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Salta il Consiglio Comunale, Zanna e de Candia contro l'amministrazione. Mancini attacca il sindaco

Ore calde per la politica: anche le commissioni sarebbero andate deserte a causa della mancanza dei componenti di maggioranza

Rinviata a data da destinarsi.

E' questo il destino della seduta del Consiglio Comunale in programma per oggi in prima convocazione e per il 9 agosto in seconda. All'ordine del giorno, tra le altre cose, l'elezione del Vice Presidente dopo le dimissioni di Pino Amato nel frattempo passato in maggioranza e non più espressione delle minoranze in Aula ma anche l'approvazione salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale e la presa d'atto della validazione del Piano Finanziario per la gestione dei rifiuti solidi urbani e dei servizi di igiene urbana nell'anno 2021.

La decisione è stata assunta dal presidente dell'assise Nicola Piergiovanni "facendo seguito alla nota prot. n. 51369 del 27/07/2021 - si legge in un documento inoltrato alla stampa - con la quale il Sindaco rappresenta la sua indisponibilità a partecipare al Consiglio, stante concomitanti ed inderogabili impegni istituzionali (firma del Patto per la Citta Metropolitana di Bari), nonché l'assenza di diversi consiglieri comunali fuori sede".

Stante già la crisi all'interno dell'amministrazione Minervini, il rinvio della seduta è stato letto dalle opposizioni come un tentativo di rinviare qualsivoglia discorso su quanto sta accadendo.
Ad esserne certi i consiglieri Beppe Zanna e Paola de Candia, espressione di Rifondazione Comunista \ Compagni di Strada: "In discussione sono gli equilibri interni ai pesi e contrappesi del Mostro a tre teste Minervini-Tammacco-PD. La nave continua ad affondare e i topi continuano a scappare e infatti i consiglieri si danno per assenti e disertano le Commissioni Consiliari ed infine il consiglio stesso che a poche ore dall'inizio viene rinviato a data destinarsi dal presidente del Consiglio comunale. Ancora una volta - proseguono in una nota congiunta - il sindaco continua a fingere che tutto proceda per il meglio e che questo consiglio sia stato rinviato senza gravi motivazioni. Insomma, continua la politica dello struzzo, continua lo scempio delle Istituzioni".

Nella giornata di ieri era intervenuto anche Pasquale Mancini, consigliere comunale di Officine Molfetta, dichiaratasi indipendente dalla maggioranza anche attraverso le dimissione dell'assessore di riferimento de Gennaro.
«Il Sindaco non può essere anche assessore al bilancio, glielo avrò detto decine di volte, è un non-sense amministrativo che non ho mai digerito, è ora di porre fine a questo modo di fare che non trova alcuna giustificazione logica. Avrei voluto - ha concluso Mancini - preannunciare questa mia decisione nella Commissione Bilancio convocata alle ore 12.00 di oggi (ieri, ndr), ma la stessa è andata deserta per l'assenza dei Consiglieri di maggioranza».
  • amministrazione minervini
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