Bepi Maralfa: «Covid: ancora buio sulle residenze socio sanitarie a Molfetta»
L'ex vicesindaco: «Nessuna risposta seria e concreta da parte dell'amministrazione comunale»
Molfetta - giovedì 28 gennaio 2021
9.25
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Bepi Maralfa, ex vicesindaco di Molfetta dal 2013 al 2016, torna ad accendere l'attenzione sull'emergenza Covid nelle residenze socio sanitarie locali.
Già nei mesi scorsi Molfettaviva aveva affrontato l'argomento, in particolare sul focolaio Covid-19 nella RSSA Kolbe: fu l'allora assessore Ottavio Balducci ad esporsi, garantendo che l'ASL fosse al lavoro mentre il Comune informato di quanto stesse accadendo (https://www.molfettaviva.it/notizie/focolaio-covid-19-nella-rssa-kolbe-balducci-il-dipartimento-di-prevenzione-della-asl-e-al-lavoro/). Da quel momento nulla se non, lunedì 25 gennaio scorso, l'informazione fornita dalla Polizia Locale di Molfetta che, dei 615 casi di positività al Covid accertati in città, ben 11 erano all'interno di residenze socio sanitarie.
Bepi Maralfa, dunque, riprende l'argomento spiegando di aver provveduto a capirne di più attraverso un accesso agli atti. L'esito sarebbe stato, tuttavia, non proficuo.
«Al primo cittadino chiediamo di rispondere alle nostre istanze perchè vengono fatte da "Area Pubblica" (il movimento politico di cui fa parte, ndr) nell'interesse della comunità ma soprattutto di preoccuparsi della condizione della residenza Kolbe e di altre dove si possono formare dei pericolosi focolai», sono le parole dell'avvocato.
Maralfa motiva l'interesse alla vicenda non solo perchè in diritto della salute degli anziani ospiti e dei loro parenti che dall'esterno devono essere informati ma anche di quanti ci lavorano.
Questo non è il primo appello che le forze politiche all'opposizione di Tommaso Minervini gli rivolgono.
Anche il consigliere comunale di Forza Italia Isa de Bari aveva chiesto delucidazioni al sindaco a proposito del numero dei morti di Covid in città alla luce del +14,5% dei decessi che Molfetta ha contato nel 2020 (https://www.molfettaviva.it/notizie/quanti-morti-di-covid-a-molfetta-isa-de-bari-nel-2020-14-5-dei-decessi/).
Anche a questa domanda, ad oggi, non è stata fornita risposta ufficiale.
Già nei mesi scorsi Molfettaviva aveva affrontato l'argomento, in particolare sul focolaio Covid-19 nella RSSA Kolbe: fu l'allora assessore Ottavio Balducci ad esporsi, garantendo che l'ASL fosse al lavoro mentre il Comune informato di quanto stesse accadendo (https://www.molfettaviva.it/notizie/focolaio-covid-19-nella-rssa-kolbe-balducci-il-dipartimento-di-prevenzione-della-asl-e-al-lavoro/). Da quel momento nulla se non, lunedì 25 gennaio scorso, l'informazione fornita dalla Polizia Locale di Molfetta che, dei 615 casi di positività al Covid accertati in città, ben 11 erano all'interno di residenze socio sanitarie.
Bepi Maralfa, dunque, riprende l'argomento spiegando di aver provveduto a capirne di più attraverso un accesso agli atti. L'esito sarebbe stato, tuttavia, non proficuo.
«Al primo cittadino chiediamo di rispondere alle nostre istanze perchè vengono fatte da "Area Pubblica" (il movimento politico di cui fa parte, ndr) nell'interesse della comunità ma soprattutto di preoccuparsi della condizione della residenza Kolbe e di altre dove si possono formare dei pericolosi focolai», sono le parole dell'avvocato.
Maralfa motiva l'interesse alla vicenda non solo perchè in diritto della salute degli anziani ospiti e dei loro parenti che dall'esterno devono essere informati ma anche di quanti ci lavorano.
Questo non è il primo appello che le forze politiche all'opposizione di Tommaso Minervini gli rivolgono.
Anche il consigliere comunale di Forza Italia Isa de Bari aveva chiesto delucidazioni al sindaco a proposito del numero dei morti di Covid in città alla luce del +14,5% dei decessi che Molfetta ha contato nel 2020 (https://www.molfettaviva.it/notizie/quanti-morti-di-covid-a-molfetta-isa-de-bari-nel-2020-14-5-dei-decessi/).
Anche a questa domanda, ad oggi, non è stata fornita risposta ufficiale.
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