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Vita di città

Bilancio dei primi mesi di attività per il comitato “Ridateci il silenzio”

Obiettivi: zonizzazione acustica della città e “movida” educata e responsabile

Torna a riunirsi pubblicamente il comitato "Ridateci il silenzio", nato a Molfetta tre mesi fa, per fare un primo bilancio dell'attività svolta.

I toni dell'incontro sono più morbidi rispetto al precedente appuntamento, è lo stesso responsabile del comitato "Ridateci il silenzio", Mauro Racanati a precisare che «con la nostra iniziativa non vogliamo tacitare i gestori dei locali, ma chiediamo che tutto venga fatto nel rispetto delle norme».

I primi passi fatti dal comitato in questi primi tre mesi: farsi conoscere alla città, richiedere un incontro ufficiale con il sindaco, che tarda ad arrivare, mentre sono stati già ricevuti dal vescovo della Diocesi, don Luigi Martella.

I referenti hanno detto che i 150 componenti del comitato stanno lavorando per obiettivi, i primi sono: zonizzazione acustica della città, "movida" educata e responsabile.

Nel corso dell'incontro sono stati spiegati anche gli effetti che il rumore può provocare sia dal punto di vista psicofisico, con il neuropsichiatra Damiano Rana, che scientifico con Pantaleo Sciancalepore dell'Ordine degli ingegneri della provincia di Bari, settore civile e ambientale.

Nessuno sul banco degli imputati questa volta, il comitato ha cercato di fare informazione, di cercare possibili soluzioni perché i decibel dei locali non siano di disturbo alla quiete pubblica.
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