Politica
Azzollini: «Le banche non accettano più dalle aziende i crediti comunali»
L'ex senatore e sindaco: «Gestione finanziaria sciagurata dell'amministrazione»
Molfetta - mercoledì 26 giugno 2019
13.36
"I primi inquietanti segnali della sciagurata gestione finanziaria dell'Amministrazione Tommaso Minervini ormai si stanno già manifestando" .
Inizia così il forte messaggio che Antonio Azzollini lancia a Molfetta attraverso la propria pagina Facebook.
"Gli Istituti finanziari non accettano più dalle aziende i crediti verso il Comune; ciò significa che la sua credibilità è ormai vicina allo zero; e utile evidenziare che tutto ciò naturalmente crea gravi scompensi alle aziende fornitrici del comune, che non possono utilizzare il credito", spiega l'ex senatore e sindaco.
"Ma vi è di più; al fine di non fare emergere lo stato effettivo delle finanze comunali l'amministrazione usa una tecnica altrettanto grave; da quando è in vigore la fatturazione elettronica, le aziende inviano le fatture elettroniche e il comune le rifiuta così evitando di farle diventare immediatamente debito. Anche questo naturalmente ritarda i pagamenti che costituiscono un grave onere per le aziende ma costituisce anche una pratica scorretta del Comune", continua Azzollini.
"E' ora che tutti comincino ad insorgere contro questo stato di cose. Fino ad oggi, in Consiglio Comunale, lo fanno soltanto la consigliera Isabella de Bari, il consigliere Antonello Pisani e il consigliere Giuseppe Amato. Tutti gli altri tacciono" .
Inizia così il forte messaggio che Antonio Azzollini lancia a Molfetta attraverso la propria pagina Facebook.
"Gli Istituti finanziari non accettano più dalle aziende i crediti verso il Comune; ciò significa che la sua credibilità è ormai vicina allo zero; e utile evidenziare che tutto ciò naturalmente crea gravi scompensi alle aziende fornitrici del comune, che non possono utilizzare il credito", spiega l'ex senatore e sindaco.
"Ma vi è di più; al fine di non fare emergere lo stato effettivo delle finanze comunali l'amministrazione usa una tecnica altrettanto grave; da quando è in vigore la fatturazione elettronica, le aziende inviano le fatture elettroniche e il comune le rifiuta così evitando di farle diventare immediatamente debito. Anche questo naturalmente ritarda i pagamenti che costituiscono un grave onere per le aziende ma costituisce anche una pratica scorretta del Comune", continua Azzollini.
"E' ora che tutti comincino ad insorgere contro questo stato di cose. Fino ad oggi, in Consiglio Comunale, lo fanno soltanto la consigliera Isabella de Bari, il consigliere Antonello Pisani e il consigliere Giuseppe Amato. Tutti gli altri tacciono" .