Cronaca
Auto rubata a Molfetta, ritrovata dalla Metronotte sulla Giovinazzo-Terlizzi
La scoperta dei vigilantes in un viale interpoderale adiacente la 107. Il mezzo era integro, indagano i Carabinieri intervenuti sul posto
Molfetta - mercoledì 21 agosto 2024
10.14
Gli uomini della Metronotte, nella notte scorsa, hanno ritrovato un mezzo rubato. Un'auto, una Fiat 500L, è stato rinvenuta da una pattuglia dell'istituto di vigilanza di Ruvo di Puglia durante un quotidiano servizio di pattugliamento del territorio che s'estende sino alla frazione di Calendano e ai comuni di Corato e di Terlizzi.
I vigilantes, nel corso dei consueti controlli disposti fra la città e le campagne e in particolar modo durante un'attività di vigilanza per la prevenzione e repressione dei reati, nell'effettuare un'ispezione in un viale interpoderale lungo la strada provinciale 107 fra Terlizzi e Giovinazzo, in contrada Pozzo Sognatore, hanno notato la presenza del mezzo: ad attirare l'attenzione, la sua posizione. A questo punto l'operatore, tramite la centrale operativa, ha allertato il centralino dei Carabinieri.
I militari della locale Tenenza, intervenuti sul luogo indicato in pochi attimi, hanno svolto i rilievi di propria competenza, riscontrando come l'auto fosse oggetto di furto denunciato all'incirca un mese addietro a Molfetta. Era stata parcheggiata lì, forse dopo qualche azione criminale. Difficile ipotizzare che fosse pronta per essere cannibalizzata. Significa niente più motore, volante, navigatore, plance, pezzi di carrozzeria, fari e centraline ripuliti nei circuiti dei demolitori compiacenti.
Gli investigatori, infatti, parlano di una piaga del territorio. Un fenomeno in grande fermento che vede coinvolti gruppi criminali al cui interno opera una "squadra operativa" dedita al furto delle vetture, la "squadra dei tagliatori" che le seziona e una "piattaforma logistica" che ripulisce i pezzi fra vari demolitori compiacenti.
I vigilantes, nel corso dei consueti controlli disposti fra la città e le campagne e in particolar modo durante un'attività di vigilanza per la prevenzione e repressione dei reati, nell'effettuare un'ispezione in un viale interpoderale lungo la strada provinciale 107 fra Terlizzi e Giovinazzo, in contrada Pozzo Sognatore, hanno notato la presenza del mezzo: ad attirare l'attenzione, la sua posizione. A questo punto l'operatore, tramite la centrale operativa, ha allertato il centralino dei Carabinieri.
I militari della locale Tenenza, intervenuti sul luogo indicato in pochi attimi, hanno svolto i rilievi di propria competenza, riscontrando come l'auto fosse oggetto di furto denunciato all'incirca un mese addietro a Molfetta. Era stata parcheggiata lì, forse dopo qualche azione criminale. Difficile ipotizzare che fosse pronta per essere cannibalizzata. Significa niente più motore, volante, navigatore, plance, pezzi di carrozzeria, fari e centraline ripuliti nei circuiti dei demolitori compiacenti.
Gli investigatori, infatti, parlano di una piaga del territorio. Un fenomeno in grande fermento che vede coinvolti gruppi criminali al cui interno opera una "squadra operativa" dedita al furto delle vetture, la "squadra dei tagliatori" che le seziona e una "piattaforma logistica" che ripulisce i pezzi fra vari demolitori compiacenti.