Atmosfere tardomedievali per il 3° Raduno dei Cortei Storici di Santa Rita: LE FOTO

Oltre duecento figuranti in vesti tardomedievali hanno sfilato lungo le strade di Molfetta, tutti sotto l'egida di Santa Rita da Cascia. Per due giorni, infatti, la nostra città ha ospitato il terzo raduno nazionale dei cortei storici dedicati alla "Santa degli impossibili", come i devoti spesso definiscono Santa Rita.

Ai nostri concittadini si sono affiancati i figuranti di Cascia, Castellammare del Golfo e Castelvetrano (Trapani), gli sbandieratori di Capurso e Grumo Appula e gli armigeri dell'associazione storico-culturale Bardulos di Barletta. Per accogliere gli ospiti o per portare il saluto delle proprie comunità sono intervenuti, il parroco della comunità di San Domenico don Franco Sancilio, il rettore del santuario di Santa Rita a Cascia Don Mario De Santis, il segretario generale del Comune di Molfetta Maria Nicassio, in rappresentanza del Commissario prefettizio Mauro Passerotti, il sindaco di Cascia Gino Emili, il sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Coppola e il direttore artistico del corteo storico di Castelvetrano Angela Gelsomino, in rappresentanza del sindaco della cittadina siciliana.

La manifestazione ha avuto il pregio di animare due diversi quartieri: sabato il corteo ha percorso le centralissime strade di corso Margherita di Savoia, piazza e via Vittorio Emanuele, piazza Garibaldi, corso Dante e piazza Mazzini, per concludersi sulla banchina Seminario dove si sono esibiti in avvincenti duelli gli armigeri dell'associazione Bardulos mentre i figuranti del corteo di Castelvetrano hanno messo in scena "La Margherita", una intensa drammatizzazione della vita della Santa di Roccaporena.
Nella mattinata di domenica, i figuranti hanno preso parte alla celebrazione eucaristica officiata dal vescovo Mons. Cornacchia mentre in serata hanno sfilato nel quartiere di Ponente, percorrendo via Roma, piazza Roma, via Mameli, via Madonna dei Martiri, via San Rocco, via San Domenico e corso Dante per terminare, nuovamente, sulla banchina Seminario.

Suggestivo lo spettacolo di fontane danzanti a cura della ditta Dominici's di Trevi (Perugia) con i suoi giochi d'acqua e di luci a tempo di musica a lungo applauditi dal foltissimo pubblico. Conclusione affidata al "Canto degli Italiani" (l'Inno di Mameli), che il pubblico ha cantato alzandosi in piedi, e al bis sulle note di Halleluja di Leonard Conen.

Nell'ampia galleria fotografica alcune immagini di queste serate.