar modo, al centro di tutto, ci sarebbe lo scarico delle acque di prima pioggia e di lavorazione. Il progetto ha ottenuto il parere favorevole della commissione paesaggio del Comune di Molfetta ed è attualmente in esame presso gli uffici della Sovrintendenza per il paesaggio di Bari.
Un procedimento lungo, fatto di innumerevoli passaggi burocratici ed amministrativi anche davanti alla Città Metropolitana di Bari.
In estate l'area fu sottoposta a sequestro preventivo: nel corso dell'ispezione condotta dalla Guardia di Finanza e dai Funzionari del Servizio di Igiene e Sanità pubblica dell'area nord - SPESAL - dell'Asl Bari, coordinati dalla competente Procura di Trani, fu riscontrato che le aree esterne e le attrezzature non erano conformi alla legge mentre alcune ditte non erano dotate di allaccio alla rete idrica e fognaria; anche lo stato delle strutture era fatiscente. Tuttavia, l'8 luglio l'area fu oggetto di dissequestro.
Il 15 luglio, invece, ci fu un sopralluogo congiunto della Polizia municipale e dei tecnici del settore territorio del Comune di Molfetta dal quale emerse ancora una volta la precaria condizione nella quale versavano le strutture. Secondo quanto si leggeva nell'ordinanza a firma del Commissario Mauro Passerotti esistevano «coperture realizzate con capriate in legno vetuste e tegole di copertura in più parti divelte».
Tuttavia, i problemi degli operatori del settore restano dal momento che quasi tutte le imbarcazioni della flotta molfettese starebbero scegliendo altri cantieri per tirare a secco e svolgere i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione sugli scafi.
E la situazione, come è facile comprendere, andrebbe avanti già dall'estate tanto che le tre barche che l'8 settembre portarono in mare la statua della Madonna dei Martiri furono tirate a lucido nei cantieri di Monopoli, gli stessi scelti in queste settimane da diversi armatori. Altri, invece, si starebbero orientando per cantieri anche fuori Regione, con un ulteriore aggravio delle spese.