Cronaca
Bruciano due ettari di ulivi fra Molfetta e Terlizzi. «Viene da piangere»
Con il caldo si moltiplicano gli incendi, sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco
Molfetta - domenica 27 giugno 2021
18.09
Con il caldo si moltiplicano gli incendi con centinaia di ulivi avvolti dalle fiamme fra Molfetta e Terlizzi. «Viene da piangere». È quanto riporta, sulla propria pagina Facebook, Puliamo Terlizzi, un'associazione aperta a tutti i cittadini che vogliono impegnarsi per combattere il degrado ambientale attraverso azioni concrete.
Una strage, quella del vasto incendio che nelle ore centrali di quest'oggi ha coinvolto ben tre particelle di terreno e una superficie di circa due ettari nelle vicinanze dell'ex Villa Ancarano (Relais degli Ulivi), «che - sottolinea l'associazione terlizzese - ha prodotto un bilancio drammatico. In due dei tre fondi rustici, in particolare, non si è salvato nulla». Ai danni all'agricoltura si sommano quelli d'immagine con ripercussioni sul turismo in un momento importante per la ripresa post Covid.
Per Puliamo Terlizzi «l'erba tagliata non è affatto sufficiente a fermare le fiamme che in pochi secondi aggrediscono i tronchi secchi degli ultimi. Occorre arare o fresare il terreno e creare per legge le fasce di precesa o fasce protettive per limitare la propagazione del fuoco». Le fiamme, infatti, si moltiplicano riducendo gli ulivi in torce gigantesche, anche e soprattutto a causa dell'abbandono forzato in cui versano campi pieni di sterpaglie e infestanti, creando delle nubi tossiche.
Sul posto sono intervenute due squadre di Vigili del Fuoco giunte dal Distaccamento di Molfetta. «Il territorio di Terlizzi - denuncia l'associazione - sta vivendo un vero martirio di ulivi, complice anche la mancanza di controlli e sanzionamento come richiede l'ordinanza della Regione Puglia, disattesa dal nostro Comune».
Una strage, quella del vasto incendio che nelle ore centrali di quest'oggi ha coinvolto ben tre particelle di terreno e una superficie di circa due ettari nelle vicinanze dell'ex Villa Ancarano (Relais degli Ulivi), «che - sottolinea l'associazione terlizzese - ha prodotto un bilancio drammatico. In due dei tre fondi rustici, in particolare, non si è salvato nulla». Ai danni all'agricoltura si sommano quelli d'immagine con ripercussioni sul turismo in un momento importante per la ripresa post Covid.
Per Puliamo Terlizzi «l'erba tagliata non è affatto sufficiente a fermare le fiamme che in pochi secondi aggrediscono i tronchi secchi degli ultimi. Occorre arare o fresare il terreno e creare per legge le fasce di precesa o fasce protettive per limitare la propagazione del fuoco». Le fiamme, infatti, si moltiplicano riducendo gli ulivi in torce gigantesche, anche e soprattutto a causa dell'abbandono forzato in cui versano campi pieni di sterpaglie e infestanti, creando delle nubi tossiche.
Sul posto sono intervenute due squadre di Vigili del Fuoco giunte dal Distaccamento di Molfetta. «Il territorio di Terlizzi - denuncia l'associazione - sta vivendo un vero martirio di ulivi, complice anche la mancanza di controlli e sanzionamento come richiede l'ordinanza della Regione Puglia, disattesa dal nostro Comune».