Enti locali
Bolla cooperative edilizie: ricorso anche contro l’amministrazione Natalicchio
Il Comune nomina il suo legale di fiducia
Molfetta - lunedì 28 aprile 2014
7.25
Infatti, con la dirigenziale del Settore Affari Legali n.409 del 2 aprile scorso il Comune ha deciso di resistere al ricorso promosso dalla cooperativa edilizia Heidi e dal gruppo Ambientalisti dinanzi al TAR Puglia (14 marzo scorso) per ottenere l'annullamento, previa sospensiva, «del provvedimento del 6 febbraio 2014 a mezzo del quale il Dirigente del Settore Territorio del Comune di Molfetta comunicava alla cooperativa ricorrente l'approvazione e pubblicazione della graduatoria definitiva delle cooperative aspiranti all'assegnazione dei suoli nel P.d.Z 167» e «della determinazione del Dirigente del Settore Territorio del Comune di Molfetta n.119/2014 del 23 gennaio 2014 che ha approvato la graduatoria definitiva per l'assegnazione dei lotti dei comparti 10,71,12 e 13 e la pre-assegnazione dei suoli nel comparto 17».
Si tratta, purtroppo, di una complessa vicenda amministrativa e giudiziaria, poco conosciuta dai cittadini di Molfetta e costellata di contestazioni di presunti reati, di esposti e denunce. Diversi sono i presunti reati denunciati in questi 3 anni, in particolare la presunta «illegittimità della delibera n.11/09 nella misura in cui consentiva l'accesso alla graduatoria definitiva di cooperative esterne», la presunta «erronea applicazione della Legge regionale n.54/84, non applicabile all'edilizia residenziale pubblica per effetto del travisamento delle sentenze TAR Puglia n.4495/05 e n.849/2006» e, infine, il presunto «illegittimo ingresso nella graduatoria definitiva di nuove cooperative, trattandosi di aggiornamento della previgente graduatoria e non di nuovo bando».
Questi sono alcuni dei punti salienti dell'ultimo esposto presentato in Procura lo scorso 28 marzo dalla cooperativa Heidi e dagli Ambientalisti che descrivono e riassumono le presunte «violazioni di legge commesse dalle amministrazioni Azzollini e Natalicchio nella gestione del bando pubblico» nella redazione della graduatoria della cooperative edilizie per il PdZ 167.
Sono gravi le accuse contenute nel ricorso: i vari presunti reati contestati (abuso e omissione in atti d'ufficio, interessi privati in atti d'ufficio, truffa, falso ideologico, ecc.), su cui è necessario sospendere ogni giudizio, saranno accertati dall'autorità competente. Di sicuro, la novità rispetto agli esposti del 2011 è l'«inerzia dolosa» che i ricorrenti contestano non all'amministrazione Azzollini, bensì all'attuale Amministrazione comunale: secondo quando è possibile leggere nel ricorso, l'inerzia si sarebbe realizzata «con l'approvazione della graduatoria definitiva [dirigenziale n.119/14] e l'immissione, quali vincitrici, delle cooperative già individuate e denunciate».
«Si è realizzato l'esproprio dei diritti inalienabili ed imprescrittibili delle cooperative vincitrici del bando pubblico del 9 settembre 2002, in fase di esecuzione con l'assegnazione dei suoli alle prime 48 cooperative - si legge nel ricorso - e dal 2004 in attesa di assegnazione dei suoli nei comparti 17, 10, 11, 12 e 13 alle cooperative in graduatoria dal n.49 al n.9».
Diverse sono anche le domande poste dai ricorrenti, tutte incentrate sul completamento dell'assegnazione dei suoli nei comparti 10, 11, 12, 13 e 17 (circa 400 alloggi), bloccato dal 2004 e ora solo parzialmente avviato per il comparto 17, ma considerando la graduatoria "aggiornata" dal bando realizzato dalla precedente amministrazione (includendo, perciò, quelle cooperative che pare siano state costruite ad hoc). Insomma, i provvedimenti dell'attuale amministrazione, almeno in questo caso specifico, sono in continuità con il passato.
«Quattrocento alloggi di edilizia residenziale pubblica non avrebbero consentito la speculazione dell'edilizia privata nel mercato della casa. Quindi, si dovevano bloccare le assegnazioni di edilizia residenziale pubblica che avrebbero calmierato i prezzi nell'offerta di case dell'edilizia privata che doveva restare la sola presente sul mercato - continua il ricorso -. I soci delle cooperative, in assenza di assegnazione dei suoli Erp, per bisogno di casa, sono diventati "clienti" della speculazione privata, come dimostrato dalle dimissioni di soci presenti in tutte le cooperative della graduatoria del bando del 2002. Le assegnazioni che attendevano di essere realizzate nel 2004 trovano nel 2014 la sola pre-assegnazione di 4 palazzine nel comparto 17».
Tra l'altro, è interessante esaminare la lettera del 17 marzo scorso con cui il Settore territorio ha risposto alla diffida della Cooperativa Heidi e degli Ambientalisti ad affidare i suoli nel comparto 17, per evitare che si perpetrassero ancora i presunti reati contestati in questi anni: in pratica, secondo gli uffici comunali, la determina del 237/06 (graduatoria) è stata superata dalla nuova e definitiva graduatoria approvata.
Di fronte a questa posizione, i ricorrenti hanno sollevato alcune perplessità trattandosi di un bando e una graduatoria pubbliche: quale sia l'atto amministrativo ufficiale che non solo abbia dichiarato esauriti gli effetti del bando del 2002, ma abbia anche deliberato che la graduatoria del 2006 sia stata provvisoria e non definitiva e revocato la delibera del 2004 che assegnava i suoli dei comparti 10, 11, 12, 13 e 17 alle cooperative classificatesi dal 49esimo al 90esimo posto.
Il 18 aprile lo stesso Settore territorio ha poi risposto alle osservazioni della Cooperativa Heidi presentate a gennaio 2014, innanzitutto sulla corretta applicazione della L.R. n.54/84 (l'ufficio motiva riportando quanto scritto nell'intestazione della delibera consiliare n. 11/09) e sulla verifica dell'anzianità dei soci iscritti nelle cooperative residenti fuori Molfetta («la verifica è stata effettuata in sede di istruttoria ed attribuzione del punteggio»), applicando anche il criterio di anzianità ridotta («il bando non prevede questo criterio»).
Insomma, sono tanti i quesiti e tanti gli esposti depositati in Procura. Prima di esprimere ogni giudizio, sarà compito dell'Autorità Giudiziaria riesaminare il caso, premettendo la buona fede amministrativa sottesa a tutti i provvedimenti.