Bagarre sul Pulo di Molfetta. Sindaco Minervini: «C'è convenzione per affidamento»
Il Consiglio della Città Metropolitana di bari sta per approvare la convenzione per 20 anni e un ingente finanziamento
Molfetta - giovedì 30 agosto 2018
2.03
Tornano ad accendersi i riflettori sul Pulo di Molfetta tra le domande e le proteste di alcune forze di opposizione presenti in Consiglio Comunale – in primis Sinistra Italiana con l'ex sindaco Paola Natalicchio – e parte della città che sembra pronta a mobilitarsi dandosi appuntamento proprio davanti ai cancelli chiusi della dolina carsica.
Perché il Pulo è chiuso, e questo è un dato di fatto. Perché ormai dal novembre del 2013, nel momento in cui è giunta a scadenza la convenzione con l'allora Provincia di Bari, i cancelli del sito archeologico e naturalistico hanno sbarrato la strada ai visitatori e aperto le porte all'abbandono, allo sfogo incontrollato della natura e altresì al vandalismo di pochi.
Ma cosa è stato fatto per rendere tale situazione reversibile in questo tempo e c'è davvero la possibilità reale, concreta, tangibile che il Pulo torni a splendere e incantare? La risposta è affermativa e giunge direttamente dal sindaco Tommaso Minervini.
Nei primi giorni di settembre, infatti, il Consiglio della Città Metropolitana di Bari approverà la nuova convenzione che sarà sottoscritta da Minervini e Decaro in qualità di Sindaco metropolitano. Alla base dell'accordo la concessione al Comune dell'uso del Pulo per una durata di ben 20 anni ed uno stanziamento di 200.000 euro finanziati dal "Patto di Bari" per i lavori di messa in sicurezza del sito finalizzati alla riapertura.
A tale somma si aggiunge quella di 800.000 euro, cofinanziamento stanziato dal Comune di Molfetta e già presente nel Bilancio di previsione 2018-2020 e sempre destinati alla valorizzazione e la fruizione della dolina carsica e di tutto il contesto naturalistico, archeologico e turistico cui è strettamente connesso. Linee guida che rientrano perfettamente nelle finalità del "Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Bari – Attuazione degli Interventi Prioritari e Individuazione delle Aree di Intervento Strategiche" stipulato in data 17 maggio 2016 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Città Metropolitana di Bari.
Dopo la prima approvazione del Consiglio Metropolitano, la palla passerà al Consiglio Comunale di Molfetta e con buona probabilità entro l'anno prossimo il Pulo sarà fruibile. Naturalmente, conferma Minervini, la gestione del sito dovrà essere affidata con un "grande bando" che riesca a mettere a sistema anche il museo e che a sua volta possa inserirsi nella rete di attrattori già presenti sul territorio non solo Molfettese.
È dunque questa, la stipula della convenzione, la risposta che Minervini intende fornire alle opposizioni e alla città: «Il Pulo è chiuso da novembre 2013 e nel corso della passata Amministrazione nulla è cambiato. In poco più di un anno siamo riusciti a ottenere un risultato, un affidamento ventennale che rende giustizia alla città. Ed è proprio questa la differenza tra il nostro "fare" e la mera propaganda con cui finora gli altri hanno straparlato», afferma il Sindaco.
Perché il Pulo è chiuso, e questo è un dato di fatto. Perché ormai dal novembre del 2013, nel momento in cui è giunta a scadenza la convenzione con l'allora Provincia di Bari, i cancelli del sito archeologico e naturalistico hanno sbarrato la strada ai visitatori e aperto le porte all'abbandono, allo sfogo incontrollato della natura e altresì al vandalismo di pochi.
Ma cosa è stato fatto per rendere tale situazione reversibile in questo tempo e c'è davvero la possibilità reale, concreta, tangibile che il Pulo torni a splendere e incantare? La risposta è affermativa e giunge direttamente dal sindaco Tommaso Minervini.
Nei primi giorni di settembre, infatti, il Consiglio della Città Metropolitana di Bari approverà la nuova convenzione che sarà sottoscritta da Minervini e Decaro in qualità di Sindaco metropolitano. Alla base dell'accordo la concessione al Comune dell'uso del Pulo per una durata di ben 20 anni ed uno stanziamento di 200.000 euro finanziati dal "Patto di Bari" per i lavori di messa in sicurezza del sito finalizzati alla riapertura.
A tale somma si aggiunge quella di 800.000 euro, cofinanziamento stanziato dal Comune di Molfetta e già presente nel Bilancio di previsione 2018-2020 e sempre destinati alla valorizzazione e la fruizione della dolina carsica e di tutto il contesto naturalistico, archeologico e turistico cui è strettamente connesso. Linee guida che rientrano perfettamente nelle finalità del "Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Bari – Attuazione degli Interventi Prioritari e Individuazione delle Aree di Intervento Strategiche" stipulato in data 17 maggio 2016 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Città Metropolitana di Bari.
Dopo la prima approvazione del Consiglio Metropolitano, la palla passerà al Consiglio Comunale di Molfetta e con buona probabilità entro l'anno prossimo il Pulo sarà fruibile. Naturalmente, conferma Minervini, la gestione del sito dovrà essere affidata con un "grande bando" che riesca a mettere a sistema anche il museo e che a sua volta possa inserirsi nella rete di attrattori già presenti sul territorio non solo Molfettese.
È dunque questa, la stipula della convenzione, la risposta che Minervini intende fornire alle opposizioni e alla città: «Il Pulo è chiuso da novembre 2013 e nel corso della passata Amministrazione nulla è cambiato. In poco più di un anno siamo riusciti a ottenere un risultato, un affidamento ventennale che rende giustizia alla città. Ed è proprio questa la differenza tra il nostro "fare" e la mera propaganda con cui finora gli altri hanno straparlato», afferma il Sindaco.