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Cronaca

Calcio violento, paura per Nuova Molfetta e Borgorosso

Nuova Molfetta aggredita a Apricena, disordini e paura tra Real Bari-Borgorosso.

Quanto accaduto nella giornata di ieri a Nuova Molfetta e Borgorosso Molfetta, è solo la punta dell'iceberg di un fenomeno che connota a tristemente lo stato di salute dello sport (il calcio in primis) e della società civile in Italia. Un fatto di cronaca che potrebbe ripetersi ogni settimana, e che spesso sotto la minaccia sia verbale che fisica, si palesa comunque sui campi sportivi delle serie minori.

Una "tranquilla" domenica di paura sui campi di Promozione e Terza Categoria, con lo spettro della violenza da stadio che ritorna e l'onda lunga dei fatti di ieri che rischia di trasformarsi in un esempio da seguire per i violenti. Quanto accaduto non può non far riflettere. Episodi diversi tra loro, ma che segnalano come la guardia non debba mai essere abbassata e che solo per un fortunato caso non si sono trasformate in qualcosa di più grave.

Prima della sfida vinta con l'Apricena, il calciatore dei marinai Salvatore (poi autore del gol vittoria) è stato atteso da alcuni "tifosi". Sono volate intimidazioni e schiaffi col risultato che il tutto è stato bloccato in tempo dai dirigenti della Nuova Molfetta risolvendo la situazione. Un assalto vero e proprio.

Real Bari-Borgorosso Molfetta, la gara della paura. I timori c'erano e la gara ha confermato tutte le paure della vigilia. Real Bari-Borgorosso Molfetta si è trasformata in una gigantesca caccia all'uomo, soprattutto in campo con la sfida portata a termine in un clima di terrore. Era la seconda volta che si affrontavano Real Bari e Borgorosso dal giorno della gara di andata. Una bomba ad orologeria, dunque, che puntualmente è esplosa. Alcuni pseudo-dirigenti e alcuni calciatori del Real Bari hanno chiesto all'undici di Patruno di perdere la gara (vinta 1-3 dal Borgorosso). Al termine dei 90' i giocatori e gli organi della società molfettese sono stati accompagnati fuori dal Campo Comunale "San Pio" scortati da alcuni tifosi mentre la polizia ha fatto lo stesso con l'arbitro.

Una, anzi due brutte storie. Non si riesce a debellare una piaga, quella della violenza dentro e fuori gli stadi, che andrebbe senza dubbio almeno ridimensionata per poi annullarla, perché lo sport, quello vero, è un'altra cosa.
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