Politica
Buste come calzari anti Covid nell'ospedale di Molfetta. Rifondazione tiene ancora alta l'attenzione
La ASL BA precisa l'approvvigionamento dei mezzi di sicurezza personali
Molfetta - sabato 9 gennaio 2021
18.21
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a cura di Rifondazione Comunista.
"I calzari sono arrivati e ci hanno chiamato per fare i tamponi!!!
Questa è la notizia che abbiamo ricevuto accompagnata dalla foto. La conferma arriva a pagina 7 del Corriere della Sera in cui l'asl rispondendo al nostro comunicato annuncia l'arrivo dei calzari. Tralasciamo il fatto che l'asl affermi che la ricostruzione non è veritiera, non ci interessa fare polemica, i fatti dimostrano che i calzari e gli stivali sono arrivati solo ora. Chiaramente questo risultato è solo un primo passo che è stato possibile raggiungere solo con il coraggio delle lavoratrici e dei lavoratori che nonostante il momento e la loro precarietà hanno voluto denunciare quello che stanno vivendo. Quello che accade a Molfetta non è un caso isolato ma è quello che succede in tante parti d'Italia nella sanità pubblica. Denunciare queste situazioni serve a rilanciare la lotta per una sanità pubblica, efficiente e per tutti. Continueremo a essere la voce di questi e altri lavoratori che chiedono di lavorare in sicurezza e nel rispetto della propria dignità, augurandoci che a nessuno passi per la testa di mettere in campo azioni ritorsive nei confronti dei lavoratori ai quali va il grazie di tutta la comunità e della cittadinanza consapevole del loro sforzo quotidiano".
"I calzari sono arrivati e ci hanno chiamato per fare i tamponi!!!
Questa è la notizia che abbiamo ricevuto accompagnata dalla foto. La conferma arriva a pagina 7 del Corriere della Sera in cui l'asl rispondendo al nostro comunicato annuncia l'arrivo dei calzari. Tralasciamo il fatto che l'asl affermi che la ricostruzione non è veritiera, non ci interessa fare polemica, i fatti dimostrano che i calzari e gli stivali sono arrivati solo ora. Chiaramente questo risultato è solo un primo passo che è stato possibile raggiungere solo con il coraggio delle lavoratrici e dei lavoratori che nonostante il momento e la loro precarietà hanno voluto denunciare quello che stanno vivendo. Quello che accade a Molfetta non è un caso isolato ma è quello che succede in tante parti d'Italia nella sanità pubblica. Denunciare queste situazioni serve a rilanciare la lotta per una sanità pubblica, efficiente e per tutti. Continueremo a essere la voce di questi e altri lavoratori che chiedono di lavorare in sicurezza e nel rispetto della propria dignità, augurandoci che a nessuno passi per la testa di mettere in campo azioni ritorsive nei confronti dei lavoratori ai quali va il grazie di tutta la comunità e della cittadinanza consapevole del loro sforzo quotidiano".