Cultura, Eventi e Spettacolo
Boom di visitatori per le Giornate FAI d'Autunno a Molfetta
In città visita a Piazza Garibaldi e villa comunale nel weekend appena trascorso
Molfetta - martedì 19 ottobre 2021
10.08
Un successo per il numero di visitatori è quanto registrato a Molfetta lo scorso weekend in occasione delle Giornate FAI d'autunno che hanno aperto le "porte" di Piazza Garibaldi e villa comunale.
Non soltanto cittadini, incuriositi dalla possibilità di scoprire luoghi visti da sempre nella quotidianità ma non ancora conosciuti a pieno, ma anche molti arrivati dagli altri comuni come anche turisti di passaggio, in molti pure stranieri.
Dunque, i volontari di Molfetta hanno illustrato quella che oggi è nota come Piazza Garibaldi e villa comunale; l'interesse per questo luogo riviene nel corso dei primi anni del 1800 quando l'amministrazione comunale proprietaria di buona parte dei suoli adibiti ad orti urbani, malsani ed in cattivo stato di manutenzione, decide di riconnettere la citta storica ed il mare con quella che si prefigurava come l'espansione moderna della città intorno al Corso Umberto ed alla Stazione ferroviaria. Il progetto di sistemazione a piazza urbana sarà affidato nel 1830 all'architetto Mastropasqua, e successivamente alla sua morte all'architetto De Iudicibus, che nel 1862 consegnerà anche i disegni della quinta urbana in stile neoclassico. Sono elementi di interesse, oltre alle essenze naturali tipiche di queste piazze del Sud d'Italia come pini, lecci, ulivi, siepi di bosso e pitosforo, la presenza di una statuaria di ottima fattura realizzata da artisti di questo periodo, rappresentata da busti in bronzo ed in pietra calcarea dedicati a uomini illustri della nazione, alcuni nativi di Molfetta, come l'intellettuale socialista ed antifascista Gaetano Salvemini, o il sindacalista Giuseppe di Vittorio, oltre a scienziati medici ed un vescovo promotore della realizzazione del preventorio cittadino. Non ultimo il busto dedicato al generale rivoluzionario sudamericano Simon Bolivar, dono di due emigrati molfettesi per l'accoglienza ricevuta dal Venezuela nella loro esperienza di lavoro come migranti.
Non soltanto cittadini, incuriositi dalla possibilità di scoprire luoghi visti da sempre nella quotidianità ma non ancora conosciuti a pieno, ma anche molti arrivati dagli altri comuni come anche turisti di passaggio, in molti pure stranieri.
Dunque, i volontari di Molfetta hanno illustrato quella che oggi è nota come Piazza Garibaldi e villa comunale; l'interesse per questo luogo riviene nel corso dei primi anni del 1800 quando l'amministrazione comunale proprietaria di buona parte dei suoli adibiti ad orti urbani, malsani ed in cattivo stato di manutenzione, decide di riconnettere la citta storica ed il mare con quella che si prefigurava come l'espansione moderna della città intorno al Corso Umberto ed alla Stazione ferroviaria. Il progetto di sistemazione a piazza urbana sarà affidato nel 1830 all'architetto Mastropasqua, e successivamente alla sua morte all'architetto De Iudicibus, che nel 1862 consegnerà anche i disegni della quinta urbana in stile neoclassico. Sono elementi di interesse, oltre alle essenze naturali tipiche di queste piazze del Sud d'Italia come pini, lecci, ulivi, siepi di bosso e pitosforo, la presenza di una statuaria di ottima fattura realizzata da artisti di questo periodo, rappresentata da busti in bronzo ed in pietra calcarea dedicati a uomini illustri della nazione, alcuni nativi di Molfetta, come l'intellettuale socialista ed antifascista Gaetano Salvemini, o il sindacalista Giuseppe di Vittorio, oltre a scienziati medici ed un vescovo promotore della realizzazione del preventorio cittadino. Non ultimo il busto dedicato al generale rivoluzionario sudamericano Simon Bolivar, dono di due emigrati molfettesi per l'accoglienza ricevuta dal Venezuela nella loro esperienza di lavoro come migranti.