Politica
Bilancio Preventivo: il conto presentato dall’Amministrazione è salatissimo
Dura nota di Antonello Pisani (Siamo Molfetta)
Molfetta - martedì 4 agosto 2015
9.45
«Anche quest'anno la Giunta Natalicchio presenta il suo conto alla città ed ancora una volta è un conto salatissimo. Nessuno sforzo politico è stato compiuto per un'inversione di tendenza, a parte qualche dettaglio, sta per arrivare una stangata di tasse identica a quella dello scorso anno». Ad alzare la voce è Antonello Pisani, consigliere comunale di "Siamo Molfetta". Confermate tutte le aliquote per IMU, TASI, TARI ed IRPEF.
«Quello del 2015 è un Bilancio Previsionale senza alcuna impronta politica – prosegue Pisani – che manca delle risposte che la città si attendeva. Nessuno, dai commercianti agli imprenditori, dai disoccupati al mondo del lavoro, avrà risposte da questo Bilancio che invece lascia tanti dubbi e tanta incertezza sul futuro. Il Bilancio di Previsione 2015 non è che un pasticcio politico specchio della confusione che regna tra i nostri amministratori da ormai troppi mesi. Non potevamo che votare in modo contrario a questo provvedimento per confermare la sfiducia totale al Sindaco ed a questo modo approssimativo di governare la città. O qualcuno capisce – conclude Pisani – che amministrare Molfetta non prevede "distrazioni" perché significa decidere delle sorti di oltre 60.000 persone oppure si rischia di lasciare una città intera sul ciglio del baratro».
«Quello del 2015 è un Bilancio Previsionale senza alcuna impronta politica – prosegue Pisani – che manca delle risposte che la città si attendeva. Nessuno, dai commercianti agli imprenditori, dai disoccupati al mondo del lavoro, avrà risposte da questo Bilancio che invece lascia tanti dubbi e tanta incertezza sul futuro. Il Bilancio di Previsione 2015 non è che un pasticcio politico specchio della confusione che regna tra i nostri amministratori da ormai troppi mesi. Non potevamo che votare in modo contrario a questo provvedimento per confermare la sfiducia totale al Sindaco ed a questo modo approssimativo di governare la città. O qualcuno capisce – conclude Pisani – che amministrare Molfetta non prevede "distrazioni" perché significa decidere delle sorti di oltre 60.000 persone oppure si rischia di lasciare una città intera sul ciglio del baratro».