Sanità
Autoemoteca dell'ASL per la Polizia di Stato: c'è anche l'èquipe di Molfetta
La campagna di sensibilizzazione e raccolta, organizzata assieme all’Associazione “Donatori Nati”, si terrà a Bari dal 2 al 6 ottobre
Molfetta - lunedì 2 ottobre 2023
12.00 Comunicato Stampa
C'è sempre tempo per donare il sangue. Dando il buon esempio e raccogliendo i risultati della generosità. Per questo la ASL Bari è scesa in campo con l'autoemoteca del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Trasfusionale, mettendola a disposizione degli uomini e delle donne della Polizia di Stato che, dal 2 al 6 ottobre, potranno donare sangue. L'occasione propizia è fornita dal Prix Italia, il concorso internazionale organizzato dalla RAI che negli stessi giorni terrà i riflettori accesi su Piazza del Ferrarese a Bari, con uno slogan "Engage me" (coinvolgimi) che sembra calzare bene anche per una campagna di sensibilizzazione e raccolta basata proprio sul coinvolgimento delle persone, indossino o meno una divisa. L'iniziativa, infatti, è rivolta anche ai donatori abituali e a chi, essendo idoneo, volesse fare questa esperienza per la prima volta.
La campagna di raccolta è stata organizzata dal Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Trasfusionale ASL Bari, diretto da Edmondo Adorisio, assieme all'Associazione "Donatori Nati" della Polizia di Stato, presieduta da Claudio Saltari, e con la collaborazione della Polizia di Stato di Bari, e sarà attiva ogni giorno (dalle 8 alle 12) dal 2 al 6 ottobre 2023. L'autoemoteca sosterà all'angolo tra Piazza del Ferrarese e Piazza 4 Novembre, in un luogo ben visibile e facilmente raggiungibile per garantire a tutti la possibilità di informarsi e di effettuare la donazione. Nei cinque giorni, a bordo dell'autoemoteca si alterneranno le équipe dei Servizi Trasfusionali degli Ospedali San Paolo (diretto dal dott. Marco De Michele) e "Di Venere" di Bari (dott. Domenico Visceglie) e "Don Tonino Bello" di Molfetta (dott.ssa Angela Maria Iannone).
«I nostri operatori sanitari – spiega il Direttore generale ASL Bari, Antonio Sanguedolce – saranno in piazza per cinque giornate consecutive, sposando la lodevole iniziativa della Polizia di Stato sia per raccogliere le donazioni di sangue sia per informare le persone. Il contesto del Prix Italia, inoltre, rafforza ulteriormente il messaggio legato all'importanza di garantire un costante approvvigionamento di sangue – per gli interventi chirurgici e per le tante terapie legate alle trasfusioni –, che passa attraverso una metodica attività di informazione, sensibilizzazione e consapevolezza che sono le basi di una diffusa cultura della donazione».
La campagna di raccolta è stata organizzata dal Dipartimento di Medicina di Laboratorio e Trasfusionale ASL Bari, diretto da Edmondo Adorisio, assieme all'Associazione "Donatori Nati" della Polizia di Stato, presieduta da Claudio Saltari, e con la collaborazione della Polizia di Stato di Bari, e sarà attiva ogni giorno (dalle 8 alle 12) dal 2 al 6 ottobre 2023. L'autoemoteca sosterà all'angolo tra Piazza del Ferrarese e Piazza 4 Novembre, in un luogo ben visibile e facilmente raggiungibile per garantire a tutti la possibilità di informarsi e di effettuare la donazione. Nei cinque giorni, a bordo dell'autoemoteca si alterneranno le équipe dei Servizi Trasfusionali degli Ospedali San Paolo (diretto dal dott. Marco De Michele) e "Di Venere" di Bari (dott. Domenico Visceglie) e "Don Tonino Bello" di Molfetta (dott.ssa Angela Maria Iannone).
«I nostri operatori sanitari – spiega il Direttore generale ASL Bari, Antonio Sanguedolce – saranno in piazza per cinque giornate consecutive, sposando la lodevole iniziativa della Polizia di Stato sia per raccogliere le donazioni di sangue sia per informare le persone. Il contesto del Prix Italia, inoltre, rafforza ulteriormente il messaggio legato all'importanza di garantire un costante approvvigionamento di sangue – per gli interventi chirurgici e per le tante terapie legate alle trasfusioni –, che passa attraverso una metodica attività di informazione, sensibilizzazione e consapevolezza che sono le basi di una diffusa cultura della donazione».