Campionati assoluti di atletica a Molfetta, il presidente nazionale FIDAL: «Grande chance per il Sud»
Le parole di Stefano Mei durante la conferenza di stamane
Molfetta - venerdì 30 giugno 2023
14.48
Sono stati tanti gli ospiti illustri della conferenza stampa di stamattina a Molfetta in vista degli assoluti di atletica: due su tutti, il presidente nazionale FIDAL Stefano Mei e il presidente regionale FIDAL Giacomo Leone.
Stefano Mei è tra i protagonisti di uno dei periodi d'oro del mezzofondo italiano, gli anni Ottanta. Allenato da sempre dall'ex mezzofondista azzurro Federico 'Chicco' Leporati, ha iniziato l'attività giovanile con gli Studenteschi nel 1976, e nel 1977 ha partecipato ai Giochi della Gioventù. È riuscito a mettersi in evidenza nel 1978, salendo sul podio sia nei Giochi della Gioventù di corsa campestre, che nei Campionati Italiani allievi su pista (3000m). Nel 1979 ha vinto il primo titolo italiano e indossato la prima maglia della Nazionale nella categoria allievi. Dopodiché da junior ha conquistato quattro titoli italiani.
Mei ha vissuto il suo momento magico nei 10.000 metri dei Campionati Europei del 1986 a Stoccarda quando ha vinto la medaglia d'oro con 27:56.79 precedendo Alberto Cova (27:57.93) e Salvatore Antibo (28:00.25), la prima tripletta di una qualsiasi nazione in una gara di corsa della rassegna europea. Cinque giorni dopo si è aggiudicato un'altra medaglia, stavolta d'argento, nei 5000, finendo secondo dietro l'inglese Jack Buckner (13:11.57 contro 13:10.15). Nel 1988, ai Giochi di Seoul, ha centrato il settimo posto nei 5000 metri, miglior risultato di un italiano nella distanza alle Olimpiadi. L'anno successivo (1989) ha conquistato il titolo mondiale universitario dei 5000 bissando quello del 1985.
«Questa è una grande opportunità per tutto il Sud Italia, perché la manifestazione segna un punto di svolta nell'obiettivo di portare la grande atletica dove fin qui non ci sono state occasioni. Tanti importanti atleti della nazionale sono partiti dalla provincia del meridione e per questo ci piace pensare che questa edizione, a pochi chilometri dalla terra d'origine di Pietro Mennea, possa rappresentare un doveroso omaggio a tutti coloro che sono partiti di qua per poter scrivere la storia di questo sport» ha dichiarato Mei.
Giacomo Leone, invece, ha fatto parte della grande annata del 1971 con lui Modica, Baldini, Bennici e Leuprecht. Sin da giovanissimo ha dimostrato attitudine per le lunghe distanze tanto da conquistare nella categoria juniores la medaglia di bronzo ai campionati europei del 1989 ed il quinto posto ai mondiali del 1990. Viene indubbiamente ricordato per la vittoria più prestigiosa della sua carriera: la Maratona di New York del 1996, ultimo italiano ed europeo a vincerla.
«Ci tengo a ringraziare di cuore Minervini e tutta la sua amministrazione - ha spiegato Leone - perché senza di loro non potremmo essere qui oggi. Si tratta di una prima volta assoluta per la Puglia visto che l'unico precedente risale a più di settant'anni fa, a Bari, ma all'epoca erano gare solo maschili. Ecco dunque che ci ritroviamo a meno di un mese da una tre giorni che promette spettacolo, dentro e fuori dalle corsie della pista di quel gioiello che è il "Cozzoli". Avevamo promesso massimo impegno in questi mesi e così è stato, soprattutto dopo che era sfumata l'assegnazione a Molfetta negli ultimi anni. Ci teniamo a far bene sotto ogni aspetto».
Stefano Mei è tra i protagonisti di uno dei periodi d'oro del mezzofondo italiano, gli anni Ottanta. Allenato da sempre dall'ex mezzofondista azzurro Federico 'Chicco' Leporati, ha iniziato l'attività giovanile con gli Studenteschi nel 1976, e nel 1977 ha partecipato ai Giochi della Gioventù. È riuscito a mettersi in evidenza nel 1978, salendo sul podio sia nei Giochi della Gioventù di corsa campestre, che nei Campionati Italiani allievi su pista (3000m). Nel 1979 ha vinto il primo titolo italiano e indossato la prima maglia della Nazionale nella categoria allievi. Dopodiché da junior ha conquistato quattro titoli italiani.
Mei ha vissuto il suo momento magico nei 10.000 metri dei Campionati Europei del 1986 a Stoccarda quando ha vinto la medaglia d'oro con 27:56.79 precedendo Alberto Cova (27:57.93) e Salvatore Antibo (28:00.25), la prima tripletta di una qualsiasi nazione in una gara di corsa della rassegna europea. Cinque giorni dopo si è aggiudicato un'altra medaglia, stavolta d'argento, nei 5000, finendo secondo dietro l'inglese Jack Buckner (13:11.57 contro 13:10.15). Nel 1988, ai Giochi di Seoul, ha centrato il settimo posto nei 5000 metri, miglior risultato di un italiano nella distanza alle Olimpiadi. L'anno successivo (1989) ha conquistato il titolo mondiale universitario dei 5000 bissando quello del 1985.
«Questa è una grande opportunità per tutto il Sud Italia, perché la manifestazione segna un punto di svolta nell'obiettivo di portare la grande atletica dove fin qui non ci sono state occasioni. Tanti importanti atleti della nazionale sono partiti dalla provincia del meridione e per questo ci piace pensare che questa edizione, a pochi chilometri dalla terra d'origine di Pietro Mennea, possa rappresentare un doveroso omaggio a tutti coloro che sono partiti di qua per poter scrivere la storia di questo sport» ha dichiarato Mei.
Giacomo Leone, invece, ha fatto parte della grande annata del 1971 con lui Modica, Baldini, Bennici e Leuprecht. Sin da giovanissimo ha dimostrato attitudine per le lunghe distanze tanto da conquistare nella categoria juniores la medaglia di bronzo ai campionati europei del 1989 ed il quinto posto ai mondiali del 1990. Viene indubbiamente ricordato per la vittoria più prestigiosa della sua carriera: la Maratona di New York del 1996, ultimo italiano ed europeo a vincerla.
«Ci tengo a ringraziare di cuore Minervini e tutta la sua amministrazione - ha spiegato Leone - perché senza di loro non potremmo essere qui oggi. Si tratta di una prima volta assoluta per la Puglia visto che l'unico precedente risale a più di settant'anni fa, a Bari, ma all'epoca erano gare solo maschili. Ecco dunque che ci ritroviamo a meno di un mese da una tre giorni che promette spettacolo, dentro e fuori dalle corsie della pista di quel gioiello che è il "Cozzoli". Avevamo promesso massimo impegno in questi mesi e così è stato, soprattutto dopo che era sfumata l'assegnazione a Molfetta negli ultimi anni. Ci teniamo a far bene sotto ogni aspetto».