Enti locali
Botta e risposta sul “caso” asilo nido
Roselli (Ncd) controbatte al sindaco Natalicchio. Il Partito Democratico risponde
Molfetta - mercoledì 4 giugno 2014
8.02
Ancora polemiche sul nuovo regolamento per i servizi all'infanzia e sulla questione asilo nido. Sulla questione torna ad alzare la voce il consigliere Luigi Roselli (Ncd), a lui risponde, questa volta il Pd con una nota. «Esiste una sola graduatoria che – puntualizza Roselli - garantisce l'accesso immediato al servizio di asilo nido e, secondo il nuovo regolamento voluto dal sindaco Natalicchio, in questa graduatoria non potranno esserci i nati nei mesi di aprile e maggio. Checché ne dica il sindaco, ai bambini dai 3 ai 6 mesi viene sottratto un diritto essenziale non recuperabile attraverso liste di attesa. Quella per i fuori termine è altra cosa e riguarda le domande presentate con ritardo. Quel che è certo è che dall'anno prossimo i bambini nati tra aprile e maggio non potranno più frequentare l'asilo nido comunale».
E poi. «Quanto alla sezione primavera, non ci sono le condizioni tecniche per un accorpamento con l'asilo nido. Qualcuno spieghi al sindaco che i bambini non sono sardine da stipare a proprio piacimento in uno spazio limitato. Forse Natalicchio non lo sa - insiste Luigi Roselli - ma l'asilo nido comunale di via Don Minzoni è omologato per ospitare un massimo di 69 bambini: i servizi igienici, infermieristici e di refezione allestiti all'interno della struttura non sono adeguati per supportare carichi maggiori, a meno che non si decida di compromettere la qualità del servizio e la vivibilità dei bambini all'interno della struttura comunale. Tutto questo farfugliare del sindaco conferma solo la sua di agitazione, oltre ai gravissimi limiti delle sue scelte».
A lui risponde il Pd. «… il consigliere Roselli dice cose palesemente inesatte sostenendo che – sostiene il Pd in una nota - si va verso una riduzione complessiva dei posti disponibili passando (tra asilo nido e Sezione Primavera) da 89 a 69, dal momento che non c'è nulla di tutto questo nel Regolamento approvato.
L'intenzione dell'amministrazione è semplicemente quella di verificare la possibilità di accorpare le due realtà, oggi dislocate in parti diverse della città, in un unico e moderno polo didattico, quello di Via Don Minzoni, che presenta certamente standard più avanzati e d'eccellenza per offrire un servizio adeguato anche ai bambini che frequentano la Sezione Primavera.
Sotto altro profilo la scelta di anticipare al 31 marzo il termine per la presentazione delle domande di iscrizione è stata dettata semplicemente dalla necessità di razionalizzare i tempi al fine di consentire l'effettivo inizio dell'anno scolastico a settembre. Ovviamente – conclude la nota del Pd - anche le famiglie con i bambini nati dopo il termine di scadenza per le iscrizioni, potranno presentare domanda e questi nuovi nati saranno inseriti in apposite liste d'attesa dalle quali attingere per consentire anche a loro di fruire del servizio nel momento in cui si dovessero liberare dei posti».
E poi. «Quanto alla sezione primavera, non ci sono le condizioni tecniche per un accorpamento con l'asilo nido. Qualcuno spieghi al sindaco che i bambini non sono sardine da stipare a proprio piacimento in uno spazio limitato. Forse Natalicchio non lo sa - insiste Luigi Roselli - ma l'asilo nido comunale di via Don Minzoni è omologato per ospitare un massimo di 69 bambini: i servizi igienici, infermieristici e di refezione allestiti all'interno della struttura non sono adeguati per supportare carichi maggiori, a meno che non si decida di compromettere la qualità del servizio e la vivibilità dei bambini all'interno della struttura comunale. Tutto questo farfugliare del sindaco conferma solo la sua di agitazione, oltre ai gravissimi limiti delle sue scelte».
A lui risponde il Pd. «… il consigliere Roselli dice cose palesemente inesatte sostenendo che – sostiene il Pd in una nota - si va verso una riduzione complessiva dei posti disponibili passando (tra asilo nido e Sezione Primavera) da 89 a 69, dal momento che non c'è nulla di tutto questo nel Regolamento approvato.
L'intenzione dell'amministrazione è semplicemente quella di verificare la possibilità di accorpare le due realtà, oggi dislocate in parti diverse della città, in un unico e moderno polo didattico, quello di Via Don Minzoni, che presenta certamente standard più avanzati e d'eccellenza per offrire un servizio adeguato anche ai bambini che frequentano la Sezione Primavera.
Sotto altro profilo la scelta di anticipare al 31 marzo il termine per la presentazione delle domande di iscrizione è stata dettata semplicemente dalla necessità di razionalizzare i tempi al fine di consentire l'effettivo inizio dell'anno scolastico a settembre. Ovviamente – conclude la nota del Pd - anche le famiglie con i bambini nati dopo il termine di scadenza per le iscrizioni, potranno presentare domanda e questi nuovi nati saranno inseriti in apposite liste d'attesa dalle quali attingere per consentire anche a loro di fruire del servizio nel momento in cui si dovessero liberare dei posti».